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L'esercizio fisico può conservare il volume del cervello contenendo insulina e IMC

La ricerca in genere dimostra che l'esercizio aiuta a proteggere le cellule cerebrali. Un nuovo studio, pubblicato il 13 aprile 2022 su Neurology®, che ha esaminato i meccanismi coinvolti in questa relazione, suggerisce che il ruolo dell'esercizio nel...

Scoperta la radice della neurodegenerazione indotta da tau (come l'Alzheimer)

research mrna inada tIl controllo di qualità dell'mRNA è stato identificato come nuovo obiettivo di farmaci per l'Alzheimer e le demenze correlate.I ricercatori dell'Università del Texas di San Antonio (UT Health San Antonio) hanno comunicato su Alzheimer's & Dementia la...

Via di segnalazione cruciale nelle cellule immunitarie potrebbe essere nuovo obbiettivo di Alzheimer

Tau aggregates diminished by depleting top right or inhibiting bottom right microglia NF kBNF-KB microgliale accelera la semina e la diffusione degli aggregati di tau nella corteccia dei topi inoculati con semi di tau. Eliminare (alto a destra) o inibire (in basso a destra) la NF-KB microgliale riduce la quantità di aggregati tau (a sinistra i...

L'atrofia del tronco cerebrale è collegata ai sintomi extrapiramidali nella demenza frontalempore

I pazienti affetti da demenza frontotemporale con sintomi extrapiramidali hanno più frequentemente atrofia del tronco encefalico e un  metabolismo ridotto in determinate aree del cervello rispetto ai pazienti senza sintomi extrapiramidali, secondo un...

Scoperte varianti genetiche che accelerano e rallentano l'invecchiamento cerebrale

I risultati potrebbero fornire potenziali obiettivi per nuovi farmaci di Alzheimer.Ricercatori di un consorzio guidato dalla University of Southern California hanno scoperto 15 'punti caldi' nel genoma che accelerano o rallentano l'invecchiamento...

Farmaci per l'artrite possono ridurre i rischi di demenza in chi ha una malattia cardiaca

Nuove scoperte dello studio DREAM-Drug Repurposing for Effective Alzheimer’s Medicines (riproposizione di farmaci efficaci per l'Alzheimer) suggeriscono che alcuni farmaci per l'artrite reumatoide possono abbassare l'incidenza del morbo di Alzheimer (MA)...

Teoria del danno alla barriera emato-encefalica può darci nuovi trattamenti dell'Alzheimer

L'Alzheimer potrebbe essere causato da danni a una barriera protettiva nel corpo, che inducono delle sostanze grasse ad accumularsi nel cervello, secondo una ricerca appena pubblicata.La nuova spiegazione chiamata 'modello di invasione dei lipidi'...

Studio dimostra i vantaggi dell'estratto di fragole nel ritardare l'Alzheimer

La ricerca, focalizzata sui componenti bioattivi della varietà di fragole Romina, ha dimostrato la capacità di questo cibo di ritardare la paralisi indotta da amiloide-β, di ridurre l'aggregazione dell'amiloide-β e di prevenire lo stress ossidativo, nel...

Medicina Comportamentale Virtuale: possibile svolta per le persone con demenza

Un programma innovativo di cura della demenza, sviluppato dal Baycrest (Canada) può ridurre del 60% la necessità di ricoveri ospedalieri, secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease. Il programma, chiamato VBM-Virtual Behavioural...

Aumento del rischio di demenza nei pazienti ricoverati per lesioni renali acute

kidney shutterstock malinwirf custom20210505145728La lesione renale acuta (LRA) provoca cambiamenti biochimici nel cervello nei modelli animali ed è associata a complicazioni neurologiche avverse nei pazienti ospedalizzati.Anche se non c'è alcuna cura conosciuta, il rilevamento anticipato della...

Perdita di neuroni, non carenza di sonno, rende sonnolenti i pazienti di Alzheimer

human histaminergic neuronsI neuroni che promuovono la veglia nel cervello di un paziente con Alzheimer (verdi) sono molti di meno di quelli di un cervello sano (Fonte: Grinberg Lab)La letargia che sperimentano molti pazienti con morbo di Alzheimer (MA) è causata non da una...

Segnalato potenziale obiettivo e composti per rallentare lo sviluppo dell'Alzheimer

I ricercatori della Louisiana State University di New Orleans e del Karolinska Institutet svedese hanno scoperto un potenziale biomarcatore per la diagnosi del morbo di Alzheimer (MA) che può anche fungere da obiettivo terapeutico.Esaminando i campioni...

Abuso di alcol in vecchiaia può essere un sintomo di demenza presente

La consapevolezza clinica della connessione tra alcol e demenza è fondamentale per migliorare la gestione delle cure per il paziente.I pazienti che iniziano ad abusare dell'alcol più avanti nella vita (dopo i 40 anni), potrebbero farlo per causa di una...

Grafici cerebrali: mappata crescita rapida e lento declino del cervello umano nell'intera vita

Neurodevelopmental milestones Un team internazionale di ricercatori ha creato una serie di grafici cerebrali che coprono l'intera durata della nostra vita (dalle 15 settimane del feto ai 100 anni) che mostrano come il nostro cervello si espande rapidamente all'inizio della vita e si...

Fattori riproduttivi e rischio di demenza

 La gravidanza, una durata riproduttiva lunga e la menopausa in età avanzata sono associate a un rischio inferiore di demenza nelle donne, secondo uno studio pubblicato il 5 aprile su PLOS Medicine. Al contrario, un'isterectomia, un'età precoce al...

Approccio innovativo alla diagnosi precoce delle demenze basato sulla connettività del cervello

Un approccio completamente innovativo alla diagnosi precoce delle demenze, basato sullo studio della connettività funzionale del cervello attraverso metodiche informatiche: è quanto promette lo studio a firma del Prof. Paolo Maria Rossini (Direttore del...

Individuati 42 nuovi fattori di rischio genetico per l'Alzheimer

New genes for AlzheimerL'identificazione dei fattori di rischio genetico del morbo di Alzheimer (MA) è un problema cruciale della ricerca, per comprendere e trattare meglio la patologia. I progressi dell'analisi del genoma umano, abbinati a grandi studi di associazione dell'intero...

Alzheimer provoca cambiamenti nei vasi capillari del cervello

Se diminuisce la disponibilità di sangue al cervello, può insorgere il morbo di Alzheimer. Gli scienziati dell'Università di Oslo volevano scoprire se questo fa aumentare o diminuire i vasi sanguigni e il ruolo di una particolare proteina in tale...

L'amiloide riduce il flusso sanguigno al cervello e quindi l'apporto di ossigeno

Sappiamo da tempo che la disfunzione dei vasi capillari cerebrali, indotta da un peptide chiamato amiloide-beta (Aβ), potrebbe portare al morbo di Alzheimer (MA). Ciò che non è chiaro è se l'accumulo di Aβ è una causa o il risultato del MA. Un nuovo...

Il luogo dove vivi influenza il tuo rischio di demenza

Uno studio eseguito alla Monash University (Melbourne/Australia) ha scoperto che le persone che vivono in aree più ricche hanno ricordi migliori e un rischio minore di sviluppo della demenza, evidenziando la necessità di strutture migliori nelle aree...

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Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

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Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

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Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

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Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

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