Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Luce e suono combinati rivelano l'attività cerebrale rapida in grande dettaglio

Ricercatori della Duke hanno usato una combinazione di innovazioni hardware e algoritmi di apprendimento automatico per creare lo strumento di scansione fotoacustico più veloce disponibile.

Brain vasculature under hypoxiaVascolarizzazione del cervello con i colori che indicano vari livelli di ossigenazione dei capillari mentre il cervello subisce l'ipossia

Gli ingegneri biomedici della Duke University hanno sviluppato un metodo per scansionare e visualizzare il flusso sanguigno e i livelli di ossigeno all'interno del cervello di topo, in tempo reale e con una risoluzione sufficiente per vedere l'attività dei singoli vasi capillari e dell'intero cervello contemporaneamente.


Questo nuovo approccio di scansione rompe le barriere di velocità e risoluzione esistenti da lungo tempo nelle tecnologie di scansione cerebrale e potrebbe acquisire nuove informazioni sulle malattie neurovascolari come ictus, demenza e persino lesioni cerebrali acute.


La ricerca è apparsa il 17 maggio su Light: Science & Applications.


Scansionare il cervello è un atto di equilibrio. Gli strumenti devono essere abbastanza veloci da catturare eventi rapidi, come un neurone che 'spara' o un flusso di sangue attraverso un capillare, e devono mostrare le attività su scale diverse, che si tratti di tutto il cervello o di una singola arteria.


"Puoi realizzare queste cose singolarmente, ma è molto difficile farlo tutto insieme", ha detto Junjie Yao, assistente professore di ingegneria biomedica della Duke. "È come scegliere tra avere un'auto veloce che è piccola e scomoda, o un'auto ampia e spaziosa che non fa più di 50 km all'ora. Per molto tempo, non c'è stato un modo di ottenere tutto ciò che si voleva in ​​una volta".


Nel nuovo studio, Yao e il suo team discutono di come hanno trovato questo compromesso, sviluppando la microscopia fotoacustica ultraveloce (UFF-PAM, ultrafast photoacoustic microscopy).


La microscopia fotoacustica usa le proprietà della luce e del suono per catturare immagini dettagliate di organi, tessuti e cellule in tutto il corpo. La tecnica si avvale di un laser per inviare luce nel tessuto o nella cellula mirati. Quando il laser colpisce la cellula, si riscalda e si espande istantaneamente, creando un'onda ad ultrasuoni che torna a un sensore.


L'UFF-PAM si basa su una combinazione di progressi hardware e algoritmi di apprendimento automatico per aggiornare la tecnica. Sul lato hardware, un sistema di scansione a poligono invia più lampi laser in un'area più ampia, mentre un nuovo meccanismo di scansione consente allo scanner laser e al sensore ad ultrasuoni di funzionare contemporaneamente.


Secondo Yao, questi cambiamenti hanno raddoppiato la velocità del loro dispositivo, rendendo l'UFF-PAM la tecnologia di scansione più veloce nella comunità fotoacustica. Yao e il suo team hanno quindi sviluppato un algoritmo di apprendimento automatico che ha migliorato la risoluzione delle loro immagini.


Lo hanno addestrato a identificare la vascolarizzazione nel cervello attraverso oltre 400 immagini di cervello di topo raccolti in esperimenti precedenti. Sebbene ogni cervello sia unico, l'algoritmo ha imparato a identificare le strutture comuni e ha usato questa conoscenza per inserire i pixel che prima mancavano.


"Le immagini risultanti sembravano dettagliate come quelle ad alta risoluzione che di solito avremmo ottenuto se fossimo a una velocità molto più lenta e non abbiamo bisogno di sacrificare un campo visivo completo", ha detto Yao.


Come prova di concetto, il team ha usato l'UFF-PAM per visualizzare come i vasi sanguigni nel cervello di topo rispondono all'ipossia, all'ipotensione indotta da farmaci e all'ictus ischemico. Durante la sfida dell'ipossia, l'UFF-PAM ha tracciato il modo in cui l'ossigeno si è mosso attraverso il cervello e ha dimostrato che bassi livelli di ossigeno causano la dilatazione dei vasi sanguigni.


Nella seconda sfida, il team ha usato il farmaco nitroprussiato di sodio (SNP), che è usato comunemente per trattare la pressione alta. In precedenza, i ricercatori pensavano che il SNP provocasse la dilatazione di tutti i vasi sanguigni nel cervello. Ma Yao e il suo team hanno invece dimostrato che solo i vasi sanguigni più grandi si aprono, mentre quelli più piccoli si restringono.


"Avendo osservato rapidamente ad alta risoluzione i vasi più piccoli, abbiamo visto che la dilatazione non è in realtà la risposta universale al farmaco", ha detto Yao. "Abbiamo visto che questi piccoli vasi non riuscivano a fornire abbastanza ossigeno e sostanze nutritive al tessuto, il che ha causato danni".


Nella sfida finale, il team ha usato l'UFF-PAM per osservare come il cervello risponde all'ictus e inizia a riprendersi. La squadra ha visto che, immediatamente dopo un ictus, i vasi sanguigni nell'area interessata si restringono. Ciò fa comprimere anche i vasi vicini in un fenomeno chiamato 'onda di depolarizzazione diffusa'. Per merito del grande campo visivo e della velocità elevata di scansione, la squadra è stata in grado di individuare con precisione la posizione di partenza dell'onda e a monitorarne il movimento mentre si propagava in tutto il cervello.


Guardando al futuro, il team punta a usare l'UFF-PAM per esplorare ulteriori modelli di malattie cerebrali, come la demenza, l'Alzheimer o persino il Long Covid. Hanno anche in programma di espandere l'uso dello strumento al di fuori del cervello per visualizzare organi come il cuore, il fegato e la placenta. Questi organi sono sempre stati impegnativi da scansionare perché si muovono continuamente, quindi gli strumenti di scansione devono funzionare a una velocità maggiore.


"C'è molto che possiamo fare con questa tecnologia ora che abbiamo affrontato questi ostacoli di lunga data"
, ha detto Yao. "Stiamo cercando di scegliere i progetti più impegnativi su cui lavorare per massimizzare l'impatto di questa tecnologia".

 

 

 


Fonte: Duke University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

RiferimentiXiaoyi Zhu, ...[+10], Junjie Yao. Real-time whole-brain imaging of hemodynamics and oxygenation at micro-vessel resolution with ultrafast wide-field photoacoustic microscopy. Light: Science & Application, 17 May 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.