Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Featured

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall'Amiloide

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall'AmiloideCharbel E.H. Moussa, ricercatore senior dello studioUna nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'origine dell'Alzheimer è stata pubblicata on-line il 31 Ottobre da ricercatori della Georgetown University sulla rivista Molecular Neurodegeneration.


La ricerca aiuta a spiegare anche perchè alcune persone che hanno un accumulo di placca nel cervello non sviluppano la demenza, e dimostra le potenzialità di un farmaco contro il cancro per combattere la malattia.


"Questo studio suggerisce un modo completamente nuovo di guardare all'Alzheimer, che potrebbe alterare il modo in cui si studia la malattia, come si individua nelle persone e, in ultima analisi, come si tratta", dice il ricercatore senior dello studio, Charbel EH Moussa, MB, PhD, del Medical Center alla Georgetown University.

 

Morte neuronale

Moussa è il co-autore dello studio, assieme ai ricercatori della Capital Medical University di Pechino in Cina e dei Merck Research Laboratories, che hanno finanziato lo studio.


Il team di ricerca ha scoperto che è il malfunzionamento della proteina tau, non la formazione delle placche di beta-amiloide, l'evento fondamentale che spinge la morte dei neuroni nelle malattie come l'Alzheimer. Lo studio dimostra che la morte neuronale avviene quando non funziona la tau, una proteina che si trova dentro i neuroni.

 

Geni e invecchiamento

Il ruolo della tau è fornire una struttura - simile alle rotaie del treno - dentro i neuroni del cervello, che permette alle cellule di eliminare l'accumulo di proteine indesiderate e tossiche o "spazzatura".


Il malfunzionamento della tau può insorgere a causa di geni erranti o attraverso il normale processo di invecchiamento. Con l'invecchiamento, la tau potrebbe non funzionare più correttamente in alcuni individui, mentre rimane una quantità sufficiente di tau normale per aiutare a eliminare la spazzatura.


"Questo spiega le osservazioni cliniche contrastanti di persone anziane che hanno un accumulo di placca, ma non la demenza", spiega Moussa.

 

Colpevole comune

Moussa è uno degli inventori di una domanda di brevetto della Georgetown University per l'uso del nilotinib, un farmaco approvato per il trattamento del cancro, come approccio terapeutico nelle malattie neurodegenerative. Lo studio dimostra che il nilotinib può aiutare i neuroni ad eliminare la spazzatura se rimangono alcune proteine tau funzionali.


"Questo farmaco può funzionare se c'è una percentuale alta di tau buona rispetto a quella cattiva nella cellula", dice Moussa, aggiungendo che molte demenze hanno il malfunzionamento della tau e nessun accumulo di placca, ad esempio un tipo di demenza legata al Parkinson. "Il colpevole comune è la tau, quindi un farmaco che aiuta la tau a fare il suo lavoro può aiutare a proteggere contro la progressione di queste malattie".

 

 

 

 

 

 


FonteGeorgetown Univeresity Medical Center  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Simon Moussaud, Daryl R Jones, Elisabeth L Moussaud-Lamodière, Marion Delenclos, Owen A Ross and Pamela J McLean. Alpha-synuclein and tau: teammates in neurodegeneration?Molecular Neurodegeneration 2014, 9:43  doi:10.1186/1750-1326-9-43

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)