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Come posso sostenere mio marito mentre diventa caregiver di sua madre?

Questo è un momento nella tua vita di coppia in cui tuo marito ha bisogno soprattutto del tuo aiuto e comprensione. Ha bisogno di una spalla su cui appoggiarsi e un orecchio empatico che ascolta.


Potresti sentirti un po' trascurata, mentre lui sposta tutte le sue attenzioni su tua suocera; tuttavia, ricorda che egli è tirato in molte direzioni e si sta prendendo molte responsabilità.


Anche se hai un rapporto meraviglioso con tua suocera, e desideri aiutare tuo marito nei compiti assistenziali, la tua esperienza non è uguale a quella di tuo marito. Potresti sentirti come una estranea nella tua stessa casa, specialmente se nelle responsabilità di caregiving sono coinvolti anche parenti stretti di tuo marito.


Sarai influenzata dalle decisioni prese dal marito e dai suoi fratelli. Il suo rapporto con i suoi fratelli e il modo in cui hanno impostato la cura per la loro madre possono provocare varie emozioni e conflitti di personalità, e da queste circostanze possono derivare situazioni di stress per te e tuo marito. Ed è doloroso quando offri opinioni e magari ricevi una risposta del tipo “questa è una questione di famiglia”. O, al contrario, puoi essere in una situazione in cui i fratelli di tuo marito offrono poca o nessuna assistenza, e il caregiving rimane esclusivamente in carico a te e a tuo marito.


Supportare tuo marito significa lasciarsi dietro ogni risentimento personale, sentimento ferito o rabbia. Questa situazione non durerà per sempre e tuo marito ha bisogno di qualcuno che sia non giudicante, paziente, comprensivo e che capisce i tempi difficili che sta vivendo nel prendersi cura della mamma.


Tu e il tuo marito siete insieme in questo viaggio, nel bene e nel male. Sarai il bersaglio delle sue emozioni variabili, come rabbia, senso di colpa, tristezza, frustrazione e delle sue paure. Ricorda, queste emozioni sono le sue risposte alle condizioni di sua madre mentre questa malattia prende il sopravvento, la cambia e prende da lei tutta la vita.


Continua a ricordare a tuo marito “Stai facendo un buon lavoro come caregiver di tua madre. Sono qui per te. Come posso aiutarti?". Dì queste parole con delicatezza e frequentemente. Lascia che il tuo marito sfoghi le sue frustrazioni e condivida quello che sta provando. Inoltre, dagli una pausa dal caregiving, un po' di respiro, e permettigli di ritrovarsi con gli amici o di godersi un'attività preferita o un hobby per conto suo.


Tuo marito ha assunto un nuovo ruolo prendendosi cura della sua mamma. Anche tu hai assunto un nuovo ruolo: prenderti cura del caregiver, offrendo supporto e consolazione, amandolo, dando incoraggiamento e convalida, e aiutandolo attraverso questo viaggio di Alzheimer, imprevedibile e molto difficile.


Nei momenti in cui ti troverai a dire intimamente a te stessa “E cosa c'è per me?”, prenditi un momento, fai alcuni respiri profondi e sii consapevole che non sei sola. È umano avere tali sentimenti, specialmente quando senti una tale perdita di controllo nella tua vita.


Crea attività significative con tuo marito e la suocera, trova un gruppo di sostegno a cui unirti, approva te stessa e quello che stai facendo, e aggiusta il tuo atteggiamento per scoprire nuove prospettive e aumentare le esperienze positive.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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