Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Predisposizione genetica alla malattia comune in due ultracentenari

Sia i fenomeni genetici insoliti che quelli comuni contribuiscono alla longevità umana estrema, secondo un nuovo studio condotto dalla BMC e dalla Schools of Public Health and Medicine della Boston University.

Lo studio, pubblicato il 3 gennaio in Frontiers in Genetics, riporta una analisi esaustiva delle sequenze dell'intero genoma di un uomo e una donna, entrambi vissuti oltre l'età di 114 anni.


I super-centenari (di età oltre 110 anni) sono molto rari, ne esiste uno ogni 5 milioni di persone nei paesi sviluppati, e c'è una crescente evidenza che sostiene una forte influenza genetica nella sopravvivenza a tali età. Lo studio mostra che mentre i due supercentenari erano protatori dello stesso numero di geni associati alle malattie della popolazione in generale, la loro longevità suggerisce che altri meccanismi di protezione sono intervenuti.


L'uomo aveva 37 mutazioni genetiche associate a un maggiore rischio di cancro al colon, indicando che non era in alcun modo immune a quella malattia legata all'età. "In effetti, presentava un tumore del colon precedente nella vita che non era metastatizzato ed è stato curato con la chirurgia. Era in forma cognitiva e fisica fenomenale in prossimità del momento della sua morte", afferma Thomas Perls, MD, MPH, direttore del New England Centenarian Study e autore senior dell'articolo. Anche la donna super-centenaria aveva numerose varianti genetiche associate con malattie legate all'età, comprese quelle relative ai maggiori rischi per Alzheimer, cancro e malattie cardiache. Aveva insufficienza cardiaca congestizia e decadimento cognitivo lieve, ma queste malattie non erano diventate evidenti fino a dopo l'età di 108 anni.


"La presenza di queste varianti associate alle malattie è coerente con i risultati della nostra e altre ricerche sui centenari portatori di malattie altrettanti geni associati alle malattie della popolazione in generale"
, dice Perls.

"La differenza può essere che i centenari hano probabilmente delle varianti associate alla longevità che annullano i geni della malattia. Tale effetto può estendersi al punto che le malattie non si verificano, o, se lo fanno, sono molto meno patogeni o notevolmente ritardate verso la fine della vita, in questi individui che vivono praticamente al limite della vita umana". "Lo studio di questi due super-centenari è solo all'inizio, e deve essere eseguito uno studio genetico di molti più soggetti di questo tipo", aggiunge Perls.


I dati dello studio saranno disponibili per i ricercatori di tutto il mondo nell'archivio dati dei National Institutes of Health (NIH).

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

 


Fonte: Materiale della University Medical Center di Boston.

Riferimento: Paola Sebastiani, Alberto Riva, Monty Montano, Phillip Pham, Ali Torkamani, Eugene Scherba, Gary Benson, Jacqueline N. Milton, Clinton T. Baldwin, Stacy Andersen, Nicholas J. Schork, Martin H. Steinberg, Thomas T. Perls. Whole Genome Sequences of a Male and Female Supercentenarian, Ages Greater than 114 Years. Frontiers in Genetics, 2012; 2 DOI: 10.3389/fgene.2011.00090.

Pubblicato in ScienceDaily il 12 Gennaio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)