Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Test di memoria e pensiero a 8 anni può predire tali abilità a 70 anni

I punteggi che ottiene un giovane di 8 anni nei test di abilità di pensiero può predire quelli che otterrà negli stessi test a 70 anni, secondo uno studio pubblicato on-line il 30 Ottobre 2019 su Neurology®.


Lo studio ha scoperto che anche il livello di istruzione e lo status socio-economico (determinato dall'occupazione delle persone a 53 anni) sono fattori predittivi delle prestazioni di pensiero e memoria.


“Trovare questi predittori è importante perché se saremo in grado di capire ciò che influenza le prestazioni cognitive di un individuo in età avanzata, potremo determinare quali aspetti sono modificabili con cambiamenti nell'istruzione o nello stile di vita, come esercizio fisico, dieta o sonno, che possono a loro volta rallentare il declino cognitivo“, ha detto l'autore senior dello studio Jonathan M. Schott MD/FRCP, della University College di Londra e membro dell'American Academy of Neurology.


Lo studio ha coinvolto 502 persone, tutte nate nella stessa settimana del 1946 in Gran Bretagna, che hanno avuto test cognitivi quando avevano otto anni, test ripetuti tra i 69 e i 71 anni di età. Un test, simile a uno di quelli fatti da bambini, comportava l'osservazione di varie disposizioni di forme geometriche e l'identificazione del pezzo mancante tra cinque opzioni. Altri test hanno valutato le abilità come la memoria, l'attenzione, l'orientamento e il linguaggio.


I partecipanti si sono sottoposti a tomografia ad emissione di positroni (PET) per vedere se avevano placche di amiloide-beta nel cervello, che è associata con l'Alzheimer. Hanno avuto anche dettagliate scansioni di risonanza magnetica (MRI) del cervello.


I ricercatori hanno trovato che le competenze di pensiero dell'infanzia si sono associate con i punteggi sui test cognitivi fatti più di 60 anni dopo. Per esempio, chi aveva una prestazione cognitiva nel primo 25% da bambino, era destinato a rimanere nella top 25% a 70 anni. Anche considerando le differenze nei punteggi dei test d'infanzia, c'è stato un ulteriore effetto dell'istruzione. Ad esempio, i partecipanti che hanno acquisito una laurea hanno avuto punteggi del 16% circa più alti dei partecipanti che hanno lasciato la scuola prima dei 16 anni.


Anche uno status socio-economico più elevato ha previsto prestazioni cognitive leggermente migliori all'età di 70 anni, ma l'effetto era molto piccolo. Per esempio, coloro che erano stati professionisti tendevano a ricordare in media 12 dettagli da un racconto, rispetto agli 11 di coloro che avevano fatto lavori manuali. Le donne hanno avuto risultati migliori rispetto agli uomini nel test di velocità della memoria e del pensiero.


Inoltre, i ricercatori hanno trovato che i partecipanti con placche di amiloide-beta hanno avuto punteggi più bassi sui test cognitivi. Per esempio, sul test dei pezzi mancanti, hanno segnato un 8% in meno in media. In altre parole, hanno individuato in media 23 elementi corretti su 32, due in meno dei partecipanti senza placche di amiloide-beta. Tuttavia la presenza di queste placche non si è associata al sesso, alle capacità cognitive nell'infanzia, all'istruzione o allo status socio-economico.


“Il nostro studio ha trovato che piccole differenze di pensiero e memoria associate alle placche amiloidi nel cervello sono distinguibili negli anziani anche a un'età in cui coloro che sono destinati a sviluppare la demenza sono ancora molti anni lontano dai sintomi”, ha detto Schott. “Ha inoltre rilevato che le capacità cognitive nell'infanzia, l'istruzione e lo status socio-economico influenzano, ognuno in modo indipendente, le prestazioni cognitive a 70 anni di età. Continuiamo a seguire questi individui, e sono necessari ulteriori studi per capire come usare al meglio questi risultati per prevedere con maggiore precisione come il pensiero e la memoria di una persona cambierà man mano che invecchia”.


Un limite dello studio è che tutti i partecipanti erano bianchi, quindi i risultati potrebbero non rappresentare la popolazione generale. Lo studio è stato sostenuto da Alzheimer's Research UK, da Medical Research Council Dementia Platform UK e dalla Wolfson Foundation. Brain Research UK ha finanziato le analisi genetiche. AVID radiofarmaci ha fornito il tracciante dell'amiloide florbetapir per le scansioni PET, ma non ha partecipato in alcun modo alla progettazione dello studio.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kirsty Lu, Jennifer M. Nicholas, Jessica D. Collins, Sarah-Naomi James, Thomas D. Parker, Christopher A. Lane, Ashvini Keshavan, Sarah E. Keuss, Sarah M. Buchanan, Heidi Murray-Smith, David M. Cash, Carole H. Sudre, Ian B. Malone, William Coath, Andrew Wong, Susie M.D. Henley, Sebastian J. Crutch, Nick C. Fox, Marcus Richards, Jonathan M. Schott. Cognition at age 70. Neurology, 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.