Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Incontrare l'Alzheimer al MoMA

MoMA Alz 3Il quadro: è Martedì, giorno di chiusura al pubblico al Museo di Arte Moderna di New York (MoMA), e tuttavia sono nelle sue sale circondata da Van Gogh, Dalis, e Cézanne.

E' uno di quei "momenti di vita" ormai impressi nella mia mente.


Non ci sono folle o distrazioni, solo sette accompagnatori, i loro coniugi e genitori affetti da demenza e una guida del Museo, tutti stanno animatamente discutendo il quadro molto astratto di Picasso "La bagnante seduta". Seated Bather, 1930L'educatore: "Perché Picasso sceglie di dipingere in questo modo? Non c'è tronco nè cervello. Che cosa vedi?"

"Una donna cava", dice un uomo con Alzheimer. "Una donna con la testa vuota", dice un altro. "Che ragazza sexy!", continua. Ci possono essere risate, ma questo è un approccio serio per migliorare la vita dei caregivers e dei loro coniugi e genitori [con cognizione] deteriorata.


Il Progetto Alzheimer del MoMA [Meet Me at the MoMA = Incontriamoci al MoMA], programma libero mensile di 1,5 ore, che attira circa 90 partecipanti alla volta (divisi in sei gruppi), è uno dei molti programmi di tali musei in tutto il paese e all'estero. L'ARTZ (Artisti per l'Alzheimer) ha creato un programma per il Louvre e per la National Gallery in Australia, e gestisce anche visite gratuite settimanali nei 6 musei del Massachusetts.


Senza dubbio, è una sfida per l'educatore. Le persone sono in diverse fasi dell'Alzheimer (anche se i programmi sono orientati a quelli con decadimento cognitivo lieve). Dice Laurel Humble del MoMA: "Bisogna stare all'erta. Alcune risposte non hanno senso. C'è una discreta quantità di lavoro per mantenere la conversazione coesa. Devo ripetutamente ritornare sul punto". Non che sia importante. Come caregiver, avere una tale esperienza significativa è una rarità. Queste iniziative sono una pausa dal tran-tran quotidiano tra caregiver e paziente.

MoMA Alz 2
Uno studio dell'Università di New York sul programma MoMA ha scoperto altri vantaggi: un'impulso all'autostima e all'umore positivo che può durare diversi giorni dopo una visita, per il paziente con Alzheimer. E i caregivers? I ricercatori hanno scoperto che si sentono meno soli socializzando con altri che affrontano l'Alzheimer. Inoltre, stanno facendo qualcosa per se stessi; ricordate, non sono il meglio nel prendersi cura di se stessi.


"E' la mia ancora di salvezza, il mio sostegno di vita"
, dice un frequentatore abituale dei programmi del MoMA. "Senza di essi, non credo che potrei farcela. Il programma è intellettualmente stimolante per me e per mio marito. Non si tratta solo di guardare dei quadri belli. Entrambi arriviamo ad usare la mente".


Ho incontrato Tania Becker, che ha appena lanciato il programma "Arts 4 Alzheimer's" al Museo Columbus a Columbus in Georgia. Ecco cosa dice: "Sono così impegnati! A volte, quando esco, non riesco a distinguere tra la persona con Alzheimer e il caregiver!".

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

 


Pubblicato da Sally Abrahams su AARP il 2 febbraio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)