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Vista un'associazione tra sedentarietà e rischio di demenza

Con il miglioramento costante delle condizioni di vita, aumenta l'aspettativa di vita umana. Alcuni studi hanno mostrato che sembra crescere gradualmente anche la prevalenza della demenza, una malattia neurologica complessa con un processo di sviluppo...

Visione deteriorata può essere fattore di rischio precoce per la demenza

In uno studio prospettico, longitudinale di coorte su 1.061 donne da 66 a 84 anni di età, dei ricercatori hanno confrontato la probabilità di demenza incidente o di lieve deterioramento cognitivo (MCI) nelle donne con e senza disabilità visiva al...

'Caregiver e Codiv-19': ricerca sull'impatto psicologico del virus sui caregiver

Ricerca Caregiver Covid19E' iniziata una ricerca che si propone di comprendere l'impatto psicologico generato dall'emergenza COVID-19 nei caregiver di persone affette da Malattia di Alzheimer ed altri tipi di demenze.Il progetto di ricerca è stato sviluppato dall’ambulatorio di...

Pazienti con apnea del sonno hanno rischio più alto di Alzheimer e declino cognitivo

I pazienti con sindrome da apnea ostruttiva del sonno - ipopnea (OSAHS, obstructive sleep apnea-hypopnea syndrome) avevano biomarcatori del morbo di Alzheimer (MA) significativamente maggiori rispetto a quelli senza la condizione, in base alle...

Studio collega la psoriasi a un rischio più alto di Alzheimer

Uno studio recente ha rilevato che l'incidenza del MA è significativamente più alta nei pazienti con psoriasi, e che il trattamento sistemico per la psoriasi era associato ad un rischio ridotto di MA.Il primo autore dello studio era Miri Kim del...

Come l'esercizio supporta la tua forma mentale: le raccomandazioni attuali

Le attività sportive possono portare un miglioramento a lungo termine della prestazione cognitiva in tutti i gruppi di età. Tuttavia, gli effetti differiscono tra uomini e donne, e non tutti gli sport hanno lo stesso impatto. I ricercatori...

Varianti genetiche possono aumentare la suscettibilità all'accumulo di tau

La proteina tau tossica è una caratteristica biologica chiave nel cervello delle persone con Alzheimer. Eppure non conosciamo bene i fattori che rendono le persone sensibili o resistenti all'accumulo di tau. Uno studio preliminare della Mayo Clinic mostra...
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'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo da zero

rat brain htt gene tuszynskiSezione trasversale del cervello di topo con cellule (blu) che esprimono livelli normali del gene huntingtina mentre alle cellule rosse è stato tolto il gene, e hanno meno rigenerazione.Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno...

L'alimentazione può aiutare a preservare le funzioni cognitive

Secondo una recente analisi di dati provenienti da due studi importanti sulle malattie degli occhi, seguire la dieta mediterranea - ricca di verdure, cereali integrali, pesce e olio d'oliva - si correla con una migliore funzione cognitiva. I fattori...

L'esposizione a lungo termine all'inquinamento causa un declino cognitivo più rapido?

Le persone che vivono in aree urbane con alti livelli di inquinamento atmosferico possono ottenere punteggi inferiori nei test di pensiero e di memoria e possono anche perdere competenze cognitive più velocemente nel tempo, oppure è possibile anche che...

Malati di Alzheimer possono richiedere dosi diverse dei farmaci per altre malattie

I pazienti con morbo di Alzheimer (MA) spesso hanno prescrizioni di farmaci per altre condizioni, come diabete o pressione alta, alle stesse dosi di chi è senza demenza. Tale pratica potrebbe aver bisogno di essere riesaminata sulla scia di un nuovo...

Usare più la parte destra o sinistra del cervello dipende da 'interruttori molecolari'

Degli scienziati potrebbero aver risolto uno dei misteri più sconcertanti e persistenti nel campo delle neuroscienze: il motivo per cui alcune persone usano di più l'emisfero destro del cervello, mentre altri usano quello sinistro.La risposta è nel...

Alzheimer: è stato scoperto il momento dell'«accensione»?

Gli ultimi tre decenni hanno visto un notevole miglioramento nella nostra comprensione di ciò che provoca il morbo di Alzheimer (MA). Due proteine ​​sono ritenute responsabili: amiloide e tau.La teoria più accettata è che un livello critico di amiloide...

Nell'Alzheimer c'è un collasso di reti di proteine, parallelo all'avanzamento della malattia

The Multi Relational Disease NetworkSappiamo che il morbo di Alzheimer (MA) presenta interazioni tra molti geni diversi, il che rende difficile individuare i meccanismi specifici. Ma ora, ricercatori giapponesi hanno trovato un nuovo modo per identificare i geni implicati nella...

Individuata variante di un gene che evita l'Alzheimer in alcune persone

John Strudwick A Golden Thread KlothoLe Moire Cloto e Lachesi intente a tessere il filo del fato. La Moira Atropo siede nell'attesa inesorabile di reciderlo - John Strudwick, A Golden Thread (Un filo prezioso), 1885 (olio su tela)Le persone con una variante di un gene che aumenta molto il...

Analisi su larga scala collega proteine del metabolismo del glucosio nel cervello all'Alzheimer

brain glucose levelCon il più grande studio mai fatto sulle proteine legate al morbo di Alzheimer (MA), un team di ricercatori ha identificato proteine e processi biologici ​​specifici della malattia che potrebbero essere sviluppati sia in nuovi obiettivi di trattamento che...

Svelare i misteri della memoria? Scoperto nuovo ruolo delle MAP2 nel rafforzamento sinaptico

MAP2 tau in neurons Wikimedia CommonsIn giallo la MAP su dendriti e soma (corpo) del neurone.Il Korea Brain Research Institute ha annunciato il 6 Aprile 2020 che il gruppo di ricerca guidato dal dott. Kea Joo Lee, in collaborazione con il dott. Daniel Pak della Georgetown University, ha...

Altra conferma che il bilinguismo ritarda l'insorgenza dell'Alzheimer

Uno studio condotto su 253 pazienti con morbo di Alzheimer (MA) ha scoperto che le persone che parlano proficuamente due lingue potrebbero posticipare i sintomi della demenza di circa quattro anni rispetto ai monolingui. I risultati, pubblicati l'11...

Scoperta sul cervello indica possibile fonte di problemi comportamentali per tutta la vita

Nicolaes Maes: The Idle ServantNicolaes Maes: The Idle Servant (la serva in pausa), 1655, National GalleryUna rimozione impropria delle cellule cerebrali difettose durante il neurosviluppo potrebbe causare problemi comportamentali per tutta la vita, secondo una nuova ricerca eseguita...

Trovata correlazione tra lieve deterioramento del comportamento e Alzheimer

Una nuova ricerca eseguita alla McGill University in Canada ha scoperto che la presenza e la gravità del lieve deterioramento comportamentale (MBI) in soggetti cognitivamente sani sono associati con è forza con la presenza di depositi di placche amiloidi...

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13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

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Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

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Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

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Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

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Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

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Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

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Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

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11.04.2019 | Ricerche

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