Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Intelligenza artificiale può rilevare l'Alzheimer da scansioni cerebrali di routine

Sebbene la ricerca abbia fatto passi da gigante nel rilevare segni del morbo di Alzheimer (MA) con le scansioni cerebrali di alta qualità raccolte nell'ambito degli studi di ricerca, un team del Massachusetts General Hospital (MGH) ha recentemente sviluppato un metodo accurato per il rilevamento della malattia, basato su scansioni cliniche eseguite di routine. Il passo avanti potrebbe portare a diagnosi più accurate.


Per lo studio, pubblicato su PLOS One, Matthew Leming PhD, ricercatore del Center for Systems Biology dell'MGH e del Massachusetts Alzheimer's Disease Research Center, e i suoi colleghi, hanno usato l'apprendimento profondo, un tipo di apprendimento automatico e di intelligenza artificiale che usa grandi quantità di dati e algoritmi complessi per formare modelli.


In questo caso, gli scienziati hanno sviluppato un modello per rilevare il MA che si basa sui dati delle immagini di risonanza magnetica cerebrale (MRI) raccolte da pazienti con e senza MA che erano stati visti all'MGH prima del 2019. Successivamente, il gruppo ha testato il modello su cinque insiemi di dati (MGH post-2019, Brigham e Women's Hospital pre- e post-2019 e sistemi esterni pre- e post-2019) per vedere se poteva rilevare accuratamente il MA in base a dati clinici del mondo reale, indipendentemente dall'ospedale e dal tempo.


Nel complesso, la ricerca ha coinvolto 11.103 immagini di 2.348 pazienti a rischio di MA e 26.892 immagini di 8.456 pazienti senza MA. In tutti e cinque i set di dati, il modello ha rilevato il rischio di MA con una precisione del 90,2%. Tra le principali innovazioni del lavoro c'è la sua capacità di rilevare il MA indipendentemente da altre variabili, come l'età. Come dice Leming:

"Il MA insorge in genere negli anziani e quindi i modelli di apprendimento profondo hanno spesso difficoltà a rilevare i casi più rari ad insorgenza precoce. Abbiamo affrontato questo problema rendendo il modello di apprendimento profondo 'cieco' alle caratteristiche del cervello che trova eccessivamente associate all'età registrata del paziente".


Leming osserva che un'altra sfida comune nel rilevamento della malattia, specialmente negli ambienti del mondo reale, ha a che fare con dati molto diversi dal set di addestramento. Ad esempio, un modello di apprendimento profondo addestrato su risonanze magnetiche di uno scanner General Electric potrebbe non riconoscere la risonanza magnetica di uno scanner Siemens. Il modello ha utilizzato una metrica di incertezza per determinare se i dati dei pazienti erano troppo diversi da quello su cui era stato addestrato per essere in grado di fare una previsione di successo.


Le conclusioni di Leming:

“Questo è uno degli pochi studi ad usare le risonanze magnetiche cerebrali prese di routine per tentare di rilevare la demenza. Anche se sono stati condotti molti studi di apprendimento profondo per il rilevamento del MA dalle risonanze magnetiche cerebrali, il nostro ha fatto passi sostanziali verso l'applicazione effettiva in ambienti clinici del mondo reale, rispetto ai perfetti ambienti di laboratorio. I nostri risultati, con generalizzabilità tra diversi siti, tempi e popolazioni, danno forte validità a un uso clinico di questa tecnologia diagnostica".

 

 

 


Fonte: Brandon Chase in Massachusetts General Hospital (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M Leming, S Das, H Im. Adversarial confound regression and uncertainty measurements to classify heterogeneous clinical MRI in Mass General Brigham. PLOS ONE, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)