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Studio: in Giappone il 61% degli anziani con demenza continua a guidare

Il 61 per cento degli uomini over-65, sospettato di avere una demenza, continua a guidare, secondo i risultati di uno studio recente del Centro Nazionale per la Geriatria e Gerontologia in Giappone.


Se queste persone continuano a guidare senza consultare i medici sulla loro perdita di memoria e altri problemi cognitivi, ci potrebbero essere gravi incidenti, hanno messo in guardia i ricercatori.


"Non possiamo dire con certezza se tutte queste persone hanno la demenza, ma le persone che conoscono i malati di demenza dovrebbero spingerle a vedere subito un medico", ha detto Hiroyuki Shimada, direttore della divisione di ricerca in gerontologia preventiva.


Il centro, che ha sede nella Prefettura di Aichi, ha condotto test della memoria a 10.000 uomini e donne over-65 nelle città di Nagoya e Obu nella parte occidentale della Prefettura di Aichi tra il 2011 e il 2013.


Sulla base dei risultati del test, i ricercatori li hanno divisi in tre gruppi:

  1. le persone con segni di demenza;
  2. quelle con segni di demenza lieve che non avevano ancora problemi nella vita quotidiana;
  3. quelli sospettati di avere demenza.


In termini di genere, dei 162 uomini che sono stati classificati come possibili malati di demenza, 99 guidavano automobili. Venti delle 130 donne che erano nella stessa categoria (15 per cento) erano conducenti di auto.


Tra le persone sospettate di avere un lieve decadimento cognitivo, l'86 per cento degli uomini (2.078 persone) e il 37 per cento delle donne (854), hanno dichiarato che guidavano auto, secondo lo studio.

 

 

 


Fonte: The Japan Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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