Ricercatori nel campo della salute dicono di aver risolto il mistero del modo in cui l'olio extra vergine di oliva aiuta a ridurre il rischio di Alzheimer.
In un nuovo rapporto apparso sulla rivista ACS Chemical Neuroscience della American Chemical Society, dei ricercatori hanno detto di aver scoperto come un componente chiave dell'olio di oliva aiuta a rimuovere le proteine anomale legate all'Alzheimer dal cervello.
Amal Kaddoumi e colleghi scrivono che la loro ricerca indica che una sostanza chiamata oleocantale sembra proteggere le cellule nervose dal tipo di danno che si verifica in genere nei pazienti di Alzheimer.
Il gruppo di Kaddoumi osserva che l'Alzheimer colpisce circa 30 milioni di persone in tutto il mondo, ma la prevalenza è più bassa nei paesi mediterranei. Gli scienziati ipotizzavano che l'alta concentrazione di grassi monoinsaturi salutari nell'olio di oliva (consumato in grandi quantità nella dieta mediterranea) potesse essere un fattore, ma non era chiaro con precisione come o perché.
Per risolvere il mistero, il gruppo di Kaddoumi ha studiato l'impatto dell'oleocantale sull'accumulo di proteine amiloide-beta che si aggregano insieme nel cervello dei malati di Alzheimer, causando la perdita di memoria e altro declino mentale. I ricercatori hanno monitorato gli effetti dell'oleocantale nel cervello e nelle cellule cerebrali in coltura dei topi di laboratorio, utilizzati come sostituzione degli esseri umani in tale ricerca.
In entrambi i casi, il gruppo di Kaddoumi ha scoperto che l'oleocantale incrementa la produzione di due proteine ed enzimi chiave che rimuovono le proteine amiloide-beta dal cervello. Kaddoumi dice che i risultati suggeriscono che l'olio d'oliva potrebbe indicare la strada verso nuovi trattamenti per i pazienti di Alzheimer e può aiutare a prevenire la malattia debilitante e spesso fatale.
"L'oleocantale derivato dall'olio extra-vergine di oliva, associato al consumo nella dieta mediterranea, può potenzialmente ridurre il rischio di [Alzheimer] o di demenze neurodegenerative correlate", concludono i ricercatori.
Lo studio è stato finanziato, in parte, dal National Institutes of Health.
of this article is here.
Riferimento: Alaa H. Abuznait, Hisham Qosa, Belnaser A. Busnena, Khalid A. El Sayed, Amal Kaddoumi. Olive-Oil-Derived Oleocanthal Enhances β-Amyloid Clearance as a Potential Neuroprotective Mechanism against Alzheimer’s Disease: In Vitro and in Vivo Studies. ACS Chem. Neurosci., February 15, 2013 DOI: 10.1021/cn400024q
Pubblicato da Nick Tate in NewsMaxhealth il 21 Marzo 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.
Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra: |