Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Integratori naturali possono essere contaminati, o mancare degli ingredienti indicati

Più di due terzi degli americani prendono integratori alimentari. Nella stragrande maggioranza (l'84%), i consumatori  sono certi che i prodotti sono sicuri ed efficaci.


Non dovrebbero essere così fiduciosi.


Sono un professore di farmacia pratica all'Università del Connecticut. Come descritto nel mio nuovo studio pubblicato su Annals of Pharmacotherapy, i consumatori corrono dei rischi reali se usano gli integratori dietetici non verificati da laboratori esterni affidabili.

 

Quali sono i rischi?

Alcuni metalli pesanti, che sono noti per causare il cancro, la demenza e fragilità delle ossa, contaminano molti integratori dietetici. Uno studio su 121 prodotti ha rivelato che il 5% di loro superava il limite di sicurezza nell'assunzione giornaliera di arsenico. Il 2% aveva eccesso di piombo, cadmio e alluminio; e l'1% aveva troppo mercurio. Nel giugno 2019, la Food and Drug Administration ha sequestrato 300.000 flaconi di integratori alimentari, perché le pillole contenute avevano un eccesso di piombo.


Non è rara la contaminazione batterica e fungina negli integratori alimentari. In una valutazione, i ricercatori hanno trovato batteri in tutti i 138 prodotti che hanno analizzato. In molti degli integratori c'erano anche funghi tossici, e numerosi prodotti superavano i limiti di accettabilità stabiliti dalla US Pharmacopeia. La contaminazione da funghi negli integratori dietetici è stata collegata a danni gravi del fegato, dell'intestino e dell'appendice.


Nel biennio 2017-18, decine di persone sono state ricoverate con avvelenamento da salmonella dopo l'ingestione di kratom, un oppiaceo naturale a forte dipendenza. Trentasette dei prodotti kratom studiati erano contaminati.


Alcuni integratori alimentari contengono farmaci, ma i produttori non divulgano tali informazioni ai consumatori. Spesso, i farmaci nascosti sono sperimentali e, in alcuni casi, sono ritirati dal mercato perché sono pericolosi. Centinaia di prodotti per perdita di peso, erezione sessuale e aumento dei muscoli sono adulterati con sostanze inferiori o nocive.


A volte pensi che l'erba che stai acquistando contenga poco o nessun principio attivo. Occasionalmente, quell'erba viene sostituita con un'altra.


Le conseguenze per i consumatori sono notevoli. Quando i produttori hanno sostituito l'erba Stephania tetrandra con l'erba Aristolochia fangchi nel 2000, più di 100 pazienti hanno sviluppato gravi danni ai reni; altri 18 hanno avuto cancro ai reni o alla vescica. Anche se l'erba è ormai vietata negli Stati Uniti, un'indagine del 2014 ha trovato l'Aristolochia fangchi nel 20% dei prodotti cinesi a base di erbe venduti su internet.


In una valutazione di prodotti CBD, la quantità promessa di CBD solo era presente sono nel 12,5% di liquidi di vaporizzazione, nel 25% delle tinture e nel 45% degli oli  Nella maggior parte dei casi ne avevano molto meno. Alcuni prodotti CBD avevano abbastanza THC da mettere l'utente in pericolo di essere accusato di possesso illegale di marijuana.


Imbarazzato da un'indagine dell'Ufficio del Procuratore Generale di New York, che suggeriva un sotto-dosaggio diffuso e fraudolento di principi attivi negli integratori alimentari, l'azienda CVS pharmacies ha analizzato 1.400 prodotti che in precedenza vendeva nei suoi negozi. Il 7% (circa 100 prodotti) non ha superato l'esame, con il risultato di richiedere aggiornamenti alle informazioni nutrizionali o la rimozione del prodotto dagli scaffali.

 

Che cosa dovrebbero fare i consumatori?

La legge Dietary Supplement Health and Education Act del 1994 consente ai produttori di vendere integratori alimentari senza fornire alla FDA le prove della loro qualità. Al contrario è compito della FDA dimostrare che un prodotto non è sicuro e toglierlo dal mercato. È un compito incredibilmente impegnativo, e del tutto inadeguato. Ma è improbabile che cambi.


Nel frattempo, consiglio ai consumatori di non acquistare integratori che mancano della verifica da uno dei tre laboratori indipendenti molto qualificati: la già citata United States Pharmacopeia, la National Science Foundation e ConsumerLabs.com. La United States Pharmacopeia è un'organizzazione che fissa gli standard di riferimento e di qualità per la prescrizione di farmaci e di cibo negli USA; la National Science Foundation è un organismo scientifico governativo che sponsorizza la ricerca scientifica di base; e ConsumerLabs.com è una società fondata per verificare la qualità del prodotto per i consumatori che sono membri paganti.


Questi laboratori effettuano un'analisi iniziale e quindi fanno valutazioni improvvise periodiche dei prodotti; quelli con la giusta quantità di principio attivo, e senza contaminazione o alterazione, possono mettere il sigillo di United States Pharmacopeia, National Science Foundation e ConsumerLabs.com sui loro flaconi. La CVS ha annunciato che tutti i prodotti venduti nei propri negozi d'ora in poi dovranno fornire alla società la prova di qualità. Altri rivenditori importanti dovrebbero seguire l'esempio.


Alcuni produttori eseguono test di qualità e mettono i certificati delle analisi sui loro siti web. Ma spesso non si conosce l'autonomia del laboratorio, e le sue norme. A volte, i laboratori possono scegliere un metodo di prova inadeguato, intenzionalmente o meno. A volte essi svolgono il test in modo non corretto, o semplicemente inventano i risultati.


Poiché la FDA non può proteggere pienamente l'utente dai problemi di qualità degli integratori alimentari - almeno non adesso - è necessario proteggersi. Anche se una celebrità o “guru della salute” raccomanda un prodotto, questo non significa che sia di alta qualità. Prima di mettere qualsiasi integratore nel tuo corpo, chiedi le prove.

 

 

 


Fonte: C. Michael White, professore e direttore del Dipartimento di Pratica Farmaceutica all'Università del Connecticut

Pubblicato su The Conversation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)