Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Featured

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'AlzheimerImmagine grafica di Per Uvdal

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV di Lund - il più potente nel suo genere a livello mondiale - per produrre immagini che precedono la formazione dei grumi tossici di amiloide-beta, la proteina che si ritiene essere alla base dell'Alzheimer.


Queste immagini uniche sembrano contraddire un consenso mai messo in discussione finora. Invece di tentare di eliminare l'amiloide-beta, le cosiddette placche, i ricercatori ora suggeriscono di stabilizzare la proteina.


Che le placche di amiloide-beta nascano quasi istantaneamente è da molto tempo una assioma nella comunità scientifica. Da qui il termine «placche popcorn». Però le immagini a spettroscopia infrarossa hanno rivelato qualcosa di completamente diverso. I ricercatori ora hanno potuto vedere i cambiamenti molecolari strutturali nel cervello.


"Nessuno ha usato finora questo metodo per esaminare lo sviluppo dell'Alzheimer. Le immagini ci dicono che la progressione è più lenta di quello che si pensa e che ci sono passi di cui sappiamo poco nello sviluppo della malattia. Questo, naturalmente, ha scatenato la nostra curiosità", dice Gunnar Gouras, professore di neurologia sperimentale dell'Università di Lund e autore senior dello studio.


Cosa accade in questa fase ancora sconosciuta? Attraverso l'identificazione biochimica, il primo autore dello studio Oxana Klementieva è riuscita ad esaminare più da vicino questi cambiamenti cerebrali precoci. I risultati hanno rivelato un'altra scoperta: l'amiloide-beta non appare come un singolo peptide, opinione comune nel settore, ma come unità di quattro peptidi attaccati insieme, un tetramero.


Questa innovazione offre una nuova ipotesi della causa della malattia. La separazione anomala di questi quattro peptidi potrebbe essere l'inizio dell'aggregazione dell'amiloide-beta che si trasforma successivamente in placche.


"Questo è molto, molto interessante. In un'altra malattia amiloide, la «polineuropatia amiloide familiare» (FAP - familial amyloid polyneuropathy o transthyretin amyloidosis), la rottura del tetramero è stata identificata come cruciale nel suo sviluppo. Per questa malattia, c'è già un farmaco in clinica che stabilizza i tetrameri, e di conseguenza rallenta la progressione della malattia. Ci auguriamo che una simile stabilizzazione dell'amiloide-beta possa essere la via da seguire per lo sviluppo di terapie future", dice Gunnar Gouras.


La scoperta potrebbe quindi alterare la direzione di sviluppo di terapie per la malattia, perché lo scopo attuale della maggior parte degli studi clinici è quello di eliminare le placche.


I ricercatori dell'Università di Lund cercheranno ora di capire i modelli di interazione dell'amiloide-beta che precedono il processo di aggregazione. Trovare l'antidoto a tutto ciò che separa la proteina amiloide-beta potrebbe aprire le porte a un grande cambiamento nello sviluppo di terapie per l'Alzheimer.

 

 

 


Fonte: Lund University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: O. Klementieva, K. Willén, I. Martinsson, B. Israelsson, A. Engdahl, J. Cladera, P. Uvdal, G. K. Gouras. Pre-plaque conformational changes in Alzheimer’s disease-linked Aβ and APP. Nature Communications, 2017; 8: 14726 DOI: 10.1038/NCOMMS14726

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.