Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


C'è un 'interuttore' nei capillari del cervello che regola il flusso di sangue ai neuroni

C'è un 'interruttore' nei capillari del cervello che regola il flusso di sangue ai neuroni

Basta lo scatto di un "interruttore" proteico ​​nei capillari filiformi del cervello per aumentare il flusso di sangue che assicura la funzione ottimale al cervello. Una nuova ricerca ha scoperto che i capillari hanno la capacità sia di rilevare l'attività cerebrale, sia di generare un segnale elettrico vasodilatatore che richiama il flusso di sangue e le sostanze nutritive destinate a nutrire i neuroni tanto impegnati.


Questi risultati sono riferiti attualmente online su Nature Neuroscience.


Quando c'è un aumento dell'attività cerebrale, c'è un aumento del flusso sanguigno, dice Thomas Longden PhD, assistente professore di farmacologia all'Università del Vermont e primo autore dello studio. "L'area del cervello coperta dai capillari - i vasi sanguigni più piccoli del corpo - supera di gran lunga l'area coperta dalle arteriole. Questo li mette nella posizione ideale per monitorare l'attività neuronale e controllare il flusso di sangue".


Gli scienziati finora avevano capito poco dei meccanismi precisi che dirigono il flusso di sangue cerebrovascolare per soddisfare le mutevoli esigenze energetiche del cervello. I neuroni consumano una quantità enorme di rifornimenti energetici del corpo - circa il 20 per cento - ma mancano di riserve proprie, e quindi dipendono dal sangue per ricevere le sostanze nutritive. In precedenza, si riteneva che i capillari fossero tubi passivi e le arteriole fossero la fonte di azione. Ora, Longden e colleghi hanno scoperto che i capillari controllano attivamente il flusso di sangue agendo come una serie di cavi, trasmettendo segnali elettrici che dirigono il sangue verso le aree che hanno più bisogno.


Per realizzare questa impresa, la rete sensoriale capillare si basa su una proteina (un canale ionico) che rileva un aumento del potassio durante l'attività neuronale. L'aumento di attività di questo canale facilita il flusso di ioni attraverso la membrana capillare, creando così una piccola corrente elettrica che genera una carica negativa - un segnale trasmesso rapidamente - che comunica la necessità addizionale di sangue alle arteriole a monte, che poi risulta in un aumento del flusso di sangue ai capillari.


Lo studio ha stabilito anche che questo meccanismo può essere disattivato se il livello di potassio è troppo alto, un possibile contributo ai disturbi del flusso di sangue in una vasta gamma di malattie cerebrali.


"Questi risultati aprono nuove strade nello studio delle malattie cerebrali con una componente vascolare", dice il primo autore Fabrice Dabertrand PhD, assistente professore di farmacologia all'Università del Vermont. Le malattie cerebrovascolari come Alzheimer, CADASIL, e altre condizioni che causano declino cognitivo, possono in parte essere una conseguenza della carenza di sangue ricevuta dai neuroni e quindi dalla mancanza di sostanze nutrienti sufficienti.


"Se hai fame, non sei in grado di fare il tuo lavoro al meglio; può essere lo stesso per i neuroni", dice Dabertrand, il quale aggiunge che il prossimo passo del gruppo di ricerca sarà l'esame dei fattori patologici potenziali coinvolti nella disabilitazione del meccanismo di rilevazione del potassio dei capillari.

 

 

 


Fonte: University of Vermont via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Thomas A Longden, Fabrice Dabertrand, Masayo Koide, Albert L Gonzales, Nathan R Tykocki, Joseph E Brayden, David Hill-Eubanks & Mark T Nelson. Capillary K+-sensing initiates retrograde hyperpolarization to increase local cerebral blood flow. Nature Neuroscience (2017) Published online 20 March 2017, doi:10.1038/nn.4533

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.