Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Quasi la metà delle persone non riesce a nominare un singolo tipo di demenza

basket with different kinds of dementias

Un nuovo sondaggio effettuato in Gran Bretagna, commissionato da Alzheimer's Research UK ha scoperto che quasi la metà (46%) delle persone interpellate non è in grado di nominare un singolo tipo di demenza.


L'indagine, condotta da YouGov, ha dimostrato che, anche se il 43% delle persone era in grado di citare il morbo di Alzheimer, la causa più comune di demenza, molti non riuscivano a citare una qualsiasi altra forma della condizione. Meno di 1 su 4 (24%) conosce la demenza vascolare, il secondo tipo più comune di demenza, e solo 1 su 5 (20%) riesce a nominare la demenza da corpi di Lewy.


L'indagine è frutto della collaborazione tra Alzheimers' Research UK e Ricoh per far conoscere la demenza con una potente campagna di sensibilizzazione, mettendo in evidenza le molte malattie fisiche che causano la condizione. La campagna, Dementia Uncovered, comprende una serie di film incisivi che mettono in risalto le esperienze di quattro persone che vivono con diversi tipi di demenza, così come di scienziati che si sforzano di realizzare nuovi trattamenti.


Ci sono 850.000 persone nel Regno Unito che vivono con demenza e uno di noi su due conosce qualcuno colpito dalla condizione. La demenza è causata da una serie di malattie fisiche che colpiscono le persone in modi diversi, che comprendono l'Alzheimer, la demenza vascolare, la demenza frontotemporale e la demenza da corpi di Lewy. Queste malattie portano con sé un'ampia e devastante gamma di sintomi, come alterazione della vista, problemi di linguaggio, allucinazioni, cambiamenti di comportamento e difficoltà di deambulazione.


Il sondaggio ha mostrato che, mentre il 92% del pubblico associa la perdita di memoria alla demenza, solo circa una persona su 10 (11%) pensa che la demenza potrebbe causare sintomi tipo punti ciechi o visione doppia e poco più di un terzo (34%) riconosce le allucinazioni come un sintomo di demenza.


Per rivelare di più sulla realtà quotidiana dei diversi tipi di demenza, Alzheimer's Research UK e Ricoh hanno lavorato con Connected Pictures e con la regista Gemma Brady, nota per il suo lavoro in 24 Hours in A&E, per sviluppare una serie di otto nuovi film. Questi film esplorano le diverse malattie che causano la demenza, i diversi modi in cui queste malattie colpiscono le persone, e la ricerca che si sta facendo per trovare risposte.


I film segnano un nuovo capitolo della campagna Dementia Uncovered, lanciata lo scorso anno con un film avvincente con l'attore acclamato Simon Pegg. Utilizzando la tecnologia di stampa 3D di Ricoh, il film originale ha contribuito a mostrare la natura fisica dell'Alzheimer, che restringe il cervello 4 volte di più che nell'invecchiamento normale.


Una delle persone presenti nella campagna è Themiya Haththotuwa, che lavora alla Ricoh e il cui padre Sena ha la demenza da corpi di Lewy. La malattia causa sintomi angoscianti come le allucinazioni, e problemi motori simili a quelli del Parkinson. Si ritiene che interessi circa 100.000 persone in GB, ma era una delle forme di demenza meno conosciute dal pubblico.


Themiya ha detto:

“Mio padre è sempre stato una persona su cui poter contare, quando ero piccola, e vedere l'impatto di questa malattia su di lui è stato estremamente difficile. Ora sappiamo che i suoi sintomi stavano lavorando da un certo tempo prima che ricevesse la diagnosi, ma quando ci ha detto inizialmente delle sue allucinazioni, non sapevamo che si trattava di un segno di demenza. Con il peggioramento della malattia, così è stato per i suoi sintomi.

“Mi piacerebbe vedere un trattamento che possa aiutare le persone come mio padre, e sono così orgogliosa di sapere che la Ricoh sta lavorando per aiutare Alzheimer's Research UK ad alimentare la ricerca innovativa sulla demenza. Quando è venuta l'occasione per fare parte di questa campagna raccontando la storia della nostra famiglia, sapevo che volevo essere coinvolta“.

[...]

 

 

 


Fonte: Alzheimer’s Research UK (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)