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In Italia nel 2040 oltre 2,5 mln diagnosi Alzheimer, 'allarme per Ssn'

In Italia nel 2040 si stima che le diagnosi di Alzheimer arriveranno a toccare quota 2,5 milioni. Un impatto importante per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale e un campanello d'allarme, che deve spingere a "innovare con urgenza le politiche...

Le persone con Alzheimer o demenza sono più propense a essere vittime di abusi finanziari?

Vari studi stimano che gli anziani negli Stati Uniti sono truffati in un qualsiasi modo per un valore da 3 a 37 miliardi di dollari all'anno. Tra il 2013 e il 2017, quelli di oltre 70 anni hanno perso una media di $ 41.800 per sfruttamento finanziario...

Una proteina per regolarle tutte: un obiettivo centrale per il trattamento della demenza

55630 ext 05 1.jpg 1631586146I ricercatori della Tokyo Medical and Dental University (TMDU) hanno previsto e confermato un mediatore di proteine ​​cruciale della demenza nella degenerazione lobare frontotemporale e nell'Alzheimer attraverso una nuova analisi matematica.La rete...

Test di tolleranza al glucosio prevede il calo della memoria episodica, uno dei primi segni dell'Alzheimer

Il diabete è un fattore di rischio del declino cognitivo. In uno studio dell'Università di Turku e dell'Istituto finlandese per la salute e il benessere, i ricercatori hanno osservato che già un livello di glucosio più elevato per due ore nel test di...

Scoperta in Italia una proteina che protegge il nucleo cellulare dall’Alzheimer

Graphical abstract study Napoletano et alGuardare al nucleo delle cellule per comprendere l’Alzheimer. Questo è il messaggio che lancia un gruppo di scienziati italiani coordinati da prof. Giannino Del Sal: nella loro recente ricerca hanno identificato una proteina, la PIN1, che protegge il nucleo...

Nuove informazioni sui meccanismi molecolari delle malattie cerebrali

Prion-like spreading of alzheimers diseaseLo schema tipico di mal ripiegamento della proteina TAU nell'Alzheimer. Le proteine di tau mal ripiegate sono presenti prima nel locus Coeruleus e nel livello transentorinale da dove si diffondono nella regione transentorinale e nella corteccia entorinale...

Perché mangiare e bere si deteriorano nella demenza

Chiunque può avere problemi a mangiare o bere di tanto in tanto. La maggior parte di noi ha fatto l'esperienza di riempire la bocca con troppo cibo quando era estremamente affamata, solo per trovare difficile masticare e ingoiare una quantità così grande...

Come rispondere al comportamento ipersessuale di una persona con Alzheimer?

L'ipersessualità può essere definita come attività sessuale o bisogno sessuale estremamente frequente o che è aumentato improvvisamente.L'ipersessualità, a volte indicata come demenza erotica, accade a causa di una perdita di controllo degli impulsi...

Nuove evidenze di possibile collegamento tra Herpes Simplex e neurodegenerazioni

herpes virusUn nuovo studio di ricercatori dell'Università dell'Illinois di Chicago suggerisce che quando la proteina optineurina (OPTN) è presente nelle cellule, essa limita la diffusione dell'HSV-1, il virus dell'herpes simplex tipo 1.Nello studio, primo nel suo...

Agganciare peptidi (lenti da bloccare) apre un percorso per trattare l'Alzheimer

0823 AMYLOID 3 WEBSequenza dei modelli computazionali mostra come un peptide amiloide-beta (magenta) si aggancia e si blocca a una fibrilla amiloide. Le simulazioni hanno rivelato che nelle conformazioni intermedie nei passaggi da 2 a 5, è presente una frustrazione...

Nuova interfaccia cervello-computer consente la comunicazione senza fili

In un nuovo studio pubblicato su Nature Electronics, degli scienziati hanno creato un'interfaccia cervello-computer (BCI, brain-computer interface) che consente la registrazione e la stimolazione neurale usando una rete senza fili composta di microchip...

Identificata probabile causa dell'Alzheimer

Una nuova ricerca di svolta guidata dalla Curtin University ha scoperto una probabile causa dell'Alzheimer, con un risultato significativo che offre potenziali nuove opportunità di prevenzione e trattamento per questa malattia, seconda causa di morte in...

Caregiver si preoccupa del rischio genetico per l'Alzheimer a insorgenza precoce

Cara Carol: Mia madre aveva il morbo di Alzheimer (MA) a insorgenza precoce e mio padre aveva la demenza da Corpi di Lewy, quindi ho passato anni come caregiver di demenza. Non mi dispiace quello che ho fatto per loro, ma non voglio dare questa...

Si può stimare con scansione cerebrale quanto manca all'insorgenza dei sintomi di demenza

I ricercatori della Washington University di St. Louis hanno sviluppato un approccio per stimare quando una persona che è suscettibile di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), ma non ha ancora sintomi cognitivi, inizierà a mostrare segni di demenza...

Malattie dell'occhio sono legate all'aumento del rischio di demenza

La degenerazione maculare da età, la cataratta e le malattie degli occhi correlate al diabete, ma non il glaucoma, sono legate a un aumento del rischio di demenza, secondo una ricerca pubblicata sul British Journal of Ophthalmology.Il deterioramento...

Scoperta sulle 'centrali energetiche' delle cellule può aiutare contro l'Alzheimer

Un ricercatore sull'esercizio fisico dell'Università della Virginia ha scoperto come il nostro corpo assicura il corretto funzionamento delle centrali energetiche delle cellule. I risultati potrebbero aprire la porta a trattamenti migliori per molte...

Tendenze nella sostituzione della valvola aortica tra i pazienti con demenza

tavr transcatheter aortic valve replacementPer i pazienti che hanno una valvola aortica ristretta, che non riesce ad aprirsi correttamente, l'impianto valvolare aortico transcatetere (TAVR, transcatheter aortic valve replacement) è un'alternativa meno invasiva della sostituzione della valvola per...

Olio extravergine di oliva è efficace contro il lieve decadimento cognitivo

Dei ricercatori e medici greci hanno indagato per la prima volta l'effetto dell'Olio Extra Vergine di Oliva Altamente Fenolico a Raccolta Precoce (OEVO-AF-RP) rispetto a quello Moderatamente Fenolico (OEVO-MF) e alla Dieta Mediterranea (DiMe) come...

Una possibile chiave per contrastare il declino cognitivo

È la molecola infiammatoria CCL11, la cui riduzione accresce i benefici prodotti dall’allenamento fisico e mentale sull’invecchiamento cerebrale. A individuarla, un gruppo coordinato da due ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa, Marco...

Omega-3 stabilizza punteggi dei test di memoria nei pazienti di Alzheimer

Uno studio unico sul morbo di Alzheimer (MA) ha esaminato l'effetto degli acidi grassi omega-3 con test di memoria e test del fluido spinale."Questo studio è unico. È il primo a raccogliere dati su questi nuovi biomarcatori nelle persone con MA trattati...

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Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

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Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

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Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

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I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

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4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

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Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

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I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

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Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

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Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

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In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

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