Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'EMA non autorizza l'uso dell'Aduhelm (aducanumab) in Europa

logo emea ema

L'EMA, l'agenzia europea dei medicinali, ha raccomandato di rifiutare l'autorizzazione all'immissione in commercio per Aduhelm, un farmaco destinato al trattamento del morbo di Alzheimer (MA).


L'Agenzia ha emesso questo parere il 16 dicembre 2021. La società che ha chiesto l'autorizzazione, Biogen Netherlands B.V., può chiedere il riesame entro 15 giorni dalla ricezione del parere.

 

Cos'è l'Aduhelm e per cosa era previsto?

L'Aduhelm è stato sviluppato come farmaco per il trattamento degli adulti con MA. Era destinato a trattare le prime fasi della malattia chiamate lieve deterioramento cognitivo (MCI) e demenza lieve. L'Aduhelm contiene il principio attivo aducanumab e doveva essere disponibile come concentrato per soluzione da infusione in vena (flebo).

 

Come funziona l'Aduhelm?

Il principio attivo dell'Aduhelm, l'aducanumab, è un anticorpo monoclonale (un tipo di proteina) che si attacca alla sostanza chiamata amiloide-beta che forma placche nel cervello delle persone con MA. Attaccandosi all'amiloide-beta, il medicinale dovrebbe aiutare a eliminare le placche e a ritardare il peggioramento della malattia.

 

Cosa ha presentato la società per supportare la richiesta?

La società ha presentato risultati di due studi principali su oltre 3.000 pazienti con MA iniziale, confrontando gli effetti di una dose bassa e una alta di Aduhelm con gli effetti del placebo (un trattamento fittizio). Gli studi hanno esaminato il modo in cui sono cambiati i sintomi dei pazienti dopo 78 settimane di trattamento usando un sistema di punteggio standard noto come CDR-SB.

 

Quali sono stati i motivi principali del rifiuto dell'autorizzazione all'immissione in commercio?

L'Agenzia Europea dei Medicinali ha osservato che, sebbene l'Aduhelm riduca l'amiloide-beta nel cervello, non è stato stabilito il legame tra questo effetto e il miglioramento clinico. I risultati degli studi principali erano in conflitto e non hanno mostrato nel complesso che l'Aduhelm fosse efficace nel trattamento degli adulti con MA di stadio iniziale.


Inoltre, gli studi non hanno dimostrato che la medicina è sufficientemente sicura, poiché le immagini delle scansioni cerebrali di alcuni pazienti hanno evidenziato anomalie che suggeriscono gonfiore o sanguinamento, che potrebbero potenzialmente causare danni. Inoltre, non è chiaro se le anomalie possono essere monitorate e gestite correttamente nella pratica clinica.


Pertanto, il parere dell'Agenzia è che i benefici dell'Aduhelm non superano i suoi rischi e raccomanda a rifiutare l'autorizzazione all'immissione in commercio.

 

Questo rifiuto influisce sui pazienti che partecipano a studi clinici?

La società ha informato l'Agenzia che non ci sono conseguenze per i pazienti negli studi clinici con Aduhelm. Se ti trovi in ​​uno studio clinico e hai bisogno di maggiori informazioni sul trattamento, parla con il tuo medico.

 

 

 


Fonte: EMA - European Medicines Agency (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)