Mangiare molte verdure a foglia verde, verdure arancioni e rosse, bacche e succo d'arancia può aiutare gli uomini a evitare il declino cognitivo, secondo uno studio eseguito alla Harvard T.H. Chan School of Public Health.
I ricercatori hanno analizzato 20 anni di dati di circa 28.000 professionisti sanitari maschi. Gli uomini hanno compilato questionari ogni 4 anni sul loro consumo di frutta, verdura e altri alimenti e hanno anche riferito sulle loro capacità di pensiero e memoria almeno 4 anni prima della fine dello studio, quando avevano un'età media di 73 anni.
Lo studio ha rilevato che quelli che hanno consumato più verdura (6 porzioni al giorno) avevano il 34% in meno di probabilità di sviluppare una capacità scadente di pensiero rispetto agli uomini che ne consumavano la quantità più bassa (2 porzioni).
Inoltre, gli uomini che bevevano succo d'arancia ogni giorno avevano il 47% in meno di probabilità di sviluppare capacità di pensiero scadenti rispetto a quelli che bevevano meno di una porzione al mese.
"Questo studio rafforza la ricerca esistente, secondo la quale un maggiore apporto di frutta e verdura a lungo termine può avere un ruolo importante nel mantenimento della funzione cognitiva", ha detto il primo autore Changzheng Yuan, ricercatore post-dottorato della Harvard University.
Fonte: Harvard T.H. Chan School of Public Health (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Changzheng Yuan, Elinor Fondell, Ambika Bhushan, Alberto Ascherio, Olivia I. Okereke, Francine Grodstein, Walter C. Willett. Long-term intake of vegetables and fruits and subjective cognitive function in US men. Neurology, 21 Nov 2018, DOI: 10.1212/WNL.0000000000006684
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.