Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'uso per anni del cellulare può portare a tumori cerebrali

I dati disponibili delle migliori ricerche indicano che una esposizione di lunga durata alle microonde dei telefoni cellulari può portare ad un aumento del rischio di tumori al cervello, riporta un documento nell'edizione di Novembre/Dicembre del Journal of Computer Assisted Tomography.

Sebbene il dibattito continui, studi indipendenti con analisi a lungo termine  suggeriscono un maggiore rischio di tumori cerebrali connessi con l'uso di telefoni cellulari o cordless. "Concludiamo che l'attuale standard di esposizione a microonde durante l'uso del telefono cellulare non è sicuro per l'esposizione a lungo termine e deve essere rivisto," concludono gli autori dello studio, guidato da RB Dubey dell'Apeejay College of Engineering, Sohna, Gurgaon, India.

C'è una crescente preoccupazione dell'opinione pubblica circa i rischi potenziali del cancro dalle emissioni a microonde dei telefoni senza fili - non solo i telefoni cellulari e i ripetitori (antenne delle torri di trasmissione), ma anche telefoni fissi senza fili. Alcuni studi hanno riportato che gli utenti di telefonia wireless da lungo tempo hanno un aumento dei tassi di tumori cerebrali, tra cui gliomi maligni e neuromi acustici benigni. Tuttavia, altri studi non hanno trovato alcuna associazione.

Per approfondire la controversia, Dubey e colleghi hanno effettuato una approfondita analisi della ricerca sui rischi per la salute associati all'esposizione a microonde dei telefoni senza fili. Ad oggi, solo undici studi pubblicati hanno fornito dati sul rischio di sviluppo di tumori al cervello degli utenti di cellulare da lungo termine, dieci anni o più.

La principale fonte dei dati è stata una serie di studi chiamati Interphone, in gran parte finanziati dal settore delle comunicazioni wireless. Sulla base dei dati provenienti da tredici paesi, gli studi Interphone hanno concluso che l'esposizione al telefono cellulare non ha aumentato il rischio di tumori al cervello. Oltre alle possibili distorsioni associate con i finanziamenti industriali, gli studi avevano alcuni difetti importanti, compresa la durata relativamente breve dell'uso del cellulare.

Tuttavia, una serie di studi indipendenti guidati da specialista svedese di cancro Dr. Lennart Hardell ha raggiunto una conclusione diversa. Gli studi del Dr. Hardell hanno coinvolto più pazienti che avevano usato un cellulare per dieci anni o più e sono stati effettuati senza il sostegno finanziario del settore wireless.

I risultati dicono che più ore viene usato il telefono cellulare nel corso del tempo, maggiore è il rischio di sviluppare tumori al cervello.

Il rischio aumenta anche con il livello di alimentazione del dispositivo wireless, gli anni passati dal primo utilizzo, l'esposizione totale, e la giovane età in cui inizia l'uso del telefono senza fili.

Sulla base di un'analisi dei dati raccolti da diversi studi, i ricercatori scrivono: "L'uso di lungo termine del telefono cellulare può all'incirca raddoppiare il rischio di sviluppare un glioma e un neuroma acustico nell'emisfero cerebrale più esposto" - che è il lato in cui l'utente tiene in genere il telefono cellulare vicino all'orecchio. Tale conclusione è coerente anche con i dati sugli utenti a lungo termine di cellulari degli studi Interphone.

Non è chiaro esattamente come l'esposizione a radiazioni a microonde dai telefoni cellulari può aumentare il rischio di cancro al cervello. Tuttavia, alcuni studi hanno dimostrato che il segnale del cellulare viene assorbito fino a cinque centimetri nel cranio adulto. C'è particolare preoccupazione per i rischi nelle fasce di età più giovani, perchè i segnali dei cellulari penetrano molto più in profondità nel cervello nei bambini.

 

Mobile Phone Radiation Brain

Nello schema, in bianco è mostrata la penetrazione delle radiazioni nella testa di un bambino di 5 anni (1a figura a sinistra), di un ragazzo di 10 anni (figura centrale) e di un adulto (terza, a destra). Come si vede, in un bambino di 5 anni, praticamente penetrano l'intera scatola cranica a causa della combinazione di ridotte dimensioni e spessore.

Sono necessari ulteriori studi per determinare definitivamente il rischio di cancro al cervello e altri effetti sulla salute connessi al consumo a lungo termine. Nel frattempo, il dottor Dubey e i co-autori suggeriscono alcuni passi che gli utenti di telefoni cellulari possono prendere per ridurre l'esposizione. Questi includono

  • limitare numero e durata delle chiamate,
  • limitare l'uso del telefono cellulare per bambini,
  • comunicare con testo invece di voce,
  • usare un auricolare "a tubo d'aria" (non un normale auricolare a cavo), piuttosto che tenere il telefono all'orecchio. (info su questo nuovo tipo di auricolare qui)

I ricercatori sollecitano anche l'adozione di nuovi telefoni cellulari e altre tecnologie per ridurre l'esposizione, e richiedono un intervento del governo di rivedere le norme per l'esposizione a microonde. "Il principio di precauzione si applica chiaramente in questo caso, poiché il problema è possibile ma non certo e azioni di miglioramento a basso costo sono facilmente attuate dall'industria", concludono Dubey e i coautori. "Con oltre 3 miliardi di persone che usano telefoni cellulari e con i bambini tra gli utilizzatori più pesanti, è il momento che i governi impongano misure precauzionali per proteggere i loro cittadini".


Fonte: Materiali forniti da Wolters Kluwer Health: Lippincott Williams Wilkins, via Newswise.

Riferimento: Rash Bihari Dubey, Madasu Hanmandlu, Suresh Kumar Gupta. Risk of Brain Tumors From Wireless Phone Use . Journal of Computer Assisted Tomography , 2010; 34 (6): 799 DOI: 10.1097/RCT.0b013e3181ed9b54

Via ScienceDaily, 19 Gennaio 2011

Notizie da non perdere

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.