Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dan Gibbs: Joy Milne, la donna che può sentire il Parkinson dall'odore

pet therapy dogs Cani per pet therapy all'UCLA.

Joy Milne è un'infermiera in pensione di 72 anni di Perth, in Scozia, che da sempre ha un senso dell'olfatto straordinariamente sensibile, chiamato iperosmia. In un certo senso è una maledizione. Non può tollerare di stare con le persone che hanno un profumo e deve evitare le corsie nel supermercato dove sono esposte sostanze chimiche.


Molti anni fa, quando il marito medico aveva 33 anni, notò che aveva sviluppato uno strano odore muschiato. All'inizio, pensò che avesse solo bisogno di fare una doccia, ma l'odore persisteva. Sei anni dopo, a suo marito è stato diagnosticato il Parkinson. Nell'incontrare altre persone con il Parkinson, scoprì che tutte avevano un odore muschiato.


Nel 2012 ha incontrato il professor Tilo Kunath, un neuroscienziato che studiava il Parkinson all'Università di Edimburgo e gli ha parlato della sua capacità di identificare le persone con il Parkinson dall'odore che emettono. Lui era scettico e hanno concordato un test ceco. Le ha dato dodici magliette, sei indossate da persone con Parkinson e sei da persone normali. Ha identificato correttamente le sei persone con Parkinson, ma ha anche percepito quell'odore specifico in uno dei controlli normali. Si è saputo che il "controllo normale" ha avuto la diagnosi di Parkinson un anno dopo.


Il Prof. Kunath è rimasto impressionato e ha iniziato uno studio collaborativo con la prof.ssa Perdita Barran, chimica dell'Università di Manchester, per cercare le molecole che producono l'odore che Joy Milne può rilevare. Usando la spettrometria di massa, hanno scoperto molecole di grasso specifiche nel sebo, una secrezione oleosa della pelle, che erano presenti solo nelle persone con Parkinson. Ora hanno sviluppato un test spettrometria di massa/tampone da pelle che sembra avere una precisione del 90% nell'identificare le persone con il Parkinson e è in corso un lavoro per vedere se il test può essere usato per identificare quelli come il marito di Joy Milne che hanno il Parkinson pre-sintomatico.


Come tutti sappiamo, i cani hanno una capacità straordinariamente potente di fiutare. È stato stimato che la capacità canina per il rilevamento degli odori è da 10.000 a 100.000 volte maggiore di quella degli umani. Ciò sembra essere dovuto alla combinazione tra un numero maggiore di sensori olfattivi nelle cavità nasali e un flusso molto più efficiente di aria annusata attraverso il naso, che consente una valutazione prolungata dell'odore. I cani hanno anche una profonda capacità di tracciare la fonte di un odore, che li rende partner importanti in molte operazioni militari, delle forze dell'ordine e nelle operazioni di ricerca e salvataggio. Alcuni cani sono stati addestrati a rilevare l'odore di alcuni tumori, nonché del diabete, della malaria e del Covid-19.


Come i cani, il naso di Joy Milne può rilevare malattie diverse dal Parkinson. Secondo un articolo su SPIEGEL International, le persone con tubercolosi lei le percepisce come cartone umido. Il diabete odora di smalto. Il cancro ha un odore di funghi. E l'Alzheimer ha l'odore di pane di segale. Sta collaborando con ricercatori di tutto il mondo per vedere se il suo naso speciale può portare a identificare biomarcatori chimici di queste altre malattie, forse migliorando la nostra capacità di fare diagnosi precoci, anche pre-sintomatiche.


La fonte primaria di questo post è: Diana Kwon. A supersmeller can detect the scent of Parkinson’s, leading to an experimental test for the illnessScientific American, 2022, DOI

 

 

 


Fonte: Daniel Gibbs in A Tattoo On My Brain (> English)

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)