Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Domenico Praticò: Alzheimer, la battaglia del nostro tempo

Nonostante il numero di persone a cui viene diagnosticata la malattia di Alzheimer sia in crescita esponenziale, la battaglia per riformulare le percezione della malattia e le parole che utilizziamo per parlare della malattia non è stata ancora vinta, come quella contro la malattia stessa. 

senior people with bicycles Image by Freepik

Non molto tempo fa, la malattia di Alzheimer (MA) si nascondeva in bella vista. Nonostante la sua alta prevalenza, questa malattia devastante è stata praticamente ignorata per decenni. Per fortuna negli ultimi anni, c'è stato un cambiamento nell'atteggiamento e nel pensiero generale sulla malattia. Dobbiamo lavorare non solo per trovare trattamenti e una cura per la MA, ma anche per riformulare le percezioni e il modo in cui ne parliamo.


Credo che ci troviamo ora a una svolta storica che richiede un cambiamento radicale nella nostra mentalità. Ecco alcuni obiettivi:

  • Migliorare la vita di chi vive con la demenza
  • Non dimenticare mai che una persona che vive con la demenza è sempre la stessa persona, ma è la stessa persona che vive con una malattia.
  • Tieni presente che la demenza non è una condanna a morte, ma uno stile di vita


Soltanto quando accetteremo queste nozioni e adotteremo una corretta disposizione d'animo potremo finalmente affrontare lo stigma che è associato con la malattia. Solo dopo la scomparsa dell'attore Gene Wilder, abbiamo saputo che soffriva di MA. Altri personaggi pubblici come Pat Summit e Dean Smith, due leggendari allenatori di basket universitario, si sono ritirati dalla vita pubblica a causa della malattia.
Al contarrio Michael J. Fox e Lance Armstrong hanno attirato un'incredibile attenzione pubblica in quanto coraggiosi portavoce del morbo di Parkinson e del cancro, usando le proprie vite come esempi di come convivere e affrontare queste malattie.


Spesso, chi è affetto da MA si nasconde; mentre chi è affetto da cancro si manifesta. È un peccato che la nostra società offra narrazioni così sbilanciate su queste diverse malattie. Non possiamo sapere quale sarebbe stata la risposta del pubblico se Gene Wilder avesse deciso di parlare e diventare il volto pubblico della MA. La società avrebbe ascoltato? Allo stesso tempo, dobbiamo rispettare e abbracciare la scelta di un individuo su cosa e come condividere.


È difficile prevedere le nostre reazioni socio-culturali perché noi come società siamo imprevedibili, soprattutto nel modo in cui vediamo le malattie degenerative che comportano evidenti cambiamenti nel comportamento e nelle attività. Ma abbiamo la possibilità di fare la nostra parte, cambiare atteggiamenti e la maniera di conversare sulla malattia.


Ecco perché l'idea di "vivere con l'Alzheimer" è così profonda e rivoluzionaria. Il linguaggio che utilizziamo per descrivere una malattia ha conseguenze enormi e plasma il modo in cui noi, a livello personale e della società nel suo complesso, pensiamo alla MA e reagiamo ad essa. Considerate il linguaggio del cancro: lo "combatti", "fai la guerra al cancro" e "tieni testa al cancro". Non ci sono termini equivalenti per la MA. Non parliamo di una "guerra" contro di essa, né conosciamo il nome di individui 'pubblici' che ci convivono o combattono e affrontano la MA.


Le persone con diagnosi di MA spesso si ritirano dalla vita pubblica. Sfortunatamente, uno degli aggettivi più comuni per descrivere una persona con demenza - demente - è offensivo, poco lusinghiero e allusivo di debolezza. Quindi, se necessario, rimodelliamo le nostre prospettive sulla MA, a partire da come la descriviamo, o ci riferiamo ad essa.


Controlliamo sempre le parole che scegliamo prima di pronunciarle. Quando ne parliamo, facciamo riferimento alla "battaglia contro l'Alzheimer". Eliminiamo termini e frasi negative. E, cosa più importante, ricordiamoci sempre che coloro che combattono la malattia meritano il nostro rispetto e sostegno.


Le nostre parole plasmano le nostre percezioni, e le nostre percezioni hanno in definitiva il potere di plasmare le percezioni di tutti coloro che tocchiamo. Combattiamo insieme questa guerra con l'obiettivo di trovare una cura. Coinvolgiamo sempre più persone in questa crociata.

 

 

 


Fonte: Domenico Praticò in Pratico Lab

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)