Non sono ancora disponibili terapie efficaci per contrastare la formazione di placche amiloidi nel morbo di Alzheimer (MA) e nel diabete di tipo 2.
Gli scienziati della Technical University of Munich (TUM) si sono avvicinati un po' di più a una soluzione: hanno descritto una nuova classe di peptidi macrociclici progettati, che sono inibitori molto potenti della formazione di amiloide.
Le placche amiloidi, che sono depositi proteici, hanno un ruolo cruciale nello sviluppo del MA e del diabete di tipo 2. Diversi gruppi di scienziati in tutto il mondo stanno cercando i modi per prevenire la formazione di placche amiloidi nel cervello umano.
Il gruppo di ricerca di Afrodite Kapurniotu, prof.ssa di Biochimica Peptide alla TUM sta lavorando da tempo su un'idea, in collaborazione con i gruppi del professor Martin Zacharias, del professor Gerhard Rammes (ospedale TUM Rechts der Isar) e del professor Jürgen Bernhagen (Istituto Ricerca su Ictus e Demenza (ISD) dell'Università Ludwig Maximilian (LMU).
I ricercatori presentano ora i peptidi macrociclici (MCIP) come potenti inibitori della formazione di amiloide; hanno riferito le loro scoperte sulla rivista Angewandte Chemie.
Nuova classe di inibitori dell'amiloide
Nel nuovo studio, il team svela i peptidi macrociclici, sviluppati come una nuova classe di inibitori dell'amiloide. La prof.ssa Kapurniotu spiega:
"Abbiamo scoperto un MCIP stabile nel plasma sanguigno umano e che può anche superare la barriera emato-encefalica umana in un modello di coltura cellulare in vitro. Finora siamo stati in grado di dimostrare queste proprietà 'solo' in provetta, quindi sono necessarie ulteriori ricerche, ma queste sono due proprietà altamente auspicabili per gli inibitori dell'amiloide di MA".
La TUM ha già richiesto un brevetto per i peptidi macrociclici di recente sviluppo. Ancora la prof.ssa Kapurniotu:
"Potrebbero essere una buona alternativa agli approcci basati su anticorpi attualmente perseguiti come terapie contro la formazione di placca amiloide nel MA, perché sono facili da produrre, hanno proprietà promettenti e, a causa della loro natura peptidica, saranno significativamente più economici degli anticorpi.
"Pertanto, sono ora previsti ulteriori studi per verificare se i MCIP sono efficaci anche nei modelli in vivo. Inoltre, i MCIP potrebbero anche essere adatti come modelli per lo sviluppo di peptido-mimi di piccole molecole (molecole che mimano catene di peptidi), che potrebbero trovare applicazione anche come farmaci anti-amiloidi nell'Alzheimer e nel diabete di tipo 2".
Fonte: Technical University of Munich (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Anna Spanopoulou, Luzia Heidrich, Hong-Ru Chen, Christina Frost, Dean Hrle, Eleni Malideli, Kathleen Hille, Alexandros Grammatikopoulos, Jürgen Bernhagen, Martin Zacharias, Gerhard Rammes, Aphrodite Kapurniotu. Designed Macrocyclic Peptides as Nanomolar Amyloid Inhibitors Based on Minimal Recognition Elements. Angewandte Chemie International Edition, 2018; DOI: 10.1002/anie.201802979
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