Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trovato legame tra LDL elevato e Alzheimer ad esordio precoce

Ricercatori dell'Atlanta VA Medical Center e della Emory University hanno scoperto un legame tra livelli elevati di colesterolo LDL e morbo di Alzheimer (MA) ad esordio precoce. I risultati potrebbero aiutare i medici a capire come si sviluppa la malattia e quali sono le possibili cause, comprese le varianti genetiche.


Secondo il Dr. Thomas Wingo, neurologo e ricercatore, nonché primo autore dello studio pubblicato il 28 maggio 2019 su JAMA Neurology, i risultati mostrano che i livelli di colesterolo LDL (lipoproteine ​​a bassa densità) possono avere un ruolo causale nello sviluppo del MA:

"La grande domanda è se esiste un nesso causale tra i livelli di colesterolo nel sangue e il rischio di MA. I dati esistenti sono nebulosi su questo punto. Un'interpretazione dei nostri dati attuali è che il colesterolo LDL ha un ruolo causale. In tal caso, potrebbe essere necessario rivedere gli obiettivi di colesterolo LDL per contribuire a ridurre il rischio di MA. Il nostro lavoro ora è focalizzato sulla verifica dell'esistenza di un nesso causale".


Livelli elevati di colesterolo sono stati associati a un aumento del rischio di MA nel corso della vita. Questo rischio può essere dovuto a fattori genetici legati al colesterolo. Ricerche precedenti hanno dimostrato che il singolo fattore di rischio genetico più grande per il MA è una mutazione specifica in un gene denominato APOE. Sappiamo che questa variante, chiamata APOE E4, aumenta i livelli di colesterolo circolante, in particolare le lipoproteine ​​a bassa densità (LDL).


Questo tipo di colesterolo è a volte indicato come 'colesterolo cattivo' perché livelli elevati di LDL possono portare a un accumulo di colesterolo nelle arterie. Anche se il MA ad esordio tardivo - la forma comune della malattia - sembra essere legata al colesterolo, sono state fatte poche ricerche su una possibile connessione tra i livelli di colesterolo e il rischio di MA ad esordio precoce.

 

Coinvolti campioni di oltre 2.000 persone

Il MA ad esordio precoce è una forma relativamente rara della malattia. La malattia è considerata 'ad esordio precoce' quando compare prima dei 65 anni. Circa il 10% di tutti i casi di MA sono di questo tipo.
La ricerca passata ha dimostrato che la condizione è in gran parte di origine genetica, il che significa che è probabile ereditarla se ce l'ha un genitore.


Tre varianti geniche specifiche (APP doppiato, PSEN1 e PSEN2) sono note per essere correlate al MA ad esordio precoce. Anche l'APOE E4 è un fattore di rischio in questa forma di malattia. Queste varianti genetiche spiegano circa il 10% dei casi di MA ad insorgenza precoce, il che significa che il 90% dei casi non sono spiegati.


Per testare se il MA ad esordio precoce è legato al colesterolo e identificare le varianti genetiche sottostanti questa possibile associazione, i ricercatori hanno sequenziato specifiche regioni genomiche di 2.125 persone, 654 delle quali avevano MA ad esordio precoce e 1.471 erano controlli. Hanno anche testato campioni di sangue di 267 partecipanti per misurare la quantità di colesterolo LDL.


Hanno scoperto che l'APOE E4 spiegava circa il 10% di MA ad esordio precoce, che è simile alle stime nel MA ad esordio tardivo. I ricercatori hanno anche testato APP, PSEN1 e PSEN2. Circa il 3% dei casi di MA ad esordio precoce aveva almeno uno di questi  fattori di rischio noti.


Dopo aver testato i campioni di sangue, i ricercatori hanno scoperto che i partecipanti con livelli elevati di LDL avevano più probabilità di avere il MA ad esordio precoce, rispetto ai pazienti con livelli di colesterolo più bassi. Questo è vero anche dopo che i ricercatori hanno controllato i casi con la mutazione APOE, il che significa che il colesterolo potrebbe essere un fattore di rischio indipendente per la malattia, a prescindere dalla presenza della variante del gene APOE problematico.


I ricercatori non hanno trovato un legame tra i livelli di colesterolo HDL (lipoproteine ​​ad alta densità) e MA ad esordio precoce, e solo una minima associazione tra i livelli di malattia e i trigliceridi.


I ricercatori hanno anche trovato un nuovo possibile fattore genetico di rischio per il MA ad esordio precoce. I casi di MA ad esordio precoce erano più alti nei partecipanti con una rara variante di un gene chiamato APOB. Questo gene codifica una proteina coinvolta nel metabolismo dei lipidi o dei grassi, compreso il colesterolo.


La scoperta suggerisce un legame diretto tra la rara mutazione APOB e il rischio di MA, secondo i ricercatori. Tuttavia, il legame tra il livello di colesterolo LDL e il MA ad esordio precoce non è stato completamente spiegato dall'APOE o dall'APOB, suggerendo che anche altri geni e meccanismi aumentano il rischio di malattia.


Anche se lo studio illumina i possibili fattori di rischio del MA ad esordio precoce, i ricercatori affermano che sono necessarie ulteriori ricerche per spiegare pienamente la connessione tra la malattia e il colesterolo. La relativa rarità del MA ad esordio precoce presenta una sfida nel trovare abbastanza campioni per eseguire studi genetici di grandi dimensioni sulla condizione, dicono.

 

 

 


Fonte: Tristan Horrom in Veterans Affairs Research (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Thomas S. Wingo, David J. Cutler, Aliza P. Wingo, Ngoc-Anh Le, Gil D. Rabinovici, Bruce L. Miller, James J. Lah, Allan I. Levey. Association of Early-Onset Alzheimer Disease With Elevated Low-density Lipoprotein Cholesterol Levels and Rare Genetic Coding Variants of APOB. JAMA Neurology, 28 May 2019, DOI: 10.1001/jamaneurol.2019.0648

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.