Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le festività sono difficili per chi ha una demenza e per la famiglia

La professoressa associata Rita Jablonski PhD, dell'Università dell'Alabama di Birmingham, ha una lista di accorgimenti per i caregiver familiari, che possono rendere più facili le cose per tutti durante le prossime festività o vacanze:

  • Studia piani di viaggio realistici. Il trasporto pubblico con una persona affetta da demenza può avere conseguenze drammatiche, ma se viaggi con lei, concediti molto tempo per spostarti nell'aeroporto, nella stazione ferroviaria, ecc. E sii pronta/o a partenze ritardate, soste e cancellazioni. Informati dove sono disponibili i servizi igienici per famiglie in tutte le soste, se possibile. Alcuni caregiver familiari hanno stampato dei biglietti da visita che dicono «Per favore sii paziente con il mio caro, perché ha la demenza», da distribuire secondo necessità. È meglio limitare il viaggio e ridurre il più possibile i periodi di tempo in ambienti non familiari per la persona con demenza.
  • Attieniti al programma. Aderire a un programma dà alla persona affetta da demenza un certo tipo di prevedibilità, quindi fai dei piani conseguenti. Se intendi coinvolgere la persona in un evento o un'attività familiare, prova a organizzarlo in un momento del giorno che va bene per lei. Prevedi periodi di riposo per la persona cara, soprattutto nei momenti in cui può essere irritabile o a disagio, ed accertati che possa andare a dormire allo stesso modo e alla stessa ora.
  • Evita il disordine. Assicurati che le decorazioni natalizie - anche quelle di famiglia che sono usate da generazioni - non mettano in pericolo la persona cara. Assicurati che tappetini per le vacanze e cavi elettrici non diventino pericoli per il viaggio. Non posizionare schermi di grandi dimensioni in aree che potrebbero confondere la persona con demenza. Se la persona amata aiuta con la decorazione, assicurati che non nasconda le cose dove non possono essere trovate.
  • Evita l'alcol. Come regola generale, evita il consumo di alcol da parte di persone con demenza, ma se è loro permesso bere, ricordati che può influire sulla qualità del sonno, quindi preparati a risvegli improvvisi. Inoltre, visto che l'alcol spesso prevale nei ritrovi delle feste, controlla il numero di bevande che la persona con demenza può bere, perché potrebbe facilmente perdere il conto. Un modo per evitare un'eccessiva indulgenza accidentale è sostituire le bevande alcoliche con quelle analcoliche.
  • Fai un viaggio nella memoria. Entra nell'album di famiglia o in quelli fotografici e dici alla persona con demenza: "Vediamo assieme chi c'è in queste foto". Lasciala cominciare a richiamare le storie e le cose che ricorda del passato e lascia che i nipotini la riprendano sul loro smartphone per condividerlo con tutti in seguito. Rendilo piacevole e non far sentire alla persona con demenza come se la stessi interrogando.
  • Cerca comprensione. Se possibile, parla prima dell'evento con i familiari, in particolare adolescenti e bambini piccoli, e spiega la situazione. Allertali dei possibili  comportamenti o condizioni che la persona con demenza può evidenziare e chiedi loro di non rimproverare o cercare di correggere la persona per questi comportamenti. Chiedi loro di leggere della demenza su Internet in anticipo, se possibile. Chiedi a tutti di non parlare alla persona con demenza in tono accondiscendente o infantile. Chiedi loro di essere pazienti.

La Jablonski avverte anche i caregiver che si sentono obbligati a "togliere tutti i freni" perché potrebbero essere le ultime vacanze che il loro caro ricorderà: "Questo, ironicamente, di solito la farà diventare la peggior festa che chiunque ricorderà", ha detto. "Nonostante le migliori intenzioni, il comportamento di molti caregiver a volte scatena emozioni negative nella persona con demenza: rabbia, aggressività e tristezza. Lo stress associato alle festività può amplificare quegli scatenanti".


Il programma di ricerca della Jablonski, riconosciuto a livello internazionale, si concentra sul miglioramento della vita degli anziani, in particolare di quelli affetti da demenza che risiedono nelle case di cura.

 

 

 


Fonte: University of Alabama at Birmingham (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)