Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Carol Bursack: Mentre la demenza avanza negli anni diventa meno importante determinarne il tipo

John Strudwick A Golden Thread KlothoJohn Strudwick, A Golden Thread, le 3 moire: Cloto, la più giovane, filava lo stame della vita, Lachesi girava il fuso, stabiliva quanto filo spettasse a ogni uomo e decideva le sorti della vita che stava filando e Atropo ("inflessibile"), la più vecchia, che, con lucide cesoie, lo recideva, inesorabile.

Cara Carol: Mia madre ha 96 anni. Era piuttosto acuta fino quando ne aveva 90, ma da allora le sue condizioni si sono gradualmente deteriorate fino a dove vive ora contenta nel suo piccolo mondo. Mio fratello vorrebbe che tutto sia spiegato in dettaglio, quindi vuole che la mamma venga valutata per determinare la causa dei suoi sintomi di demenza. Mi sono informata sui test, ma sembrano inutili per una 96enne e il processo la renderebbe esausta e arrabbiata. Non è come se ci fosse un trattamento magico che potrebbe girare tutto sottosopra, quindi è importante sapere che tipo di demenza ha?- SD

 

Cara SD: Sebbene sia triste che le condizioni di tua madre siano peggiorate, sembra che sia andata eccezionalmente bene fino alla vecchiaia. Il fatto che tua madre sia contenta è un'enorme benedizione, senza dubbio enfatizzata dalla tua dedizione.


La maggior parte della demenza è il risultato di una malattia neurodegenerativa sottostante, con l'Alzheimer come la più comune. Tuttavia, proprio dietro ci sono le demenze vascolare, frontotemporale, da corpi di Lewy e da Parkinson. Ce ne sono molte altre, ma queste sono le più comuni. I cambiamenti del cervello che causano la demenza iniziano almeno 10 (alcuni dicono 20) anni prima dei sintomi.


Sebbene siano disponibili test rapidi in studio, per determinare accuratamente il tipo di demenza, le persone devono sottoporsi all'esame di un neurologo. I test possono essere importanti per le persone più giovani, per la possibilità che possano avere qualcosa di curabile o addirittura reversibile. Inoltre, per la demenza da corpi di Lewy, c'è la possibilità che la persona possa ricevere farmaci che sarebbero controproducenti o addirittura pericolosi. I sintomi di demenza da corpi di Lewy di solito appaiono tra i 50 e gli 85 anni.


Tuttavia, i neurologi spesso affermano che tutti quelli con sintomi di demenza dovrebbero avere tutte le scansioni e i test per determinare il tipo e offrire il miglior trattamento. Questo è un buon consiglio in teoria e, come detto, importante per quelli più giovani. Tuttavia, questi test e valutazioni richiedono ore e spesso appuntamenti multipli. Inoltre, sono spesso richieste scansioni e talvolta viene prelevato liquido spinale.


Pochi di noi vogliono vedere questo test rigorosi in un 96enne quando i trattamenti disponibili sono utili solo nelle prime fasi e, come hai detto, non esiste una cura magica. Considerando l'età di tua madre, fintanto che il suo neurologo non vede sintomi che indicano la demenza da corpi di Lewy, è improbabile che i test cambierebbero qualcosa per quanto riguarda il suo trattamento.


Ecco una citazione da Beyond Alzheimer scritta da Leslie Kernisan MD:

"... Quindi, non è chiaro per me perché è prezioso cercare di identificare il tipo di demenza, a meno che non si partecipi a uno studio di ricerca. Inoltre, una volta che le persone hanno circa 80 anni, è molto probabile che abbiano una demenza mista".


Secondo me, ciò che è importante per tua madre è continuare ad amarla, connettersi con lei unendosi a lei nel suo mondo e fornendole la migliore qualità di vita che può avere. Sembra che tu stia già riuscendo con questo approccio, SD. È fortunata ad averti.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.