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Il progetto nasce, in collaborazione con la Scuola Media di Riese Pio X°, allo scopo di far conoscere agli alunni delle classi prime, il tema della demenza al fine di sensibilizzarli verso l’assunzione di un atteggiamento emotivo e comportamentale adeguato con le persone malate.

Il lavoro ha infatti molteplici obiettivi:

  • educare e sensibilizzare i giovani al volontariato;
  • far conoscere ai ragazzi il mondo delle demenze, focalizzandosi sui comportamenti più adeguati da assumere relazionandosi con una persona con demenza;
  • sottolineare l’importanza della riserva cognitiva e di un corretto stile di vita come prevenzione alla demenza.

Persone coinvolte:

  • Presidente Associazione Alzheimer di Riese Pio X (Marisa Basso Gatto);
  • Presidente Associazione «Sostegno Umanitario» di Riese Pio X;
  • Bruno Cecchetto (volontario «Sostegno Umanitario»);
  • Dott.ssa Elisa Civiero – psicologo

 

Incontro con la classe

  • Presentazione dell’Associazione Alzheimer di Riese Pio X da parte della presidente che spiega ai ragazzi il motivo per cui è nata l’Associazione e quali sono gli obiettivi e la mission dell’Associazione stessa.
  • Presentazione del Progetto Sollievo da parte della presidente dell’Associazione Sostegno Umanitario, mettendo in evidenza il ruolo del volontario e le attività svolte durante una giornata tipo presso il Centro Sollievo.
  • Presentazione degli obiettivi dell’incontro da parte dello psicologo.
  • Scenetta:
    • Bruno entrerà in scena e impersonerà un malato di Alzheimer, cercando di mettere in evidenza quelli che sono i deficit cognitivi, comportamentali e relazionali che contraddistinguono una persona con demenza;
    • Marisa, invece, farà la parte della signora che si relaziona con un malato di Alzheimer, mostrando praticamente i comportamenti più adeguati da assumere relazionandosi con una persona malata di demenza.
  • Introduzione al tema delle demenze da parte della dott.ssa Elisa Civiero grazie all’utilizzo di immagini, vignette e slide per far capire ai ragazzi quello che succede nel cervello di una persona con demenza e quali sono i deficit cognitivi, comportamentali e relazionali che contraddistinguono una persona affetta da Alzheimer.
  • Confronto e discussione aperta con i ragazzi per verificare quanto hanno compreso circa il tema della demenza e per rispondere ad eventuali domande o dubbi inerenti l’argomento trattato.
  • Eventuale compito da far fare ai ragazzi (pensare ad una scenetta, scrivere cos’hanno imparato da questa esperienza, …).

 

Durata degli incontri: 1 ora e 30 minuti per classe

 


 

Relazione sulla sessione 2014 del Progetto “Donare per Crescere”


L’incontro con le Classi prime della Scuola Media Riese Pio X ha prodotto, oltre che un innumerevole numero di domande durante gli incontri, alcuni interessanti pensieri che i ragazzi hanno espresso in merito alle demenze e al lavoro dei volontari.  Di seguito alcune delle considerazioni scritte a fine incontro dai ragazzi stessi.

 

Le Nostre Impressioni:

  • “Bisogna aiutare le persone malate e non prenderle in giro. Le demenze causano diversi tipi di problemi: ad esempio le allucinazioni o la difficoltà a vedere il bianco.

  • Secondo noi la vostra è una bellissima Associazione perché se qualcuno ha bisogno ci siete voi ad aiutare le persone!!!”

  • “Abbiamo imparato che chi soffre di Alzheimer ha difficoltà di memoria e apprendimento, disorientamento temporale e spaziale, aprassia, deliri, allucinazioni, vagabondaggio e prosopagnosia. Per sostenere queste persone bisogna dargli affetto, portarli all’aria aperta, farli contare, pregare e soprattutto stargli vicino perché durante la demenza il cervello cambia”.

  • “La cosa che mi è rimasta impressa è la scenetta. Da questa giornata ho imparato che possiamo fare del bene agli altri anche se sono diversi da noi. Ho imparato che possiamo scegliere nella nostra vita. E’ stata un’esperienza che ci h fatto capire come la malattia di Alzhiemer può cambiare la vita del malato e la nostra”.

  • “La vita è importante: non sprecarla con alcol, droga e fumo. Godila fin che puoi; aiuta il prossimo e non vergognarti mai di chi ha difficoltà ma rendi questa esperienza un tesoro”.

  • “Cari volontari, grazie per averci fatto capire l’importanza delle persone con demenza. Vogliamo augurare che nessuno di voi si debba preoccupare per questa malattia, ma anche se fosse non preoccupatevi perché troverete sempre qualcuno come voi che vi aiuterà”.

  • “Grazie ai volontari le persone malate di Alzheimer possono passare dei momenti in compagnia di altre persone giocando a carte, a pallone, pregando … “.

  • “Per prima cosa i malati di Alzheimer non vanno mai presi in giro; per aiutarli ci sono dei volontari. Essere volontario significa: donare gratuitamente il proprio tempo a chi ne ha più bisogno. Questo incontro ci ha fatto capire che gli anziani a cui vengono queste demenze non ne hanno nessuna colpa, però quando si fa uso di alcol e droga si può andare in cerca di questi problemi. E’ stato molto utile questo incontro, così quando incontriamo una persona con questa malattia sappiamo come comportarci”.

  • “Dobbiamo aiutare chi ne ha bisogno senza essere pagati perché essere volontario è una cosa fantastica e aiutare il prossimo fa sentire bene e rende felici i bisognosi. Spero che per i poveri malati di Alzheimer possano trovare una cura per farli guarire presto e che ritorni loro il sorriso”.

  • “Ci è piaciuto stare con voi queste due ore perché abbiamo imparato come aiutare e come comportarci di fronte ad un malato di Alzheimer. Ci è piaciuto vedere la scenetta per comprendere le conseguenze che può avere la malattia e che non bisogna vergognarsi di un malato ma al contrario bisogna aiutarlo e volergli bene. Vi ringraziamo delle cose che ci avete insegnato; con una carezza si può fare molto per le persone malate”.

  • “Secondo me il progetto Donare per Crescere è una cosa molto utile e interessante! Mi sono divertita e ho imparato cose nuove su questa malattia”.

  • “E’ stata una bella esperienza! Questa Associazione è fantastica perché aiuta molte persone e le loro famiglie donando molto del loro tempo. I volontari ci hanno insegnato tante cose per cercare di aiutare al meglio i nostri parenti o amici. Quest’ora e mezza per noi è stata molto interessante e i volontari sono molto simpatici, amichevoli e gentili. Speriamo che riescano a trovare una cura per questa malattia e in qualche modo anche noi vi aiuteremo!”

  • “A noi è piaciuta molto la spiegazione di quando il cervello subisce dei danni e si consuma e piano piano finisci per dimenticarti le cose ma le emozioni non spariscono mai! Se fai un sorriso, un gesto d’affetto alle persone con demenze, loro sono felici e si sentono sicuri che tu non gli farai mai del male. Non bisogna trattarli male e non bisogna ridere di loro. A noi è interessato tutto e hanno spiegato molto bene”.

 

 

 

 

 


Fonte: Dott.ssa Elisa Civiero, coordinatrice del progetto per conto dell'Associazione Alzheimer onlus

 


 

 

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