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Linee guida riconfermano che l'esercizio fisico può migliorare cognizione e memoria

Fare esercizio fisico [almeno] due volte alla settimana può migliorare la capacità di pensare e la memoria delle persone con lieve decadimento cognitivo (MCI), secondo una linea guida rilasciata dall'American Academy of Neurology. La raccomandazione è un aggiornamento delle linee guida precedenti dell'AAN sul lieve deterioramento cognitivo ed è pubblicata online su Neurology® da ieri 27 dicembre 2017. È pure approvata dall'Alzheimer's Association.


Una lieve compromissione cognitiva è una condizione medica comune nell'invecchiamento. Sebbene sia collegata a problemi con la capacità di pensiero e memoria, non è la stessa cosa della demenza. Le persone con MCI hanno sintomi più lievi. Possono lottare per completare compiti complessi o avere difficoltà a comprendere le informazioni che hanno letto, mentre le persone affette da demenza hanno problemi con le attività quotidiane, come vestirsi, fare il bagno e mangiare. Però vi sono forti prove che la MCI può portare alla demenza.


"È emozionante che l'esercizio fisico riesca ad aiutare a migliorare la memoria in questa fase, poiché è qualcosa che può fare la maggior parte delle persone e, naturalmente, ha benefici per la salute", ha detto il primo autore Ronald C. Petersen MD/PhD della Mayo Clinic di Rochester nel Minnesota. "Poiché la MCI può progredire verso la demenza, è particolarmente importante che la MCI sia diagnosticata precocemente".


Secondo le linee guida, i medici dovrebbero consigliare alle persone con MCI di fare esercizio regolare, nell'ambito dell'approccio generale alla gestione dei sintomi. Sebbene non siano stati condotti studi a lungo termine, quelli di sei mesi suggeriscono che allenamenti bisettimanali potrebbero migliorare la memoria.


La linea guida afferma che non ci sono farmaci approvati dalla FDA per il trattamento di MCI. Inoltre, non ci sono studi di alta qualità a lungo termine che suggeriscono che farmaci o cambiamenti nella dieta possono migliorare la capacità di pensare o di ritardare i problemi di memoria delle persone con MCI.


Le linee guida affermano che alle persone con MCI i medici possono raccomandare anche un allenamento cognitivo. Ci sono prove deboli che l'allenamento cognitivo può essere utile nel migliorare i valori della funzione cognitiva.


Gli autori delle linee guida dell'American Academy of Neurology hanno sviluppato le raccomandazioni dopo aver esaminato tutti gli studi disponibili sull'MCI. In tutto il mondo, oltre il 6% delle persone dopo i 60 anni ha l'MCI e la condizione diventa più comune con l'età: più del 37% delle persone over 85 anni ce l'ha.


"Se tu o altri avete notato una certa smemoratezza e problemi con i compiti complessi, dovreste vedere il vostro medico per ricevere una valutazione e non presumere che sia solo una parte del normale invecchiamento", ha detto Petersen. "A volte i problemi di memoria sono un effetto collaterale di farmaci, dei disturbi del sonno, della depressione o di altre cause che possono essere trattate. È importante incontrare il medico per determinare la causa principale. L'azione precoce può impedire che i problemi di memoria peggiorino".

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ronald C. Petersen, Oscar Lopez, Melissa J. Armstrong, Thomas S.D. Getchius, Mary Ganguli, David Gloss, Gary S. Gronseth, Daniel Marson, Tamara Pringsheim, Gregory S. Day, Mark Sager, James Stevens and Alexander Rae-Grant. Practice guideline update summary: Mild cognitive impairment-Report of the Guideline Development, Dissemination, and Implementation Subcommittee of the American Academy of Neurology. Neurology, 27Dec2017, DOI: 10.1212/WNL.0000000000004826

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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