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Dan Gibbs: Formaggio? Si, grazie

pieces cheese Image by Racool studio on Freepik.com

Tra le modifiche dello stile di vita che possono ridurre il rischio di morbo di Alzheimer e rallentare la sua progressione c'è l'adesione a una dieta in stile mediterraneo.


La dieta MIND (Mediterranean-DASH Intervention for Neurodegenerative Delay) è un amalgama tra la dieta mediterranea standard e la dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) con l'aggiunta di una percentuale maggiore di noci e bacche contenenti flavanoli.

Chi è Daniel Gibbs:

"Sono un neurologo in pensione con la malattia di Alzheimer in fase iniziale. Mi sono preso cura di molti pazienti con Alzheimer e altre demenze nei 25 anni di pratica di neurologia generale a Portland, in Oregon. Ho scritto delle mie esperienze con Alzheimer da due prospettive, paziente e medico, nel libro A Tattoo On My Brain: A Neurologist’s Personal Battle against Alzheimer’s Disease (un tatuaggio sul mio cervello: la battaglia personale di un neurologo contro l'Alzheimer), edito da Cambridge University Press".


La dieta MIND ha dimostrato di ridurre fino al 53% il rischio di MA. È piuttosto impressionante. È la dieta che seguo rigorosamente, con un'eccezione: il formaggio. La dieta MIND limita il consumo di formaggio a una porzione alla settimana. Amo il formaggio. Ne prendo una fetta quasi a ogni pranzo, ma mi sento in colpa.


Di recente ho trovato uno studio pubblicato l'anno scorso nel Journal of Alzheimer’s Disease che ha riferito gli effetti dell'alimentazione sull'intelligenza fluida (FI), una misura cognitiva che coinvolge la risoluzione astratta dei problemi senza conoscenza preliminare, per un periodo di dieci anni, su 1.787 persone di mezza-tarda età della UK Biobank.


Dei 49 tipi di alimenti auto-segnalati in questa coorte, il consumo giornaliero di formaggio ha previsto meglio un calo più lento del punteggio FI. In altre parole, in questo studio, il consumo di formaggio in realtà sembrava rallentare la progressione del declino cognitivo.


Questo è solo uno studio e non era specifico per l'Alzheimer, ma mi fa sentire meno in colpa per la mia fetta quotidiana di formaggio.

 

 

 


Fonte: Daniel Gibbs in A Tattoo On My Brain (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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