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Studioso: diagnosi di Alzheimer possibile in 2 anni e cura in 10

Semplici test per individuare i primi segni dell'Alzheimer potrebbero presto essere disponibili per tutti gli ultra sessantenni, afferma uno psichiatra.

E la professoressa Barbara Sahakian ha anche dato speranza a milioni di malati potenziali dichiarando che una cura per questa patologia debilitante potrebbe essere disponibile entro 10 anni - e forse anche cinque - grazie a nuovi sistemi di farmaci.

Il medico ha esortato i colleghi a compiere maggiori sforzi per diagnosticare la malattia presto, per dare ai pazienti una probabilità molto migliore di tenerla a bada. Una serie di test è stata sviluppata dagli scienziati per diagnosticare l'Alzheimer. Gli esami del sangue sono in grado di rilevare piccoli cambiamenti nelle proteine e semplici test di memoria possono individuare l'insorgenza della malattia.

Anche visite oculistiche sono in grado di rilevare i cambiamenti nelle cellule sensibili, 20 anni prima della comparsa dei sintomi. La Prof. Sahakian ha detto: "Una delle principali sfide è quella di integrare l'analisi nelle cure sanitarie di routine. Nei prossimi anni, potremmo trovare un accordo sui biomarcatori migliori e più efficaci. Potremmo fare le analisi negli ambulatori di medicina generale". Ha rivelato che farmaci "neuroprotettivi", con il potenziale per rallentare o addirittura fermare la malattia del tutto, potrebbero essere disponibili entro il prossimo decennio. La professoressa ha aggiunto: "Se non hanno molti effetti collaterali saranno disponibili in cinque anni. Ma se si deve lavorare di più per ridurre gli effetti collaterali allora richiederanno 10 anni".

Un terzo dei casi attualmente non vengono diagnosticati e non trattati e in alcune zone è addirittura il 74%. Parlando in occasione del lancio di un programma internazionale per migliorare il trattamento dei disturbi di salute, la Prof.ssa Sahakian, dell'Università di Cambridge, ha dichiarato: "Sono scioccata di come alcune persone possono peggiorare così tanto e poi finalmente qualcuno pensa che probabilmente abbiano l'Alzheimer e li manda dal medico e dallo psichiatra. A quel punto i farmaci non funzionano nel modo più efficace. E' tragico".

I test attualmente disponibili sono basati sulla memoria con domande del tipo: "Chi è il Primo Ministro?" Ma la Prof.ssa Sahakian ne ha sviluppato uno su un computer portatile che potrebbe essere fatto in ambulatorio da un medico generico in 10 minuti. Ha detto che il test semplice dovrebbe essere "a posto" in due anni e i pazienti a rischio di malattia potrebbero avere i farmaci somministrati immediatamente. I farmaci potrebbero rallentare gli effetti come la mancanza di concentrazione e rimandare il cammino, pur lento, della malattia.

Altri esperti hanno accolto con favore la notizia, ma sono stati cauti sui test. Rebecca Wood di Alzheimer's Research, ha dichiarato: "E' possibile che le analisi possano migliorare i tassi di diagnosi, anche se scoprire qualsiasi malattia è controverso. Abbiamo bisogno di ulteriori ricerche per valutare se un programma di screening possa realmente aiutare o se produrrebbe risultati falsi."

Milioni di sterline sono spese ogni anno per la ricerca di Alzheimer, nel tentativo di trovare una cura. Ogni sette secondi qualcuno sviluppa la demenza in tutto il mondo ed entro il 2020 si stima che 1,5 milioni di persone moriranno ogni anno per suicidio a causa della malattia. Tra 15 milioni e 30 milioni ne faranno il tentativo.

 

 


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Pubblicato in Mirror.co.uk il 8 luglio 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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