Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cosa fare quando tuo marito non ti riconosce?

Il sito ha ricevuto questa domanda: "Mia madre si occupa di mio padre e lei vorrebbe sapere cosa fare quando lui le chiede molte volte al giorno di chiamargli la moglie. E lo chiede anche ad altre persone. Va bene correggerlo per dirgli che lei è sua moglie? Come gestire questa situazione?"

Risponde Vicki de Klerk-Rubin.
E' molto doloroso non essere riconosciuta, dopo molti, molti anni di matrimonio. Non è solo la perdita del marito, ma si percepisce la negazione totale di quegli anni insieme. Per molte persone, questa è una delle situazioni più difficili da gestire e affrontare. Tuo marito ti guarda dritto e ti chiede per favore di chiamare sua moglie.

Come insegnante di Validation* (Convalida), ho affrontato la questione e la situazione molte volte. Supponendo che questo uomo abbia l'Alzheimer ad esordio tardivo e non qualche altra forma di demenza, possiamo considerare diverse cose.

Principio #9 di Validation. Gli anziani confusi e disorientati vivono su diversi livelli di consapevolezza, spesso allo stesso tempo. Ciò significa che a qualche livello profondo di 'conoscenza', questo uomo sa che sua moglie è invecchiata insieme a lui e lei è lì. Quindi, non si dovrebbe mai mentirgli dicendo: "Bene, adesso la chiamo e arriverà più tardi". L'uomo saprebbe a qualche livello che questo non è vero e potrebbe smettere di comunicare o arrabbiarsi.

Principio #5. C'è una ragione dietro il comportamento delle persone molto anziane confuse e disorientate. Quale potrebbe essere il motivo del comportamento di quest'uomo? Posso pensare a molte cose diverse, ma c'è n'è una che è emersa in altri casi. Se il bisogno di quest'uomo di essere utile e produttivo nel mondo è stato frustrato, avrebbe potuto facilmente essere entrato in una realtà personale, dove è più giovane e ancora in forma. In quel mondo, la moglie è più giovane, come era 40 anni fa. Questa donna anziana di fronte non sembra per nulla simile al partner bello immaginato con l'occhio della mente. Se lo confronti con la realtà, egli molto probabilmente non ti ascolterà, si ritirerà o si arrabbierà. Ricorda, non può cambiare. Solo tu puoi cambiare il modo di rispondere. Se vuoi mantenere un rapporto caldo e amorevole, questo deve avvenire all'interno del suo mondo.

Considerando questi pensieri, cosa puoi fare? Il primo passo è quello di mettere da parte i sentimenti feriti, la rabbia e la frustrazione. Respira profondamente, ritrova un equilibrio. Osserva veramente tuo marito (o padre). Che emozioni gli vedi in faccia? È preoccupato, arrabbiato, triste? Poi domandati cosa sta succedendo. Esplora il suo mondo.

Per esempio, se la faccia di tuo marito sembra preoccupata, il tono di voce tirato e il linguaggio del corpo teso: "Sembri molto preoccupato per tua moglie. Cosa sta succedendo? Cosa è successo?" Usa domande aperte: chi, cosa, dove, quando e come. Evita l'uso del 'perché', in quanto richiede una risposta cognitiva che la persona di solito non può dare. Probabilmente questi pochi consigli ti permetteranno di continuare a comunicare con tuo marito e condividere alcuni momenti amorevoli.

 

(*)Validation (convalida) è un metodo per comunicare con persone molto anziane a cui è stato diagnosticato l'Alzheimer a insorgenza tardiva; il metodo utilizza un atteggiamento rispettoso ed empatico, accetta che la persona che si trova nella fase finale della vita possa risolvere i problemi non risolti per morire in pace e si avvale di tecniche verbali e non verbali per consentire la connessione con quella persona in quel momento.

 


Vicki de Klerk-Rubin è nel consiglio di amministrazione del Validation Training Institute e insegnante certificata di tale disciplina. Ha conseguito il diploma di laurea dell'Università di Boston, un MBA presso la Fordham University ed è RN addestrato in Olanda. Dal 1989, la signora de Klerk ha tenuto seminari, conferenze e corsi di formazione di Validation in tutta Europa, Giappone e Stati Uniti. Per ulteriori informazioni vedere il sito Validation Training Institute.

Pubblicato su Alzheimer's Reading Room il 7 marzo 2011 Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)