Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


CAPON: la proteina che collega le placche di Alzheimer alla neurodegenerazione

 CAPON deficiencyDa sinistra a destra: sezioni del cervello di topo normale, topo modello di taupatia e topo modello taupatia con CAPON rimossa. La carenza di CAPON ha ridotto l'atrofia presente nel topo modello di taupatia. Ha anche ridotto i livelli di tau, di amiloide-beta e la neurodegenerazione (non visibile qui). Fonte: © RIKEN

È stata identificata da ricercatori del Center for Brain Science (CBS) del RIKEN, in Giappone, una nuova proteina coinvolta nel morbo di Alzheimer (MA). La CAPON può facilitare il collegamento tra i due colpevoli più noti del MA, le placche amiloidi e la patologia tau, le cui interazioni causano la morte delle cellule cerebrali e i sintomi di demenza.


Questo studio del gruppo di Takaomi Saido del RIKEN/CBS, ha usato un nuovo modello di topo di MA, ed è stato pubblicato su Nature Communications il 3 giugno.


Il MA è una condizione complessa e devastante caratterizzata da placche di amiloide-β e da grovigli neurofibrillari ('patologia tau') nel cervello. Studiando la connessione tra queste caratteristiche, il team di ricerca ha identificato la CAPON, una proteina che si lega alla tau.


Il gene CAPON è un rischio noto per altri disturbi psichiatrici, e poiché il MA può essere accompagnato da sintomi psichiatrici, il gruppo ha ipotizzato che il CAPON potrebbe formare un collegamento tra queste condizioni.


In effetti, quando hanno esaminato un tipo di topo MA, hanno trovato l'accumulo di CAPON nell'ippocampo, un importante centro di memoria nel cervello. Inoltre, l'accumulo di CAPON era ancora maggiore in presenza di patologia amiloide-β.


Dopo aver creato un altro tipo di topo modello di MA, attraverso un processo innovativo di doppia sostituzione (double knock-in) di geni App / MAPT, il team ha inserito il DNA del CAPON nel cervello, provocando una sovra-espressione di CAPON. Questi topi mostravano neurodegenerazione significativa, tau elevata e restringimento ippocampale.


"Ciò implica che l'accumulo di CAPON aumenta la patologia correlata al MA", afferma l'autore principale Shoko Hashimoto di RIKEN/CBS. "Anche se la morte cellulare derivante da CAPON può avvenire attraverso molti percorsi diversi, pensiamo che questa proteina sia un facilitatore tra la neuroinfiammazione e la patologia tau".


Questo è il primo studio ad usare topi App / MAPT double knock-in, che sono progettati per avere geni MAPT e App simili a quelli umani, che contengono mutazioni patogene.


Se l'accumulo di CAPON aggrava la patologia di MA, il team ha pensato che la carenza di CAPON potrebbe avere l'effetto opposto. Per questo test, il team ha eliminato la CAPON in un altro tipo di topo modello di MA che in genere ha più patologia tau.


Hanno scoperto che la carenza di CAPON portava a meno tau, meno amiloide-β, meno neurodegenerazione e meno atrofia cerebrale. Pertanto, la riduzione dei livelli di CAPON nei topi MA ha effettivamente ridotto molti dei sintomi fisiologici di MA.


"La neurodegenerazione è complessa, ma pensiamo che la CAPON sia un importante mediatore tra amiloide-β, tau e la morte della cellula. Rompere questo legame con un farmaco è una strada promettente per il trattamento di MA", dice Saido. "I topi App / MAPT double knock-in sviluppati dal nostro laboratorio sono uno strumento migliore per l'intero campo di ricerca del MA".

 

 

 


Fonte: Adam Phillips in Riken (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Shoko Hashimoto, Yukio Matsuba, Naoko Kamano, Naomi Mihira, Naruhiko Sahara, Jiro Takano, Shin-ichi Muramatsu, Takaomi C. Saido & Takashi Saito. Tau binding protein CAPON induces tau aggregation and neurodegeneration. Nature Communications, 3 June 2019, DOI: 10.1038/s41467-019-10278-x

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.