Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dieta MIND, sviluppata per l'Alzheimer, considerata una delle più facili da seguire

La dieta MIND, creata, studiata e pubblicizzata da ricercatori della Rush University è stata classificata per il 2016 come la dieta più facile da seguire e la seconda in generale (a pari merito in entrambe le categorie) dall'US News & World Report.


La dieta MIND si è anche classificata terza a pari merito come migliore dieta per un'alimentazione sana, tra le prime cinque in 5 categorie e nella top 20 in sette, come segue:

  • Diete più facili da seguire: No. 1 (a parità)
  • Migliori diete nel complesso: No. 2 (a parità)
  • Migliori diete per mangiare sano: No. 3 (a parità)
  • Migliori diete per il diabete: No. 4 (a parità)
  • Migliori diete per un cuore sano: n ° 4
  • Migliori diete dimagranti: No. 16 (a parità)
  • Migliori diete per perdere peso velocemente: No. 21 (a parità)


La lista annuale delle "Diete Migliori", giunta alla sesta edizione, fornisce i fatti dei circa 35 programmi scelti e li colloca in una serie di livelli, dalla loro salubrità per il cuore alla loro probabilità di aiutare a perdere peso. Per creare la classifica annuale, editori e giornalisti di US News trascorrono mesi vagliando eventuali aggiunte all'elenco della dieta e poi analizzano riviste mediche, rapporti governativi e altre risorse per creare i profili di approfondimento. Ogni profilo spiega come funziona la dieta, se le sue affermazioni sono suffragate da prove, scruta i possibili rischi per la salute ed esamina com'è vivere con la dieta, non solo leggendola.

 

Erodere il rischio di Alzheimer

La dieta MIND è una dieta basata sulla ricerca sviluppata da Martha Clare Morris ScD, epidemiologa nutrizionale della Rush University, e dai suoi colleghi. In studi recenti, la dieta MIND ha dimostrato di contribuire a ridurre il rischio di Alzheimer di ben il 53 per cento nei partecipanti che hanno aderito alla dieta in modo rigoroso, e di circa il 35 per cento in coloro che l'hanno seguita moderatamente bene.


"Una delle cose più interessanti di questo è che le persone che hanno aderito anche moderatamente alla dieta MIND hanno ottenuto una riduzione del rischio di Alzheimer", dice la Morris. I ricercatori hanno anche scoperto che aderire alla dieta può rallentare il declino cognitivo degli adulti che invecchiano, anche quando la persona non ha un rischio di sviluppare l'Alzheimer.


MIND è l'acronimo di «Mediterranean-DASH Diet Intervention for Neurodegenerative Delay». La dieta è un ibrido tra quella Mediterranea e la DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension). Entrambe le diete hanno provato di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, come ipertensione, infarto e ictus. Alcuni ricercatori hanno scoperto anche che le due diete originali forniscono protezione dalla demenza.


La Morris e i suoi colleghi hanno sviluppato la dieta MIND sulla base delle informazioni emerse da anni di ricerca sugli effetti, buoni o cattivi, che hanno alimenti e nutrienti sul funzionamento del cervello.

 

Un party con vino e senza formaggio

La dieta MIND ha 15 componenti dietologici, compresi 10 "gruppi di cibo per un cervello sano" e cinque gruppi malsani: carne rossa, burro e margarina in barre, formaggi, pasticceria e dolci e cibo fritto o veloce.


Per aderire e trarre beneficio dalla dieta MIND, una persona dovrebbe mangiare:

  • almeno tre porzioni di cereali integrali, un legume verde e un'altra verdura ogni giorno, insieme a un bicchiere di vino;
  • frutta secca quasi tutti i giorni come spuntino;
  • fagioli più o meno a giorni alterni;
  • pollame e frutti di bosco almeno due volte a settimana;
  • pesce almeno una volta alla settimana.


Inoltre, lo studio ha rilevato che per riuscire veramente ad evitare gli effetti devastanti del declino cognitivo, si deve limitare l'assunzione dei cibi non sani indicati, in particolare burro (meno di 1 cucchiaio al giorno), dolci e pasticcini, formaggio tutto grasso e fritti o fast food (meno di una porzione alla settimana per uno qualsiasi degli ultimi tre).


Le bacche sono l'unico frutto ad essere incluso specificamente nella dieta MIND. "I mirtilli sono uno degli alimenti più potenti in termini di protezione del cervello", dice la Morris, e le fragole hanno ottenuto buoni risultati in studi precedenti sugli effetti del cibo sulla funzione cognitiva.


"La dieta MIND è una modifica delle diete Mediterranea e DASH, che mette in evidenza alimenti e nutrienti indicati dalla letteratura scientifica come associati alla prevenzione della demenza", dice Morris. "Dobbiamo fare ancora molti studi in questo campo, e mi aspetto che faremo ulteriori modifiche a seguito dei progressi della scienza sulla dieta e sul cervello.


"Abbiamo ideato un dieta che ha funzionato in questo studio di Chicago"
, aggiunge. Per stabilire un rapporto causa-effetto tra la dieta MIND e la riduzione dell'incidenza dell'Alzheimer, "i risultati devono essere confermati da altri ricercatori in diverse popolazioni e anche attraverso studi randomizzati".

 

 

 


Fonte: Nancy DiFiore in Rush University Medical Center (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.