Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il giorno più lungo: riconoscere le fasi iniziali della demenza

Un familiare in visita a suo padre in una casa di cura, una volta, mentre lasciava la stanza di suo padre, disse: "Se papà volesse solo provare di più ...". Ciò a cui si riferiva era che papà non sapeva più chi erano i suoi figli. Tutta la famiglia pensava che se il loro padre avesse "provato di più" avrebbe ricordato i suoi figli e tutto nel mondo sarebbe tornato giusto di nuovo.


Il morbo di Alzheimer (MA) non è amnesia. I ricordi dei nipoti sulle sue ginocchia non torneranno più. Il MA è una malattia progressiva e fatale. Il cervello non si ripara da solo. Non esiste una cura decisiva e, sfortunatamente, i ricordi non torneranno.


Troppo spesso questo è il processo di pensiero della maggior parte delle famiglie. Sembra esserci un bel divario di continuità di cura tra diagnosi e morte. La maggior parte delle famiglie ha un breve repertorio di frasi, e questo è tutto.


Le fasi iniziali della demenza possono essere riconoscibili, se sai cosa stai cercando. Durante le fasi iniziali, potresti notare che la mamma non è in grado di ricordare le parole o forse dice parole sbagliate. Potresti notare che sta facendo un po' di fatica con le attività quotidiane, come vestirsi in modo appropriato per il tempo. Il MA sta colpendo il centro del suo cervello.


Potrebbe ripetere una storia che ti ha appena detto tre volte nell'ultima ora. Non è perché lei pensa che tu abbia davvero bisogno di sentire di nuovo quella storia. Lei non sa di avertela già detta. Quei file nel suo archivio non esistono più. Man mano che la malattia progredisce, perderà sempre più file. Non è che lei sta perdendo ciò che c'è dentro di loro; lei sta perdendo i file stessi.


Come fornitori di assistenza, abbiamo visto malati di MA che non potevano avere uno specchio nella loro stanza perché pensavano che ci fosse una "persona anziana" estranea lì. Non riescono a capire di avere 90 anni perché quei file sono stati svuotati fino da quando ne avevano venti.


Le persone descrivono la progressione del MA come una regressione negli anni. È molto accurato. Alla fine un paziente di MA raggiungerà l'equivalente di 2-3 anni di età. Questa è normalmente la fine della malattia; la gente non regredisce molto oltre a questo.


Se la persona amata non sa chi sei o pensa di essere qualcun altro, cerca di capire che non è una sua scelta. Non è pigra, egoista o cattiva. I file nel suo archivio non esistono. Non puoi aspettarti di ricordare qualcosa che non è accaduto, giusto? Bene, a lei non è successo.


Come puoi ritenerli responsabili? Tutto quello che possiamo fare come caregiver è supportarli e fornire loro dignità e rispetto per se stessi. L'Alzheimer è una malattia del cervello. Per favore sii paziente e gentile e fagli sapere che li supporti, non importa quanto sia difficile.


Il giorno più lungo è tutto sull'amore: amore per tutti coloro che sono affetti da demenza. Nel solstizio d'estate, il 21 giugno, il giorno più lungo, unisciti al St. Croix Hospice per onorare coloro che soffrono di demenza, partecipando a un evento di formazione continua dalle 12:30 alle 15: 30 all'Arrowwood Lodge di Brainerd Lakes a Baxter.


Questo evento ti aiuterà a capire in che modo la musicoterapia migliora la vita di chi soffre di demenza, capire la diagnosi precoce, trovare il supporto necessario durante tutta la malattia ed essere istruito sugli indicatori e sui requisiti di idoneità dell'hospice per le persone con demenza.

 

 

 


Fonte: (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.