Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Featured

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari non sai cosa sta causando la perdita di memoria e temi lo scenario peggiore. Potresti pensare: "Se è demenza, non c'è niente che posso fare, giusto?" Sbagliato!


Dall'altra parte, puoi notare i segni di perdita di memoria nel tuo caro e ignorarli pensando: “Ognuno sperimenta una perdita significativa di memoria quando invecchia, giusto?” Sbagliato!


Ho visto molti individui e famiglie rimandare una valutazione per identificare cosa sta causando la perdita di memoria, per i motivi di cui sopra e tanti altri. Ma rimandare quella valutazione può essere più dannoso che utile.


In questo post, elenco sette benefici della diagnosi precoce per patologie di demenza. In realtà c'è molto che possiamo fare per rendere più facile la tua vita e quella del tuo caro con demenza, e la diagnosi precoce è fondamentale.

 

1. Fornisce una spiegazione dei cambiamenti nel cervello

La diagnosi precoce fornisce una spiegazione per quello che potrebbe essere la causa della perdita di memoria e mette da parte il disagio. Senza una spiegazione di quello che sta succedendo, sei lasciato con domande e difficoltà. Ottenere una valutazione della perdita di memoria e chiarire se il tuo caro ha o meno un disturbo di demenza, dà una spiegazione reale ai segni e ai sintomi che sta sperimentando.

 

2. Permette alla persona con demenza di prendere presto decisioni su quello che vuole per il suo futuro

La diagnosi precoce di un disturbo di demenza permette alla persona con demenza di decidere presto quello che vuole per il suo futuro. La tempistica rende più probabile che la persona con demenza sarà in grado di partecipare alle decisioni finanziarie e legali, e di esprimere i suoi desideri per il futuro, mentre ha ancora la capacità di farlo. Fornisce una pista per fare conversazioni familiari importanti che puoi non riuscire più a fare in seguito.

 

3. Migliora l'accesso all'assistenza medica e mentale

La diagnosi precoce aumenta la probabilità che la persona cara avrà un accesso migliore all'assistenza medica e mentale. Purtroppo, non esiste una cura per la demenza in questo momento, ma ci sono alcuni farmaci che possono aiutare a rallentare il suo progresso. E sono più efficaci quando iniziano nelle prime fasi della malattia. E sì, la demenza è una malattia. Non è una parte normale dell'invecchiamento. Non è una cosa tipica che accade nel cervello. Si tratta di una malattia. E così, se un farmaco è preso all'inizio del processo, può rallentare la velocità con cui la malattia si muove, migliorando la qualità della vita per la persona con demenza.

 

4. Tassi migliori di sopravvivenza

La diagnosi precoce di un disturbo di demenza ha dimostrato non solo di migliorare la qualità della vita, ma di aumentare la probabilità che la persona con demenza viva più a lungo. Quindi non solo avrà una migliore qualità di vita, ma avrà una qualità migliore di vita, più a lungo.

 

5. Abbassa i tassi di istituzionalizzazione più avanti nel decorso della malattia

La ricerca mostra una probabilità inferiore del 20% di vivere in un reparto di terapia della memoria o in una casa di cura quando c'è la diagnosi precoce di un disturbo di demenza. Naturalmente, questo ha benefici finanziari ed emotivi enormi per tutti i soggetti coinvolti.

 

6. Dà alla persona con demenza e ai familiari il tempo per adattarsi e venire a patti con la diagnosi

La diagnosi precoce dà la persona con demenza e ai familiari il tempo per adeguarsi e accettare la diagnosi e tutte le esigenze dell'assistenza. Quando ho iniziato a lavorare con gli anziani, ero ingenua sui disturbi di demenza. Ho subito imparato che è una delle condizioni più dolorose da curare. C'è una perdita ambigua enorme. Si perde la persona cara a poco a poco. È devastante. Prima c'è la diagnosi nel processo di malattia, più è probabile che i familiari si regolino e vengano a patti con la malattia e la perdita. La diagnosi precoce permette di fare un passo alla volta nel ruolo del caregiver, piuttosto che essere gettati nella mischia.

 

7. Riduce il rischio del caregiver di sviluppare ansia e depressione

La diagnosi precoce di demenza riduce il rischio che tu, il caregiver, sviluppi ansia e depressione che, secondo la ricerca, i caregiver di demenza sperimentano con i tassi più alti. La diagnosi precoce aiuta a ridurre tale rischio. Quindi prima la persona cara viene diagnosticata, più tempo ti dà per adattarti. E quando sei più abile ad adattarti, diventi più competente nel fornire assistenza ... e avrai meno probabilità che si verifichino problemi psicologici, come ansia e depressione, sia nel breve che nel lungo termine.

 

Vantaggio extra: aiuta a capire il paesaggio del caregiving e a preparare le risorse

C'è un vantaggio in più nella diagnosi precoce. Ti aiuterà a capire il paesaggio del caregiving e tutte le risorse di cui avrai bisogno per assistere la persona cara con demenza. Risorse come i programmi diurni per adulto, l'assistenza della sanità pubblica, la cura della memoria, le comunità di assistenza post-pensionamento continue.


Quando si entra nel caregiving della demenza, si vive in un mondo completamente nuovo. L'identificazione precoce del processo di demenza ti dà il tempo di conoscere quel mondo e ti dà il tempo di raccogliere informazioni e risorse in vista di quando ne avrai bisogno, così da essere più preparato.


Come puoi vedere, ci sono molte ragioni per perseguire la diagnosi precoce di un disturbo di demenza. Se il tuo caro sta dimostrando o esibendo problemi di memoria, sei pregato di prenderli sul serio.


Puoi aiutare incoraggiando la persona cara a fissare un appuntamento con il suo fornitore di cure primarie, che valuterà se ciò che la persona cara sta vivendo è qualcosa che può essere corretto / gestito (come la deficienza di vitamina B-12 o i problemi di sonno), o punta nella direzione di un disturbo di demenza e raccomanderà specialisti per una valutazione specialistica di demenza.

 

 

 


Fonte: Regina Koepp PsyD/ABPP (psicologa clinica e gerontologa) in Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: J. Rasmussen, H. Langerman. Alzheimers Disease. Why we need early diagnosis. Degener Neurol Neuromuscul Dis., 24 Dec 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.