Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sono sempre stato uno che 'fa', ma l'Alzheimer sta chiedendo pegno

Sono sempre stato uno che 'fa', ma l'Alzheimer sta chiedendo pegnoDick Goodson, autore della testimonianzaAllora cosa intendo con 'farente', questa parola inventata? Intendo una persona che 'fa', una che realizza le cose quando devono essere fatte, o prima.


Sono stato quello che 'faceva' nella famiglia, ma il mio Alzheimer sta lentamente, ma inesorabilmente, erodendo la mia abilità di 'farente'. Esempi: la mia capacità di arrivare in anticipo è diminuita perché non sono più il guidatore e molte volte arriviamo in orario o un po' in ritardo. Questo mi fa impazzire perché sono sempre arrivato in anticipo.


Ora vedo le cose che devono essere fatte, ma trovo che posso aspettare e farle più tardi e poi a volte dimenticarle del tutto. Prendere pillole è sempre stata la prima cosa al mattino. Ora sono a un punto in cui se prendo le pillole mattutine prima di mezzogiorno, sento di aver realizzato qualcosa. Qualche settimana fa, il fisioterapista mi ha dato una cartella di esercizi fisici che dovrei fare, ma non ho iniziato per quasi due settimane.


Finora le fatture sono state pagate in tempo o prima, ma è perché sono spinto dalla paura di dimenticarlo e quindi le pago prima della scadenza, con l'aiuto di mia moglie.


Il passaggio da uno che 'fa' a uno che 'non fa' è molto difficile e molto frustrante, perché ha un lato negativo. Implica che se un'altra persona (moglie, professionista retribuito, ecc.) inizia ad assumersi le responsabilità di quello che 'fa', diventa fondamentale avere la tempistica giusta.


Se il nuovo che 'fa', lo fa troppo presto, la persona affetta dal morbo di Alzheimer sentirà che sta perdendo il potere di gestire la propria vita, e questo non va bene né per lui né per chi gli è attorno. Si risentiranno e si irriteranno, e quindi il caregiver potrebbe fare marcia indietro del tutto.


Può creare problemi anche il caregiver che inizia a sostituire troppo tardi quello che 'fa' con Alzheimer. Le fatture sono pagate in tempo? "No, l'ho dimenticato". Il "No, l'ho dimenticato" potrebbe riferirsi a 100 cose diverse. Pertanto la tempistica per il sostituto di quello che 'fa' è critica.


Un altro problema complicato è che le cose non si erodono allo stesso modo. Ecco alcuni esempi e la loro classificazione dell'erosione su una scala da 1 a 10, con 1 completamente eroso e 9 ancora abbastanza buono:

  • 1 o 2: A seconda del momento, ricordare i nomi di nuove persone o persone che non hai visto da un po' di tempo. Sono semplicemente orribile.
  • 3 o 4: Ortografia, per me è solo un po' meno che terribile. Senza il mio amico Suri, sono morto nell'acqua.
  • 5 o 6: Far quadrare il libretto degli assegni e pagare le fatture. La moglie ora lo fa con me.
  • 8: Cucina, penso di aver perso solo un po' della mia abilità, ma non molta.
  • 9: Guidare una sessione o riunione di pianificazione. Sono sempre stato bravo e lo sono ancora abbastanza, tranne per il problema dei nomi.
  • 10: Scrivere. Va ancora bene, tranne che per l'ortografia.


Altri problemi preoccupanti: ricordarsi di attivare gli allarmi della casa, lasciare acceso lo scalda caffè nell'ufficio di casa (la moglie ora lo controlla), lasciare accesa la griglia a gas dopo che ho finito.


Questa malattia non è lineare nella sua progressione; alcuni giorni sto molto meglio di altri. Non c'è modo di dire molto in anticipo.


La chiave per rallentare la progressione della malattia è piuttosto semplice: fare esercizio fisico, in particolare cardio, allenare la mente attraverso la lettura, la scrittura, i giochi di parole, ecc., seguire una dieta mediterranea e stare all'erta per la ricerca di una cura.


Per tutte le persone con la malattia e i loro caregiver: continuate a stare all'erta, una cura potrebbe essere proprio dietro l'angolo.

 

 

 


Fonte: Dick Goodson in Des Moines Register (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)