Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Featured

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto ferito

Riprogrammare "cellule di supporto" in neuroni per riparare il cervello adulto feritoLa porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ha la possibilità di sostituire i neuroni che muoiono a causa dell'Alzheimer, di un ictus o di altre malattie devastanti.


Uno studio pubblicato su Stem Cell Reports il 20 novembre dimostra che la proteina Sox2, da sola o in combinazione con un'altra (Ascl1), può indurre le cellule non-neuronali NG2 glia, a trasformarsi in neuroni della corteccia cerebrale lesa di topi adulti.


I risultati ci rivelano che le NG2 glia rappresentano un bersaglio promettente per le strategie di sostituzione delle cellule neuronali, nel trattamento delle lesioni cerebrali traumatiche.


"Il nostro studio è il primo che dimostra in modo inequivocabile la conversione di uno specifico sottotipo di glia, la cosiddetta NG2 glia, in neuroni indotti negli animali viventi", dice l'autore senior dello studio Benedikt Berninger della Johannes Gutenberg University di Magonza. "I risultati aprono la strada a studi futuri volti a sfruttare il potenziale di queste cellule per la riparazione del cervello".


La corteccia cerebrale ha un ruolo chiave nella memoria, nell'attenzione, nella percezione, nel linguaggio e nella coscienza. A differenza di altre regioni del cervello adulto, la corteccia cerebrale non è in grado di generare nuovi neuroni dopo una lesione traumatica.


Berninger e altri avevano già dimostrato che Sox2, Ascl1, e altri fattori di trascrizione (proteine ​​che si legano a specifiche sequenze di DNA per controllare l'attività dei geni) possono indurre le "cellule di supporto" non-neuronali chiamate glia a trasformarsi in neuroni. E' difficile, però, convertire le glia in neuroni a seguito di lesioni cerebrali come l'ictus nella corteccia cerebrale adulta di animali viventi.


Per testare le possibili strategie di riparazione del cervello, Berninger e Magdalena Götz, della Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera, hanno inviato dei fattori di trascrizione nella corteccia cerebrale di topi adulti tre giorni dopo la lesione traumatica. Hanno scoperto con sorpresa che, da sola o in combinazione con Ascl1, la Sox2 è sufficiente a scatenare l'insorgenza di neuroni, contrariamente a quanto si credeva comunemente, vale a dire che la Sox2 impedisce alle cellule staminali di trasformarsi in cellule più mature, come i neuroni.


In particolare, la maggior parte delle cellule che si sono convertite in neuroni erano NG2 glia. Queste cellule gliali hanno avuto un'attenzione relativamente scarsa in passato, anche se rappresentano una fonte cellulare promettente per le strategie di riparazione del cervello, a causa della loro abbondanza e della capacità di proliferare per tutta la vita.


Prese nell'insieme, queste scoperte supportano l'idea che la riprogrammazione cellulare può diventare un modo di sostituire i neuroni degenerati nel cervello adulto. "Il nostro studio pone le basi per ulteriori ricerche per identificare quali stimoli supplementari potrebbero indurre questi neuroni a maturare pienamente e ad integrarsi in circuiti funzionali, consentendo potenzialmente in tal modo a questo approccio essere utilizzato nella clinica", dice Berninger.

 

 

 

 

 


Fonte: Cell Press via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Heinrich et al. Sox2-mediated conversion of NG2 glia into induced neurons in the injured adult cerebral cortex. Stem Cell Reports, November 2014, DOI: http://dx.doi.org/10.1016/j.stemcr.2014.10.007

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.