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Alzheimer Europe delinea la visione futura della politica per la demenza nell'UE

Dementia as a european priorityA un seminario online del Parlamento europeo, ospitato da Sirpa Pitikäinen, MEP (Finlandia), Alzheimer Europe ha lanciato il nuovo rapporto 'Demenza come priorità europea - una panoramica politica', che fa il punto sulla politica per la demenza a livello UE e definisce le raccomandazioni per le priorità future in tutta Europa.


Poiché l'Unione Europea sta per concordare un nuovo bilancio a lungo termine e sono stati completati i dettagli dei programmi UE4Health e Horizon Europe, Alzheimer Europe riflette sulla posizione della demenza come priorità politica in Europa negli ultimi anni.


Ciò include i diversi modi in cui la politica e la ricerca della demenza sono state sostenute dalle tre istituzioni dell'UE, nonché su alcuni dei progetti importanti di coordinamento e ricerca resi possibili a seguito dei finanziamenti dell'UE.


Nel rapporto, Alzheimer Europe evidenzia anche alcune delle sue attività chiave nella campagna per il cambiamento, nonché il lavoro che ha coordinato e a cui ha partecipato, insieme alle sue consociate nazionali, per aumentare il profilo della condizione e costruire una base di prove che giustificano la priorità della demenza.


Nonostante i progressi compiuti e la conoscenza generata, il rapporto evidenzia che le persone che vivono con la demenza continuano ad avere di fronte una serie di difficoltà. Queste sfide, che riguardano anche la società più ampia, comprendono l'aumento del numero di persone con demenza (con stime di raddoppio per il 2050) e il costo sociale ed economico della demenza.


Di conseguenza, il rapporto stabilisce una serie di raccomandazioni per l'UE, delineando aree specifiche in cui la demenza dovrebbe avere la priorità nella politica internazionale sanitaria, sociale e della ricerca.


Le raccomandazioni includono:

  • dare priorità alla ricerca sulla demenza nei programmi di ricerca dell'UE (incluso Horizon Europe), fornendo un'assegnazione equa di risorse e finanziamenti per i programmi esistenti e un migliore coordinamento tra i programmi;
  • dare la priorità alla demenza nelle politiche relative alle malattie croniche, alla salute mentale e all'invecchiamento, sia a livello UE che nazionale;
  • supportare gli stati membri nel lavoro di attuazione del Piano d'Azione Globale sulla Demenza 2017-2025 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità;
  • riconoscere la demenza come disabilità e includerla nelle politiche sulla disabilità.

 

Commentando la pubblicazione del rapporto, il direttore esecutivo di Alzheimer Europe, Jean Georges, ha dichiarato:

"Alzheimer Europe ha lavorato con i suoi membri negli ultimi tre decenni per garantire che la demenza sia una priorità politica a livello europeo. Il paesaggio della politica è cambiato drasticamente durante questo periodo e abbiamo visto progressi considerevoli, poiché sia i governi nazionali che l'UE hanno dato alla demenza maggiore rilevanza all'interno delle loro politiche sanitarie e di ricerca.

"Tuttavia, c'è ancora molto da fare. L'Unione Europea e i suoi Stati membri sono a un punto cruciale di accordi storici sul bilancio dell'UE, di un programma sanitario molto ampliato e del prossimo programma di ricerca Horizon Europe. Se vogliamo usufruire della conoscenza, dell'esperienza e dei progressi acquisiti negli ultimi anni, è fondamentale che la demenza rimanga una priorità politica a livello europeo in tutta la politica sanitaria, sociale e della ricerca".

 

 

 


Fonte: Alzheimer Europe (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rapporto completo da scaricare in formato .pdf o da leggere online.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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