Ricerche

Effetti su varie aree del cervello dell'essere svegli dopo mezzanotte, comportamenti rischiosi e conseguenze. Se sei mai rimasto sveglio fino a tardi, commentando con rabbia i post di Twitter, mangiando mezzo chilo di gelato, finendo un'altra bottiglia di...

Gli autori di un nuovo studio, pubblicato su Neurology, affermano che gli anziani che si impegnano nell’auto-riflessione possono avere un rischio ridotto di demenza. La prima autrice Harriet Demnitz-King, dottoranda di psichiatria alla University College...

Le attività del tempo libero, come leggere un libro, fare yoga e trascorrere del tempo con familiari e amici, possono aiutare a ridurre il rischio di demenza, secondo una nuova meta-analisi pubblicata il 10 agosto 2022 su Neurology®. La meta-analisi ha...

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University di New Orleans, riferisce per la prima volta un percorso che inizia nell'intestino e termina con una potente tossina pro-infiammatoria nelle cellule del cervello, che...

Il rischio di demenza è più alto anche quando non ci sono stati fibrillazione atriale e ictus, due fattori di rischio noti per la demenza.Il cuore ha 4 camere: due superiori (atrio sx e dx) e due inferiori (ventricolo sx e dx).Le anomalie strutturali o...

Il morbo di Alzheimer (MA), una condizione neurodegenerativa caratterizzata da deterioramento cognitivo e comportamentale, si stima che sia alla base dell'80% dei casi di demenza (1). Le previsioni indicano che oltre 140 milioni di individui in tutto il...

Il farmaco αAβ-Gas6 elimina gli oligomeri e le fibrille Aβ senza causare neurotossicità. Frammentazione degli assoni: da sinistra neuroni e assoni in cervello sano, con oligomeri Aβ, con oligomeri Aβ + aducanumab, con Aβ + αAβ-Gas6. Gli assoni frammentati...

I ricercatori del Mount Sinai di New York sono arrivati a comprendere come non mai i macchinari genetici e molecolari delle microglia umane, le cellule immunitarie che risiedono nel cervello, che potrebbero fornire preziose informazioni sul loro...

Anche un'attività fisica moderata ha un effetto positivo sul cervello. I ricercatori del DZNE hanno scoperto che alcune aree del cervello sono più grandi negli individui fisicamente attivi. In particolare, sono le regioni cerebrali che richiedono più ossigeno...

La malattia dei vasi sanguigni microscopici che alimentano la sostanza bianca del nostro cervello è associata a una funzione cognitiva peggiore e a deficit di memoria negli individui con morbo di Alzheimer (MA), riferiscono degli scienziati."Il...

Una rottura del metabolismo lipidico in queste cellule cerebrali promuove l'infiammazione e interferisce con l'attività dei neuroni, secondo un nuovo studio.Ricercatori del MIT hanno generato neuroni che esprimono il gene apoE3, da cellule staminali...

Gli erbicidi contenenti glifosato sono spruzzati su molte colture, e il glifosato può finire in diversi cibi, come i cereali.Le malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer (MA), sono tra le più sconcertanti per la scienza medica. Le cause...

Ricercatori hanno confrontato, per la prima volta, la schizofrenia e la demenza frontotemporale, disturbi che condividono le regioni cerebrali del lobo frontale e temporale. L'idea può essere fatta risalire a Emil Kraepelin, che ha coniato il termine 'demenza...

Eziologia (cause) della preeclampsia. (Fonte: Eunjung Jung et al., AJOG) La preeclampsia è una grave complicazione della gravidanza, caratterizzata da pressione alta e danni ai reni. I ricercatori della Mayo Clinic hanno scoperto che le donne con una...

Il danno al bulbo olfattivo può avere un effetto duraturo sulla funzione cognitiva nei 'portatori a lungo di odorato'.Una revisione degli studi sull'effetto del virus della SARS-CoV-2 (che causa il Covid-19) sul sistema olfattivo suscita domande sul fatto...

La vitamina K è ben nota per la sua capacità di coagulare il sangue e di costruire le ossa, ma oggi un nuovo studio pubblicato su Nature parla di una sua nuova funzione.Dei ricercatori hanno scoperto che la forma completamente ridotta di vitamina K è un...

I salari bassi prolungati sono associati a un declino significativamente più veloce della memoria, secondo un nuovo studio eseguito alla Columbia University di New York. Anche se i lavori a basso salario sono stati associati a esiti sanitari come sintomi...

La demenza non comporta solo un declino cognitivo, comporta anche un deterioramento della funzione fisica. Questa causa importante di limitazione nelle attività della vita quotidiana per gli anziani con demenza richiede approcci non farmacologici sicuri...

Perché alcune persone con placche amiloidi nel cervello associate al morbo di Alzheimer (MA) non mostrano segni della malattia, mentre altre con la stessa quantità di placca hanno memoria e pensiero chiari? I ricercatori hanno esaminato i fattori genetici...

L'intestino umano si è evoluto per prosperare su fibre fermentabili, non su cheeseburger alla pancetta.Quell'enorme gamma di integratori di fibre alimentari disponibile in farmacia o nello scaffale del supermercato può essere opprimente per un...