Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Anche il farmaco di Alzheimer di Axovant fallisce la sperimentazione finale

Anche il farmaco di Alzheimer di Axovant fallisce la sperimentazione finaleLa Axovant Sciences ha comunicato che il suo farmaco per Alzheimer non ha superato la sperimentazione clinica di ultima fase, allungando la lunga serie di 14 anni di aziende che cercano di sviluppare nuovi farmaci per la devastante forma di demenza.


Il prezzo delle sue azioni è crollato del 70 per cento nelle trattazioni premarket, dai 24,95 dollari di lunedì (che dava una capitalizzazione di borsa di circa 2,6 miliardi di dollari) ai 7,40 odierni.


La società ha affermato che tra il suo farmaco e il placebo non esisteva sostanzialmente alcuna differenza nello studio su 1.150 pazienti, durante i test sulla capacità di svolgere le attività quotidiane, come prendere farmaci o fare il bagno. Né c'è stato alcun impatto statisticamente significativo sulla capacità cerebrale.


In una nota pubblicata prima dell'annuncio, Michael Yee, analista di Jefferies, aveva previsto che il prezzo delle azioni avrebbe potuto scendere al minimo di $ 3 per azione se lo studio non fosse riuscito a dimostrare un vantaggio sia nella capacità cerebrale che nelle attività quotidiane.


"Mentre siamo profondamente delusi da questi risultati dell'esperimento, siamo anche tristi per i milioni di pazienti e famiglie colpiti dall'Alzheimer", ha dichiarato David Hung, amministratore delegato della Axovant. "Tuttavia, crediamo che la lotta contro l'Alzheimer, e le altre aree importanti di bisogno non soddisfatte nella neurologia, è troppo importante per essere deragliata da questa battuta d'arresto".


Il fallimento del farmaco, noto come "intepirdina", è l'ultimo in una serie di flop di Alzheimer e segue le battute d'arresto importanti degli ultimi mesi per altre società tra cui Eli Lilly, Merck e Lundbeck.


Solo quattro medicinali sono stati approvati per i pazienti di Alzheimer dalla US Food and Drug Administration e l'ultima volta che un nuovo farmaco ha avuto la luce verde è stato nel 2003.


La Axovant ha acquistato i diritti del farmaco dalla GlaxoSmithKline nel 2014 al prezzo relativamente basso di 5 milioni di dollari, prima di mettere a segno un'offerta pubblica iniziale record che nel 2015 valutava la società quasi $ 3 miliardi. Una valutazione così elevata per un'azienda che sviluppa un farmaco rischioso ha spinto alcuni investitori a mettere in guardia da una "bolla biotecnologica".

 

 

 


Fonte: David Crow in Financial Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)