Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nei prossimi 5 anni partiranno 35 studi di farmaci per Alzheimer

Nei prossimi 5 anni partiranno 35 studi di farmaci per AlzheimerVentisette farmaci di Alzheimer in studi clinici di fase III e 8 in Fase II possono essere lanciati nei prossimi cinque anni, in base a una analisi rivista del cantiere di Alzheimer presentata ieri alla Conferenza Internazionale dell'Alzheimer's Association (AAIC) da ResearchersAgainstAlzheimer (RA2).


"Il cantiere dell'Alzheimer, segnato da decenni di fallimenti e scarsi investimenti, attende grandi vittorie", ha detto George Vradenburg, co-fondatore e presidente di UsAgainstAlzheimer. "Grazie al crescente investimento delle principali industrie, rimaniamo cautamente ottimisti che l'attuale raccolto delle innovazioni di Alzheimer di ultima fase porterà soluzioni molto necessarie alle famiglie nel prossimo futuro".


L'analisi del cantiere offre proiezioni per i farmaci attualmente in esperimento clinico di fase II e III e identifica le pietre miliari nello sviluppo di farmaci, incluso il completamento stimato del processo, la richiesta all'ente di regolamentazione e la data stimata di lancio. L'analisi fornisce anche una scomposizione dei vari meccanismi di azione che vengono sottoposti a test per combattere la progressione della malattia. Attualmente ci sono 23 farmaci nelle fasi II e III che puntano l'accumulo ​​di amiloide nel cervello, mentre 28 farmaci puntano l'attività di neurotrasmissione.


E' dal 2003 che la FDA non approva un nuovo trattamento per Alzheimer e dal 2002 per quanto riguarda l'autorità di regolamentazione in Europa. Tuttavia, l'analisi di RA2 conferma un forte slancio da parte dell'industria per andare avanti con l'innovazione nell'Alzheimer. Secondo l'analisi, dal 2016 al 2017 c'è stato un aumento del 18 per cento dei farmaci di Fase II (da 49 a 58) e del 7% dei farmaci di Fase III (da 30 a 32) in sviluppo.


"Non c'è alcuna bacchetta magica, quando si tratta di curare l'Alzheimer", ha detto il dottor David Morgan, uno dei fondatori di RA2 e illustre professore di Farmacologia e Fisiologia Molecolare alla University of South Florida. "Più impariamo della patologia sottostante l'Alzheimer, più ci avvicineremo ad una cura per una malattia, che è un enorme onere per i pazienti, i caregiver e i sistemi sanitari globali".


Un recente rapporto dei Centers for Disease Control and Prevention ha rilevato che la morte per Alzheimer è aumentata del 55 per cento nei 15 anni dal 1999 al 2014.


Secondo l'analisi, sei farmaci arriveranno alla fine dello studio di Fase III nel 2017. UsAgainstAlzheimer e ResearchersAgainstAlzheimer continueranno a monitorare attivamente i progressi di ciascun farmaco e lavoreranno in tutti i settori per garantire che le sperimentazioni cliniche siano efficienti e diversificate, e che gli approcci normativi per approvare i farmaci di Alzheimer siano modernizzati.

[...]

 

 

 


Fonte: ResearchersAgainstAlzheimer's (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)