Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'aromaterapia può dare benefici al paziente di Alzheimer?

Essenzialmente, l'aromaterapia è l'uso di oli vegetali aromatici, compresi gli oli essenziali, per migliorare il benessere psicologico e/o fisico.


Il termine può essere fuorviante perché non è usato necessariamente l'aroma, ma si tratta piuttosto dell'effetto che hanno gli oli sul corpo, come il massaggio con oli e lozioni per il corpo.


L'invecchiamento e l'Alzheimer, o un'altra demenza, possono diminuire il senso dell'olfatto. Tuttavia, poiché è l'effetto farmacologico diretto degli oli ad essere responsabile degli effetti curativi, una diminuzione del senso dell'olfatto non influenza il loro uso.


La Prof.ssa Elaine Perry dell'Istituto di Invecchiamento e Salute di Newcastle ha condotto studi sull'uso dell'aromaterapia e ha scoperto che tutti i trattamenti dell'aromaterapia per i disturbi psichiatrici e per l'Alzheimer e le demenze correlate, portano benefici significativi, compresa la riduzione di agitazione, insonnia, vagabondaggio e del comportamento asociale.


Alcune delle scoperte della Perry sono:

  • Il balsamo all'olio di limone e l'aroma di lavanda aumentano le capacità funzionali e la comunicazione e riducono i comportamenti difficili.

  • L'aroma di lavanda, assorbito con massaggio via lozione sulla pelle riduce significativamente la frequenza o l'eccesso di comportamenti motori.

  • La lozione di balsamo di limone ha dimostrato di ridurre il ritiro sociale e di aumentare le attività costruttive.

  • Lavanda, maggiorana, patchouli e vetiver, applicate come crema o lozione, aumentano la vigilanza e i punteggi sul Mini Mental State Examination.

  • ElequilAromaTabs.jpgGli oli essenziali di solito sono inalati e assorbiti nel rivestimento dei polmoni, ma possono anche essere applicati direttamente e assorbiti attraverso la pelle. Solo gli oli diluiti devono essere applicati alla pelle.

  • E, dal momento che l'aromaterapia riguarda potenzialmente tutti i sistemi del corpo, è importante essere consapevoli di quali oli essenziali hanno o non hanno controindicazioni o interazioni con i farmaci.


La Beekley Medical ha di recente sviluppato delle tavolette aromatiche (foto a destra) da usare in ambienti di cura clinica e a lungo termine, e la società ha visto risultati positivi nel loro utilizzo con pazienti di Alzheimer o con altra demenza. Queste tavolette autoadesive sono oli essenziali puri al 100 per cento e sono messe sui vestiti sulla parte alta del torace dell'individuo; l'efficacia dura fino a otto ore.

E' stato riferito che le tavolette alla lavanda e lavanda/legno di sandalo promuovono il relax, il comfort e il sonno, e quella all'arancio / menta solleva, energizza e può lenire la nausea.


Sono necessarie ulteriori ricerche per valutare appieno il valore dell'aromaterapia negli individui con Alzheimer o demenza.

 

 

 


Fonte: The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.