Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come influenza il cervello la preghiera?

La visita papale è un tempo di rituali, preghiera e meditazione.


Le ricerche hanno dimostrato che tali attività - anche al di fuori di un contesto religioso - cambiano in meglio il nostro cervello.


Andrew B. Newberg, neuroscienziato e direttore della ricerca al Myrna Brind Center of Integrative Medicine degli Ospedali della Jefferson University, è specializzato nello studio neurologico di esperienze religiose e spirituali, un settore emergente noto come neuroteologia.


Ha fatto centinaia di scansioni cerebrali di suore in preghiera, di buddisti durante la meditazione, di persone coinvolte in rituali, mentre parlavano e durante gli stati di trance.


Nel descrivere il suo lavoro, di recente ha detto:

"Sto cercando in fondo di capire cosa succede nel cervello delle persone quando si impegnano in meditazione o in preghiera, pensano a Dio, praticano diversi riti e rituali di gruppo, quando vanno a Messa, in chiesa, alla sinagoga, qualunque cosa.

"Che cosa succede dentro di noi? Perché ha un impatto così forte su di noi?

"Le idee sulla spiritualità e sulla religione continuano ad essere in prima linea per tanta parte dell'umanità. Il papa arriva, e si presentano milioni di persone. Che cosa è che ha questo potere? Come neuroscienziato, sento che deve avere qualcosa a che fare con il nostro cervello".


Tra i suoi libri c'è anche How God Changes Your Brain, Why We Believe What We Believe [Come Dio cambia il tuo cervello, perché crediamo in ciò in cui crediamo] e Why God Won't Go Away [Perché Dio non andrà via].

 

Che cosa si può imparare dalla scansione di un cervello in preghiera?

Diverse aree del cervello prendono parte a questo processo. Non sembra, in base alla mia prospettiva di ricerca, che ci sia un particolare "punto Dio" nel cervello. Non c'è una singola parte del cervello che si accende ogni volta che qualcuno diventa spirituale. Se c'è una parte spirituale di noi stessi, è l'intero cervello.


Un esito di tutta questa ricerca è capire il rapporto tra la nostra parte religiosa e spirituale e la nostra salute generale e benessere.


Ad esempio, le persone si rivolgono alla religione per far fronte alle malattie fisiche e mentali difficili. Le persone spesso meditano o pregano per mantenersi calmi durante le procedure mediche. Sappiamo per certo che meditazione e preghiera aiutano a ridurre la depressione, l'ansia, e la pressione sanguigna.


In sostanza alterano la fisiologia della persona e, nella maggior parte dei casi, in modo positivo. Questo avviene certamente nel momento. Ma le persone hanno anche scoperto che molti di questi effetti sono persistenti.


Abbiamo scoperto che se si medita per 12 minuti al giorno, ci sono miglioramenti nella memoria dal 10 al 15 per cento, e ci sono cambiamenti nel cervello, non solo mentre si medita, ma anche quando si è semplicemente a riposo.

 

In questi studi, ti riferisci specificamente alla religione?

La fede reale non è sempre necessaria: gli atei che meditano su immagini positive possono ottenere benefici neurologici simili. Tutti noi abbiamo un cervello che è alla ricerca di questo mondo e che prova a dargli un senso.


Alcuni di noi arrivano a una conclusione religiosa o spirituale. Alcuni a una conclusione scientifica. A mio parere, si deve fare qualcosa in linea con il nostro sistema di credenze. Non è il caso di dire a un ateo di recitare un rosario, perchè non avrebbe senso.

 

C'è un rovescio della medaglia in tutto questo?

Parte di ciò che spero ci aiuterà a capire tutto questo campo di ricerca è il modo in cui le credenze religiose e spirituali si trasformano in bene, e le modalità in cui diventano male. Per me, la domanda relativa al cervello è: qual è la differenza nel cervello tra chi si rivolge alla religione e diventa immensamente appassionato e aperto e amorevole, e chi finisce per odiare le persone di altre fedi religiose e vuole fare in ultima analisi del male a loro?


Parte di ciò ha a che fare con le dottrine stesse. Perché questo Papa sta ricevendo così tanto supporto positivo? Per quanto ne capisco, sta cercando di costruire ponti. Sta cercando di predicare compassione e comprensione. Questo è diverso dalla situazione in cui si è seduti in una chiesa o una sinagoga o moschea e qualcuno dice: "Queste altre persone sono il male. Dobbiamo difenderci. Dobbiamo uccidere le persone".

 

Che dire dei riti di gruppo, come i servizi durante il fine settimana del papa?

Dalla mia ricerca, uno dei principali effetti di tutti questi rituali è che uniscono le persone, e le rendono connesse, collegate tra loro, collegate ad un'idea, collegate a Dio.


Quando si vedono queste persone che vengono al Benjamin Franklin Parkway, mentre ascoltano quello che succede, ci sono molti tipi diversi di stimoli ai quali il loro cervello sta per dare risposta: la cadenza della musica, la visione di una persona che ha un significato per loro, il simbolo della croce. In definitiva, c'è una sensazione di connessione, di comunità, e di amore e compassione per l'altro.


Li paragono ai rituali di una partita di calcio, che sono fondamentalmente identici ai rituali religiosi. Si canta in coro. Invece dell'incenso, c'è l'odore di hot dog e birra. La gente conosce il momento del gioco per le diverse canzoni, i diversi applausi. Quando c'è un goal, si canta "Fly, Eagles, Fly". Mette insieme 60.000 persone in uno stadio a sostenere gli Eagles.


Quando arriva il Papa, sarà la stessa cosa, tranne che sosterrà gli ideali cattolici.

 

E per te?

Sono cresciuto come Ebreo riformista. Sono cresciuto a Filadelfia. Sono cresciuto in un ambiente che incoraggiava a fare molte domande e a pensare molto alle cose. Quindi suppongo che quello a cui mi riferisco come cammino spirituale sia anche il mio percorso scientifico.


Attraverso questo, ho sviluppato un profondo apprezzamento per i sistemi di credenze di ognuno. Poiché siamo sette miliardi sulla Terra, ci sono sette miliardi di prospettive. Ma tutti siamo nella stessa barca.


Il nostro cervello è affacciato sul mondo e cerca di capirlo. Data l'infinità e la complessità del mondo, e le capacità limitate e finite del nostro cervello, è incredibile che arriviamo a un qualsiasi punto.


Credo che significhi che abbiamo bisogno l'uno dell'altro.

 

 

 


Fonte: Sandy Bauers in The Inquirer (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.