Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La voce di Alexa può 'angosciare profondamente' i pazienti di demenza

Alexa, l'assistente vocale di Amazon dotato di Intelligenza Artificiale (AI), può provocare "angoscia profonda" nei pazienti con demenza allarmati dalla sua voce robotica non familiare, secondo la denuncia di una organizzazione di esperti.


Anche se gli aiutanti digitali a comando vocale (che includono anche Assistant di Google e Siri di Apple) sono diventati comuni nelle case, non si adattano necessariamente agli utenti con disabilità o malattie.


Un rapporto di Doteveryone, una organizzazione che intende promuovere la tecnologia responsabile, sostiene che i promemoria parlati per l'assunzione di farmaci possono causare angoscia nelle persone con demenza, mentre le persone che hanno avuto un ictus o hanno difficoltà di apprendimento possono non essere in grado di formulare le domande come può capire l'AI degli apparecchi.


Le persone disabili che si affidano ai sistemi domestici intelligenti (che possono sbloccare porte o finestre e regolare le luci) potrebbero essere in pericolo a seguito di un'interruzione di corrente, un attacco informatico o un mancato pagamento.


La relazione chiede che sia stabilita una solida strategia per l'assistenza innovativa che usa la tecnologia in modo responsabile, per supportare un'assistenza sociale sostenibile, efficace ed equa.


Le sue raccomandazioni includono una nuova strategia nazionale di dati per la NHSX (l'unità creata dal governo per trasformare in senso digitale l'assistenza sanitaria e sociale), progettata per misurare il benessere dei singoli e delle comunità, e la fondazione di un Royal College of Carers (scuola superiore dei caregiver) per dotare di competenze tecnologiche la forza lavoro dell'assistenza.


Il rapporto suggerisce che anche Enablement Panels (=comitati di abilitazione) gestiti da e per disabili, caregiver e famiglie, potrebbero contribuire a contrastare la cultura dell'ageismo e sostituirla con una cultura incentrata su chi ha un corpo.


Martha Lane Fox, imprenditrice tecnologica, presidente e fondatrice di Doteveryone, ha detto che le carenze nel nostro attuale sistema di assistenza sono "troppo dolorosamente evidenti":

"Troppo spesso tecnologia e umanità sono collocate una contro l'altra. Nel peggiore dei casi, la tecnologia trasforma le persone, e tutta la meravigliosa complessità disordinata della loro vita, in una lista meccanizzata di lavori da fare più velocemente ed economicamente possibile.

"Non deve essere così. L'automazione non deve precludere l'empatia. Mettendo al centro delle decisioni le esigenze, le abilità e le relazioni delle persone che si prendono cura, e le persone che si affidano alle cure, la tecnologia può supportare tutti per creare un sistema di cura migliore".


Circa il 30% del lavoro attualmente svolto da personale adulto dell'assistenza sociale potrebbe essere eseguito da macchine, con un risparmio stimato di £ 6 miliardi per l'economia, secondo l'Institute of Public Policy Research.


Tuttavia, la tecnologia deve essere implementata in modo responsabile per evitare di compromettere la qualità delle cure che ricevono i pazienti, aggiunge il rapporto.

 

 

 


Fonte: Rhiannon Williams in iNews (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)