L'invecchiamento della popolazione è una sfida crescente per i paesi sviluppati come il Canada, con implicazioni significative per l'assistenza sanitaria e i sistemi di assistenza a lungo termine. Nei paesi dell'OCSE, si prevede che la popolazione di over-80 sarà più che doppia entro il 2050, raggiungendo il 9,8% del totale.
Questo cambiamento demografico evidenzia la crescente domanda di servizi di assistenza a lungo termine di alta qualità. Le persone anziane spesso sperimentano limitazioni nelle attività di vita quotidiana, come vestirsi, lavarsi ed eseguire le attività domestiche. Entro il 2050, la metà degli over-65 nelle nazioni OCSE dovrebbe segnalare alcune limitazioni nella vita quotidiana e si prevede che i casi di demenza raggiungano 42 milioni.
Man mano che cresce il numero di anziani che necessitano di cure, la domanda di servizi di assistenza a lungo termine presenterà sfide finanziarie significative sia per gli individui che per i governi. Comprendere i fattori economici e demografici che guidano le esigenze di assistenza a lungo termine, nonché le loro implicazioni, è cruciale per costruire un sistema di assistenza più equo e robusto.
Le persone a basso reddito sono doppiamente penalizzate
La ricerca ha dimostrato che l'aspettativa di vita, anche se aumentata, è distribuita in modo non uniforme tra i gruppi socioeconomici. Fattori come età, etnia, genere, reddito e istruzione hanno un ruolo significativo nel determinare la longevità. In Canada, gli uomini nel 5% superiore di reddito vivono, in media, l'11 % in più rispetto a quelli nel 5% inferiore. Per le donne, il divario di longevità tra quelle con reddito più alto e più basso è di 3,6 anni. Questi risultati sono coerenti con la ricerca di altri paesi, compresi gli Stati Uniti.
Tuttavia, la ricerca sul rapporto tra reddito e perdita di autonomia è ancora limitata. Alcuni studi suggeriscono che uno stato socioeconomico basso è associato a esiti di salute più scadenti e tassi di disabilità più elevati tra gli anziani. In GB e in USA, gli individui nel terzo inferiore di distribuzione della ricchezza vivono da 7 a 9 anni in meno senza disabilità rispetto a quelli del terzo superiore. Allo stesso modo, in Europa, le persone meno ricche hanno una maggiore probabilità di diventare dipendenti e di rimanerlo più a lungo.
Comprendere queste disparità socioeconomiche è cruciale per modellare le politiche pubbliche e identificare quali gruppi sono più vulnerabili. Gli individui a basso reddito sono doppiamente penalizzati: hanno più probabilità di aver bisogno di cure a lungo termine, e sono meno equipaggiati finanziariamente per sostenere i costi associati. Di conseguenza, le politiche pubbliche di assistenza a lungo termine dovrebbero dare la priorità al sostegno di individui a basso reddito, poiché le persone più ricche possono permettersi più facilmente l'assistenza.
I canadesi ad alto reddito vivono più a lungo
La nostra ricerca ha esplorato la relazione tra longevità, dipendenza e reddito usando i dati di un sondaggio del 2016 su 2.000 canadesi da 50 a 69 anni di età. I dati hanno combinato quanto auto-riferito con dati oggettivi sulla probabilità di vivere fino a 85 anni, sviluppando limiti nelle attività di vita quotidiana o entrando in una casa di cura. Le risorse finanziarie sono state misurate attraverso le dichiarazioni su reddito e risparmi.
I nostri risultati mostrano che i canadesi con redditi più elevati hanno maggiori probabilità di vivere fino a 85 anni e hanno meno probabilità di diventare dipendenti. Dopo aver controllato diversi fattori socioeconomici, abbiamo scoperto che ogni aumento dell'1% del reddito era associato a quanto segue:
- un aumento di quasi il 5% della probabilità di sopravvivenza;
- una riduzione dell'1% della probabilità di limiti nelle attività di vita quotidiana;
- una riduzione del 2% della probabilità di entrare in una casa di cura a lungo termine.
La relazione tra reddito e dipendenza era particolarmente forte tra gli individui nel terzo superiore della distribuzione del reddito. Ciò suggerisce che le risorse finanziarie hanno un ruolo significativo nell'allungare la vita e nel mantenere l'indipendenza quando si invecchia.
È interessante che, nonostante la minore probabilità obiettiva di aver bisogno di assistenza in casa di cura, gli individui a reddito più elevato auto-percepivano di avere maggiori probabilità di richiederla. Un aumento dell'1% del reddito è stato associato ad un aumento del 4% della probabilità auto-segnalata di entrare in una casa di cura, anche se la probabilità effettiva che accadesse diminuiva del 2%. Questa discrepanza può essere spiegata dalle persone più ricche che considerano altri fattori, come le loro risorse finanziarie e la possibilità di ricevere cure a casa da un caregiver professionista.
È necessario un supporto mirato
Le relazioni socio-demografiche del nostro studio hanno importanti implicazioni per progettare politiche eque di assistenza a lungo termine. Gli individui più ricchi tendono a vivere più a lungo e spesso sono meno dipendenti, il che significa che si trovano in una posizione migliore per pagare le spese di assistenza a lungo termine. Dall'altra parte, gli individui a reddito basso hanno maggiori probabilità di diventare dipendenti e possono sperimentare una maggiore tensione finanziaria se devono pagare i costi di assistenza a lungo termine per un periodo prolungato, portandoli potenzialmente alla povertà.
I nostri risultati raccomandano ai governi di adottare politiche redistributive per cure a lungo termine, che potrebbero comportare la fornitura di ulteriori sussidi rivolti agli anziani a basso reddito, come misura preventiva o quando diventano dipendenti. Questo approccio si allinea alla proposta presentata nel 2015 dal ministro della Sanità del Québec Réjean Hébert, che ha suggerito di implementare una 'assicurazione di autonomia' per aiutare i pensionati al di sopra di una certa età a gestire i costi di assistenza a lungo termine.
Le politiche redistributive sono fondamentali non solo perché gli individui a basso reddito hanno meno risorse finanziarie, ma anche perché hanno una maggiore probabilità di dipendenza. Senza supporto mirato, queste persone potrebbero essere lasciate in difficoltà per permettersi le cure di cui hanno bisogno. Progettare politiche che riconoscono queste disparità può aiutare a garantire un sistema di assistenza a lungo termine più equo e sostenibile.
Fonte: Marie-Louise Leroux (prof.ssa di scienze economiche) e Marie Connolly (prof.ssa di economia), Università del Quebec di Montreal
Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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