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Bassa partecipazione al mercato del lavoro può essere un segno di demenza fino a 10 anni prima della diagnosi

female enjoying natureImage by wirestock on freepik

Un nuovo studio finlandese mostra che una bassa partecipazione al mercato del lavoro per ragioni non relative alla pensione può essere un indicatore precoce della demenza già anni prima che insorgano i primi sintomi evidenti. Lo studio ha anche identificato altri marcatori sociali che possono puntare alla demenza fino a dieci anni prima di una diagnosi di morbo di Alzheimer (MA), demenza frontotemporale o demenza vascolare.


Lavorando su estesi registri a livello nazionale, ricercatori dell'Università della Finlandia Orientale e dell'Università di Oulu hanno analizzato i dati di oltre 2.200 pazienti nell'ambito del progetto DEGE-RWD coordinato dal Neurocenter Finland. I pazienti sono stati confrontati con controlli della stessa età, sesso e area di residenza.


"Abbiamo scoperto che la bassa partecipazione al mercato del lavoro senza la presenza di una chiara ragione medica può essere il primo segno di demenza. Prendere in considerazione questi marcatori sociali può consentire una diagnosi più precoce", ha scritto la dottoranda Ave Kivisild dell'Università della Finlandia Orientale.

 

Risultati chiave:

  • L'occupazione si è ridotta significativamente in tutti i gruppi di demenza già 10 anni prima della diagnosi.

  • I pazienti con demenza vascolare e quelli con diagnosi sia di MA che di demenza vascolare avevano un livello di istruzione inferiore rispetto ai controlli. Una differenza simile non è stata trovata individualmente per il MA ad esordio precoce o per la demenza frontotemporale, suggerendo probabilmente che l'educazione non protegge dalla demenza ad esordio precoce, sebbene possa proteggere dalle forme di demenza che iniziano in vecchiaia, come mostrato dalla letteratura precedente.

  • I pazienti con MA ad esordio precoce, e in particolare le donne, tendevano a vivere da soli più frequentemente dei controlli.

  • Non c'erano differenze significative nello stato civile tra quelli con demenza frontotemporale e i controlli.

 

Per la prevenzione della demenza è utile considerare i marcatori sociali

Lo studio evidenzia il ruolo dei marcatori sociali della demenza. Ad esempio, la disoccupazione a lungo termine o vivere da soli possono essere i primi marcatori di demenza insorgente.


"Sappiamo che i processi patologici nel cervello iniziano decenni prima dei primi sintomi. Tuttavia, questi nuovi risultati suggeriscono che la biologia precoce della malattia può causare cambiamenti, ad esempio, che possono indicare cambiamenti cerebrali relativi alla demenza molto prima che sia evidente un qualsiasi sintomo cognitivo distinguibile oggettivamente. Considerare questi marcatori può aiutare a migliorare la tempistica di misure di individuazione e prevenzione", ha detto l'autore senior Eino Solie dell'Università della Finlandia Orientale.


I punti di forza dello studio, pubblicato su Alzheimer's & Dementia, includono l'ambito e la robustezza dei dati usati. I pazienti sono stati diagnosticati da neurologi esperti che lavorano in cliniche di memoria negli ospedali universitari, il che rende i risultati altamente affidabili.

 

 

 


Fonte: University of Eastern Finland (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: A Kivisild, [+13], E Solje. Sociodemographic traits as early indicators of AD, FTD, and VaD up to 10 years before diagnosis. Alz&Dem, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

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