Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un gene mutato, implicato nell'Alzheimer, è espresso in modo diverso tra maschi e femmine

Un nuovo studio condotto dalla Prof. Illana Gozes della Tel Aviv University, pubblicato su Translational Psychiatry, può dare delle informazioni sulla patologia sia dell'autismo che dell'Alzheimer, rivelando che le diverse attività di alcune proteine ​nei maschi e nelle femmine provocano tendenze specifiche per genere verso queste malattie.


Pur sapendo che il rapporto dell'autismo è tre-a-uno dei ragazzi verso le bambine, e che il maggior numero di pazienti di Alzheimer è femmina, restano poco chiare le ragioni di questi fenomeni.


Secondo la Prof.ssa Gozes "se capissimo come agisce l'ADNP (una proteina neuroprotettiva legata all'attività, e importante gene regolatore) in modo diverso tra maschi e femmine, potremmo cercare di ottimizzare dei farmaci per potenziali terapie future per il trattamento sia dell'autismo che dell'Alzheimer".


La Prof.ssa Gozes è docente per la ricerca sui fattori della crescita, capo del Laboratorio di Neuroendocrinologia Molecolare alla Facoltà di Medicina della TAU, membro dell'Adams Super Center for Brain Studies della TAU e della Scuola Sagol di Neuroscience. La ricerca per lo studio è stata condotta dagli studenti laureati Anna Malishkevich, Noy Amram, e Gal Hacohen-Kleiman, in collaborazione con il collega post-dottorato Dr. Iddo Magen, e dello scienziato Dr. Eliezer Giladi, tutti della TAU.

 

Il fattore «genere»

Ai fini del nuovo studio, la Prof.ssa Gozes e il suo team hanno esaminato la risposta comportamentale di topi maschi e femmine, con ADNP sia alterato che normale, a diverse sfide cognitive e a situazioni sociali. Per farlo, hanno rimosso una copia del gene ADNP - che regola oltre 400 proteine ​​coinvolte nello sviluppo - da alcuni topi, e hanno poi esaminato le rispettive risposte ad oggetti non familiari, ad odori e ad altri topi.


I risultati hanno rivelato differenze di apprendimento e memoria specifiche per sesso dei topi, che riflettono i cambiamenti di espressione dell'ADNP nell'ippocampo, con il risultato di avere un autismo controllato dall'ADNP e geni che indicano un rischio di Alzheimer. Ad esempio, i topi maschi senza ADNP hanno esibito carenze nel riconoscimento di oggetti e nella memoria sociale, mentre i topi femmine senza ADNP erano socialmente più carenti rispetto alle femmine senza alterazione.

 

Una nuova speranza?

"L'ADNP può essere una novità per il mondo dell'autismo, ma l'ho studiato per 15 anni", ha detto la Prof.ssa Gozes. "La sua espressione dipendente dal genere cambia le tendenze chimiche maschili e femminili in relazione a diversi disturbi neurologici. I topi maschi e femmine possono sembrare uguali e anche il loro cervello può sembrare lo stesso, ma non lo sono. Quando l'espressione dell'ADNP è differente, può causare comportamenti diversi e abilità cognitive diverse. Questo studio sottolinea la necessità di analizzare uomini e donne separatamente negli studi clinici che mirano a trovare cure per le malattie, perché possono rispondere in modo diverso", conclude.


La Prof.ssa Gozes spera che il nuovo studio suggerisca ulteriori ricerche sul farmaco Davunetide (NAP) come mezzo per trattare i deficit sociali e cognitivi, con particolare attenzione alle differenze di genere. La Prof.ssa Gozes ha scoperto il  Davunetide (NAP), un frammento di ADNP, analizzando l'attività di protezione delle cellule nervose dei frammenti di ADNP.


Studi clinici prova-di-concetto eseguiti negli adulti hanno dimostrato che il Davunetide protegge la memoria nei pazienti affetti da deterioramento cognitivo lieve, che precede l'Alzheimer, così come l'attività funzionale dei pazienti con schizofrenia.

 

 

 

 

 


FonteAmerican Friends of Tel Aviv University  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  A Malishkevich, N Amram, G Hacohen-Kleiman, I Magen, E Giladi, I Gozes. Activity-dependent neuroprotective protein (ADNP) exhibits striking sexual dichotomy impacting on autistic and Alzheimer’s pathologies. Translational Psychiatry, 2015; 5 (2): e501 DOI: 10.1038/tp.2014.138

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)