Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Memtrax: test per il rilevamento avanzato del declino cognitivo

"[...] Memtrax dimostra rapidamente, e quantifica, la disfunzione della memoria legata all'Alzheimer".

tablet

Da 40 anni ci sono intensi sforzi per trovare un trattamento per il morbo di Alzheimer (MA), con la richiesta frequente di mezzi migliori per valutare la disfunzione principale di questa malattia, il danno alla memoria.


Sono già stati impiegati costi e risorse enormi nello sviluppo di trattamenti per questa condizione prevalente e ben riconosciuta, almeno 40 miliardi di dollari. Questi fallimenti pervasivi chiamano alla necessità urgente di strumenti di gran lunga superiori a quelli utilizzati anche negli studi recenti.


Il deterioramento cruciale nel MA è un disturbo della neuroplasticità e, pertanto, sono necessari soprattutto test cognitivi che possono misurare rapidamente, sensibilmente, frequentemente, economicamente e precisamente gli aspetti della memoria attaccati dal MA.


In un nuovo editoriale pubblicato su Aging, i ricercatori J. Wesson Ashford, James O. Clifford e Michael F. Bergeron della Stanford University discutono di un test di memoria a riconoscimento continuo chiamato MemTrax che è stato sviluppato per quantificare rapidamente e accuratamente l'elaborazione, lo stoccaggio e il tasso di richiamo della memoria.


"La precisione di Memtrax migliorerebbe le specifiche della gravità della compromissione cognitiva nelle prime fasi del MA, un periodo di questa malattia in cui i test manuali e di richiamo storico forniscono stime solo scarse della funzione".


Inoltre, Memtrax può valutare con precisione il tasso di variazione nel tempo con i test ripetuti. Valutando le metriche delle prestazioni e il tasso di risposta al riconoscimento, Memtrax può individuare molte varietà di compromissione cognitiva e quindi sarebbe uno strumento ideale per l'uso nella popolazione anziana degli Stati Uniti in occasione della visita annuale del benessere di Medicare.


Con un test come Memtrax o altri test online efficaci, le popolazioni potrebbero essere valutate in modo ampio ed economico per rilevare la compromissione cognitiva correlata al MA e quindi portarle agli studi clinici per determinare quali rimedi ambientali, genetici o interventistici possono prevenire un ulteriore sviluppo di MA e il ritmo e/o l'estensione del declino cognitivo.


"Memtrax è particolarmente adatto per la valutazione del MA molto precoce, incluso il lieve deterioramento cognitivo precoce, un periodo in cui dovremmo concentrarci sulla prevenzione della patologia del MA, non sulla sua rimozione".

 

 

 


Fonte: Stanford University via Impact Journals LLC (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: JW Ashford, JO Clifford, MF Bergeron. Advancing screening for cognitive impairment: the memtrax continuous recognition test. Aging, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.