I ricercatori della Tokyo Medical and Dental University hanno chiarito il ruolo del recettore cellulare PQBP1 nell'infiammazione cerebrale indotta dalla proteina TAU nella neurodegenerazione.Due percorsi attivano in modo indipendente le microglia. La...
Per la prima volta, degli scienziati hanno identificato una popolazione rara di cellule senescenti potenzialmente tossiche nel cervello umano che possono diventare bersaglio per un nuovo trattamento del morbo di Alzheimer (MA).Lo studio, pubblicato su...
Anche il tipo di attività lavorativa influisce nell’andamento del declino cognitivo. È quanto rilevato da un nuovo studio che coinvolge SISSA e Università di Padova e che ha preso in esame un ampio campione di popolazione italianaNon sempre il lavoro...
Team di ricercatori italiani mette a punto metodologia per scoprire chi svilupperà la malattiaPiù di seicentomila italiani sono affetti dal morbo di Alzheimer (MA). Questo numero supera i trenta milioni nel mondo. Complice l’allungamento della vita media...
Nuove ricerche dell'Università di Chicago puntano alle microglia, le cellule immunitarie nel cervello, come mediatrici cruciali nella relazione tra il microbioma intestinale e i depositi di amiloide-beta (Aβ) in topi maschi modello di morbo di Alzheimer (MA)...
Nuove ricerche innovative eseguite all'Università di Ottawa in Canada potrebbero servire come guida per le sperimentazioni future di farmaci finalizzate a invertire i deficit di memoria e a lenire l'insorgenza del morbo di Alzheimer (MA), una malattia...
Il morbo di Alzheimer (MA) coinvolge la deposizione di una proteina chiamata amiloide-β (Aβ) nel cervello. Questa proteina può accumularsi sia nei tessuti funzionali (il 'parenchima') del cervello, sia nei vasi sanguigni. Ciò può portare al MA, causando...
Una notte di buon sonno ha un ruolo essenziale nel regolare la salute del cervello, rimuovendo il materiale di scarto e le tossine che si accumulano. Anche se molte cose possono disturbare il sonno, una delle cause più comuni è russare o altri problemi...
Un farmaco per l'ictus umano, già in una corsia veloce di approvazione della FDA e che presto entrerà in esperimenti clinici di fase 3, mostra segnali intriganti che potrebbe anche essere una difesa sicura e potente contro il morbo di Alzheimer (MA) e altre...
Ricercatori del Center for Brain Science (CBS) del Riken in Giappone hanno scoperto che la proteina α-endosulfina (ENSA) è coinvolta nello sviluppo dell'Alzheimer. Gli studi nei topi hanno dimostrato che eliminare questa proteina interamente o usare farmaci...
Una mutazione genetica legata al morbo di Alzheimer (MA) altera un percorso di segnalazione in alcune cellule immunitarie di individui con la malattia, secondo un nuovo studio eseguito da scienziati della Weill Cornell. Il team ha anche scoperto che bloccare...
Modello di tau, la proteina centrale nella progressione dell'Alzheimer.Le teorie prevalenti postulano che le placche nel cervello causano il morbo di Alzheimer (MA). Una nuova ricerca eseguita alla Università della California di Riverside invece punta...
Il dott. Joshua Chu-Tan (sinistra) e il professore associato Riccardo Natoli del Clear Vision Research lab all'Australian National University. Foto: Tracey Nearmy/ANURicercatori dell'Università Nazionale Australiana (ANU) hanno identificato segnali...
Struttura della proteina LAT2/CD98HC, risolta dalla microscopia crio-elettronica in blu, la regione che lega gli amminoacidi trasportati dentro e fuori dalle cellule. L'ingrandimento è il centro di legatura dell'amminoacido in questa regione.I ricercatori...
Avere una frequenza cardiaca elevata a riposo in vecchiaia può essere un fattore di rischio indipendente per la demenza, secondo uno studio eseguito al Karolinska Institutet e pubblicato in Alzheimer's & Dementia.Poiché la frequenza cardiaca a...
Lo studio di minuscoli modelli 'viventi' del cervello umano ha aiutato dei ricercatori a comprendere il suo invecchiamento e a trovare una chiave per potenziali trattamenti per il morbo di Alzheimer (MA) e per altre malattie neurodegenerative.Immagine...
Ricercatori dell'Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato un modo non invasivo per rimuovere i circuiti cerebrali difettosi, che potrebbe consentire ai medici di trattare le malattie neurologiche debilitanti senza la necessità di chirurgia...
Un team di ricerca europeo, guidato dall'Università di Ginevra e dalla clinica universitaria di Ginevra, propone un nuovo quadro per analizzare l'Alzheimer e suggeriscono un trattamento precoce e differenziato per le persone a rischio.Secondo il modello...
Uno studio, guidato da scienziati dell'Università di Jiangnan in Cina, in collaborazione con ricercatori della Queen Mary University di Londra e dell'Università di Oulu in Finlandia, ha dimostrato che una specie di batteri intestinali, chiamata...
Una tecnica basata sull'intelligenza artificiale svela componenti cellulari precedentemente sconosciuti che possono fornire nuovi indizi sullo sviluppo umano e le malattie.A sinistra, il diagramma classico di una cellula implica che tutte le parti sono...