Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


FDA approva primo farmaco per scansioni della Tau nella valutazione dell'Alzheimer

FDA

La Food and Drug Administration degli USA ha approvato il Tauvid (F18 flortaucipir) per iniezione endovenosa, il primo farmaco che aiuta a visualizzare sulle scansioni una caratteristica distintiva del morbo di Alzheimer (MA) nel cervello chiamata patologia tau.


Il Tauvid è un agente diagnostico radioattivo per i pazienti adulti con decadimento cognitivo sottoposti alla valutazione per il MA. Il Tauvid è indicato per la scansione con tomografia ad emissione di positroni (PET) del cervello, per stimare la densità e la distribuzione di aggregati di grovigli neurofibrillari di tau (NFT), un marcatore primario del MA.


“Il MA è una malattia devastante che colpisce milioni di persone. Questa approvazione fornirà ai professionisti sanitari un nuovo tipo di scansione del cervello da usare nei pazienti che stanno valutando per il MA", ha detto Charles Ganley MD, direttore dell'Ufficio Medicina Specialistica nel Centro Valutazione e Ricerca sui Farmaci della FDA. “Mentre ci sono farmaci approvati dalla FDA per la scansione dell'amiloide, questo è il primo farmaco approvato per la scansione della patologia tau, una delle due caratteristiche neuropatologici del MA, e rappresenta un importante passo avanti per i pazienti con deterioramento cognitivo in fase di valutazione per la condizione”.


Due proteine ​​- tau e amiloide - sono riconosciute come caratteristiche del MA. Nei pazienti con MA, si sviluppano forme patologiche di proteine ​​tau all'interno dei neuroni del cervello, che creano grovigli neurofibrillari. Dopo che il Tauvid viene somministrato per via endovenosa, si lega ai siti del cervello associati a questa mal ripiegatura della proteina tau. Il cervello può quindi essere visualizzato su una scansione PET per identificare la presenza di patologia tau.


Attualmente, il MA può essere diagnosticato definitivamente solo con una valutazione patologica del cervello di un paziente dopo la morte (post mortem). Ci sono tre agenti di scansione omologati per la patologia amiloide post-mortem con scansioni PET.


La sicurezza e l'efficacia delle scansioni con Tauvid è stata valutata in due studi clinici. In ciascuno studio, cinque valutatori hanno letto e interpretato le scansioni con Tauvid. I valutatori non conoscevano le informazioni cliniche e hanno interpretato le scansioni come positive o negative.


Il primo studio ha arruolato 156 pazienti che erano malati terminali e che avevano accettato di sottoporsi a scansioni con Tauvid e di donare il loro cervello post-mortem. Nei 64 pazienti che sono morti entro nove mesi dalla scansione, è stata confrontata la lettura delle scansioni Tauvid dei valutatori Tauvid con le letture post-mortem di patologi indipendenti che hanno valutato la densità e la distribuzione di NFT nello stesso cervello. Lo studio ha mostrato che la lettura dei valutatori delle immagini Tauvid aveva un'alta probabilità di aver individuato correttamente i pazienti con patologia tau e una probabilità medio-alta di aver valutato correttamente i pazienti senza patologia tau.


Il secondo studio ha incluso gli stessi pazienti con malattia terminale del primo studio, oltre a 18 ulteriori pazienti con malattia terminale, e 159 pazienti con deterioramento cognitivo in fase di valutazione per il MA (la popolazione di pazienti indicata). Lo studio ha misurato la corrispondenza tra le letture Tauvid di ogni valutatore e le letture dei colleghi.


L'accordo perfetto tra lettori equivaleva a 1, mentre nessun accordo era considerato 0. In questo studio, l'accordo è stato di 0,87 in tutti i 241 pazienti. Nell'analisi di un sottogruppo separato che comprendeva gli 82 malati terminali diagnosticati dopo la morte ed i 159 pazienti con deterioramento cognitivo, l'accordo è stato di 0.90 per i pazienti nella popolazione indicata e di 0,82 nei malati terminali.


La capacità del Tauvid di rilevare la patologia tau è stata valutata in pazienti nelle fasi generalmente gravi della demenza e può essere più bassa nei pazienti in fasi precedenti di declino cognitivo rispetto ai pazienti con malattia terminale che sono stati studiati.


La maggior parte delle reazioni avverse nei pazienti che hanno avuto il Tauvid erano mal di testa, dolore al sito di iniezione e aumento della pressione sanguigna. Il Tauvid non è indicato per l'uso nella valutazione dei pazienti per encefalopatia traumatica cronica (CTE).

 

 

 


Fonte: MyChesCo (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.