Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Riserva cognitiva: il cervello impegnato può ridurre il rischio di malattia

Cosa si intende per riserva cognitiva?

La riserva cognitiva è la resistenza della mente al danno al cervello.


È un'idea basata sull'evidenza, proposta dal dott. Yaakov Stern, neuropsicologo della Columbia University, a metà degli anni '90, che ha descritto degli individui senza evidenti sintomi di demenza che comunque all'autopsia mostravano un cervello coerente con il morbo di Alzheimer (MA) avanzato.


Ha scoperto che questi individui non avevano sintomi evidenti della malattia in vita perché avevano una riserva cognitiva più grande che compensava i danni e permetteva di continuare di funzionare come al solito.


Essenzialmente, gli individui possono sviluppare una riserva di abilità di pensiero durante la vita, che li protegge dalle perdite che possono verificarsi nell'invecchiamento e nella demenza.


La ricerca ha dimostrato che gli individui con una maggiore riserva cognitiva hanno più capacità di evitare i cambiamenti degenerativi cerebrali associati al MA o ad altre demenze. Risultati scolastici e professionali per tutta la vita e attività del tempo libero in età avanzata possono aumentare la riserva. Ad esempio, degli studi hanno dimostrato che c'è un rischio ridotto di sviluppare il MA per gli individui con migliori conseguimenti scolastici o professionali .

 

Non è mai troppo tardi per costruire riserva cognitiva.

L'esposizione precoce ad ambienti arricchiti fornisce gli effetti più forti, ma anche le attività di svago nell'età adulta possono aumentare la riserva. Le attività che impegnano il cervello come leggere, imparare una nuova lingua, visitare amici e familiari, andare al cinema e al ristorante, e frequentare eventi sociali della comunità, sono tutte fortemente correlate a guadagni nella riserva cognitiva e a un rischio ridotto di demenza.


È importante notare che sono i cambiamenti comportamentali cumulati in tutti gli aspetti della salute (fisico, cognitivo e sociale) che promuovono la riserva cognitiva.

 

L'attività fisica ha un ruolo importante nella costruzione della riserva cognitiva.

Un programma aerobico variegato costruisce forma fisica, forza, equilibrio e aumenta la flessibilità. La ricerca ha dimostrato che un programma di esercizi multicomponente, che combinava l'allenamento aerobico, di forza e di equilibrio negli anziani con un lieve deterioramento cognitivo, ha dimostrato di migliorare la loro memoria.


Le abilità cognitive non sono fisse; al contrario, a tutte le età il cervello ha la capacità di rispondere a nuove informazioni e nuovi stimoli, per scovare e abbracciare le cose che sfidano il cervello.


Gli individui dovrebbero coinvolgere la mente al di fuori dei domini stabiliti, il che significa che se hai sempre fatto cruciverba, dovresti provare qualcosa al di fuori di quel regno.


Altri esempi di sviluppo della riserva cognitiva comprendono:

  • Cambiare il percorso mentre si va in luoghi regolari, come il supermercato o a una istituzione religiosa.
  • Usare la mano non dominante per attività come mangiare o lavarsi i denti è una pratica impegnativa che può aiutare a preservare la capacità mentale.
  • Anche esaminare i problemi da diverse prospettive e punti di vista mutevoli eserciterà il cervello.
  • Internet è pieno di siti che offrono videoconferenze e corsi che possono flettere i muscoli mentali.
  • Viaggiare verso nuovi luoghi, esplorare punti di forza e di debolezza personale, espandere i talenti esistenti, e iniziare un nuovo hobby o imparare a suonare un nuovo strumento musicale sono tutti modi con cui non solo costruiamo capacità mentali e fisiche, ma sviluppiamo anche la riserva cognitiva.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.